Consiglio direttivo Upr: ‘Allarme conti pubblici’

Consiglio direttivo Upr: ‘Allarme conti pubblici’

Giovedì 31 Luglio u.s. si è tenuto il Consiglio Direttivo dell’Unione Per la Repubblica (UPR). La riunione, apertasi con un riferimento del Coordinatore Lorenzo Lonfernini, ha svolto un esame della situazione politica e generale del Paese. Rispetto agli eventi delle ultime settimane il Direttivo ha inteso adottare le seguenti posizioni:

“Allarme Conti Pubblici”

I dati presentati dal Governo nel programma economico 2015 evidenziano che la liquidità di cassa dello Stato non sarà più sufficiente per far fronte agli impegni finanziari e al pagamento delle spese fisse ed obbligatorie (stipendi e pensioni, contratti, rate di mutui ecc.). In particolare nel capitolo “La gestione della liquidità” si snocciolano una serie di dati da fare tremare i polsi arrivando ad affermare: “Negli ultimi anni a seguito della crisi economico-finanziaria interna ed internazionale, che ha portato una forte riduzione delle entrate del bilancio dello Stato non compensata dalla diminuzione delle spese pubbliche, le riserve di liquidità del Settore Pubblico Allargato si sono drasticamente ridimensionate.” A fronte di affermazioni del genere in un paese “normale” si sarebbe scatenata una crisi politica ed avrebbe fatto sobbalzare sindacati ed organizzazioni economiche, allarmato maggioranza e opposizione. A San Marino si reagisce invece con una calma olimpica. Ed il Governo si imita a dire: “Ne parliamo a settembre in Consiglio Grande e Generale”. Oppure dobbiamo accontentarci di ascoltare che: “Si vede la luce in fondo al tunnel” o che presto arriveranno investitori esteri. Le prospettive a breve medio lasciano intravvedere poche soluzioni: indebitare lo stato o tagliare drasticamente le spese fisse – vedi stipendi e servizi.  UPR rigetta questa “normalità nell’emergenza”. Non c’è nulla di tranquillizzante in una situazione potenzialmente esplosiva.

“A.A.A. Classe dirigente sammarinese cercasi”

 La nomina del nuovo Direttore Generale ISS pone alla ribalta – ancora una volta – il tema della classe dirigente sammarinese. E’ possibile che non ci siano professionalità’ sammarinesi in grado di guidare il nuovo percorso per l’amministrazione e per i suoi dipendenti? Un percorso difficile che dovrà’ trovare soluzioni tra tagli, riorganizzazioni ed una maggiore responsabilità’ verso gli utenti ed il paese. Sinceramente stentiamo a crederlo. Se fosse così, rimane aperta la solita questione. In questi anni non sono state create le condizioni per avviare un percorso di crescita di una classe dirigente sammarinese. E’ vero su alcuni ruoli, per manifeste incompatibilità’ o per opportunità’, e’ difficile scegliere la via sammarinese. Non sarebbe male che, tutte le nomine che spettano nell’attività di governo e in Consiglio Grande e Generale, considerassero candidati sammarinesi in via prioritaria. Non per essere provinciali o retorici. Ma per perseguire, infatti, con determinazione una politica di miglior favore verso le nuove generazioni di diplomati e laureati, con rigida applicazione dei metodi di selezione esclusivamente per criteri meritocratici, senza alcuna indulgenza verso vecchi sistemi clientelari o personalistici.

“Turismo e Commercio”

La decisione – seppur tardiva – del Governo di ritirare il tanto discusso “Decreto Lonfernini” ha permesso di eliminare una norma molto controversa sulla quale – sin dall’inizio – solo UPR e PS avevano manifestato la loro contrarietà fin dalla sua emissione. Ci possono essere tante soluzioni per rilanciare il turismo e il settore del commercio – ma non si può utilizzare lo strumento dell’obbligatorietà per costringere i commercianti del centro storico a rimanere aperti la sera. A ciò aggiungiamo l’intempestività della norma che cade in un periodo di difficoltà per il turismo e il settore del commercio, alle prese anche con la vicenda SMAC CARD. UPR ritiene che siano altri gli elementi su cui lavorare per sostenere turismo e commercio e per rilanciare dei settori strategici per il Paese.

“Apertura al dibattito sui Diritti Civili”

UPR è per favorire, in prospettiva del dibattito consiliare di settembre, un tavolo istituzionale capace di aprire un confronto sui diritti civili all’interno del quale tutte le posizioni possano emergere con la massima dignità con l’auspicio di trovare soluzioni possibili sull’estensione dei diritti civili. Da forza cattolico liberale, che trae il proprio riferimento nei valori fissati nel solco del popolarismo europeo partendo dalla piena centralità della famiglia intesa come unione tra un uomo ed una donna, desideriamo interrogarci ed interrogare l’intera politica sulla possibilità di mettere in campo azioni utili ad aggiornare il nostro impianto normativo in linea anche con gli impegni assunti – da parte del nostro Stato – all’interno della comunità internazionale.

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