Consiglio Grande e Generale. 12 dicembre 2014. Seduta del mattino. Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale. 12 dicembre 2014. Seduta del mattino. Agenzia Dire

COMUNICATO STAMPA

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 12-22 DICEMBRE

VENERDI’ 12 DICEMBRE-
mattina

In apertura dei lavori, il primo a
intervenire è i
l
segretario di Stato per gli Affari esteri, Pasquale Valentini,
con
un aggiornamento sul mandato di negoziazione per l’accordo di
associazione con l’Ue. Lo stesso segretario di Stato apre quindi una
riflessione sugli ultimi sviluppi sulla questione morale che vede
coinvolta la politica, anche attraverso la diffusione di video e
dossier. Su questo stesso tema si agganciano anche numerosi
interventi successivi: Luca Santolini, C10, Gian Matteo Zeppa, Rete,
Gerardo Giovagnoli, Psd, Marco Podeschi, Upr, Roberto Ciavatta, Rete,
Ivan Foschi, Su, e Federico Pedini Amati, Ps.

Altri temi emersi in comma
Comunicazioni sono la privatizzazione della Centrale del Latte, il
rinnovo della convenzione Sinpar, su cui intervengono rispettivamente
anche i segretari di Stato Antonella Mularoni e Teodoro Lonfernini,
la vicenda Amazon e i crediti monofase, su cui dà chiarimenti il
segretario di Stato per le Finanze Giancarlo Capicchioni. Sulla
vendita della centrale del Latte, Francesca Michelotti, per Su,
presenta infine un Ordine del giorno volto a sospendere ogni
decisione prima di un dibattito consiliare apposito.

Di seguito una sintesi degli
interventi della mattinata.

Comma Comunicazioni.

Pasquale Valentini, segretario di Stato agli Affari esteri:
“Nella riunione del 10 dicembre del Coreper, comitato responsabile
della preparazione dei lavori del Consiglio dell’Ue, è stato
approvato il mandato della commissione per negoziare con San Marino,
Andorra e Monaco l’accordo o più accordi di associazione. Questo
mandato viene inviato al Consiglio europeo, convocato per il 16
dicembre, che dovrebbe varare definitivamente il provvedimento. Dopo
un periodo di stallo dovuto a vicende interne alla commissione, per
via delle elezioni europee, il Consiglio europeo è nelle condizioni
di assegnare il mandato definitivo per l’avvio del negoziato. Il
mandato sarà aperto sulla base di quello che la commissione aveva
indicato. La commissione nella sua relazione precedente riteneva che
‘l’opzione più praticabile riguardo a ipotesi di maggiore
integrazione sia la negoziazione di uno o più accordi di
associazione. I contenuti di tali accordi saranno adattati in modo da
rispettare i principi Ue’. Prima dell’avvio vero e proprio del
negoziato saranno importanti tutti quei contatti sia con Andorra e
Monaco sia con i servizi preposti alla negoziazione. Riterrei
opportuno che il Consiglio Grande e Generale di gennaio possa
prendere in esame il mandato definitivo e definire qual è il piano
d’azione che dovrà seguire perché l’avvio del negoziato avvenga con
il massimo della consapevolezza e della partecipazione. Sarà nostra
premura cercare il confronto con tutti i settori della vita sociale
ed economica del Paese. Iniziamo un percorso che cambia la percezione
di San Marino con il contesto internazionale. Abbiamo ipotizzato con
i ministri degli Esteri dei due Paesi per la seconda metà di gennaio
momenti di confronto serrato perché la prima parte del negoziato,
riguardante l’assetto istituzionale dell’accordo, sarà parte comune.
Quella che fino a poco tempo fa sembrava un’ipotesi lontana e
teorica, nella realtà è arrivata e vedrà nel 2015 un passaggio
storico per il nostro Paese. Questa è l’unica strada che consente
alla Repubblica di mantenere la propria sovranità e nel frattempo di
essere in grado di dialogare con tutti gli altri Stati.
Dopo gli
arresti degli ultimi mesi e tutta una serie di vicende che hanno
visto l’autorità giudiziaria protagonista per far emergere realtà
illecite ed atte a voler incidere in maniera distorsiva sui
meccanismi istituzionali del nostro Paese su cui tutti noi
pretendiamo chiarezza, io credo che vadano fatte alcune
considerazioni. 1) Dal 2007 in poi, dal momento in cui io, insieme ed
altri, ho assunto delle responsabilità di Governo, mi sento di dire
che quello che viene descritto nelle carte del Tribunale e che
abbiamo potuto visionare nei vari dossieraggi di questi giorni –
tutti da dimostrare tra l’altro, ma che nel frattempo hanno creato
molto sconcerto tra l’opinione pubblica- non hanno determinato la
direzione di marcia di questo Paese. Se non fosse stato così oggi
non avremmo quei risultati che denotano il livello di credibilità
internazionale raggiunto da San Marino Questi riconoscimenti vengono
assegnati dopo seri esami normativi ed effettivi. Tutto quello che
era azione illecita o illegale non ha potuto determinare in questi
anni la direzione di marcia di San Marino: l’ha contrastata e resa
più difficoltosa, ma nessuno può dire che quella sia stata la
marcia dominante. Altrimenti noi oggi non saremmo in questa
posizione. Il sistema di ieri non è il sistema di oggi. C’era chi
diceva di poter condizionare tutto, ma non è andata così. Non vanno
delegittimate le istituzioni. Non sussistono le condizioni per farlo.
Ci sono in quest’Aula persone che con vari gradi di responsabilità
hanno lavorato perché il Paese continui su questa strada: occorre
consolidare questo tipo di azione”.
Giancarlo Venturini,
segretario di Stato agli Affari interni:
“I dati delle elezioni
delle giunte di Castello sono pubblicati sul sito. Hanno votato
10.141 elettori (45% circa degli aventi diritto). Si è registrato un
calo dell’affluenza soprattutto nei Castelli dove si sono presentate
liste uniche”.
Luca Santolini, C10: “Io partirei
dall’analisi del Segretario Valentini. Un’analisi molto lucida con la
quale mi trovo d’accordo su gran parte dei contenuti. A fronte di
tutto quello che sta venendo fuori, ovvero del famoso dossieraggio
che in tanti criticano e di cui in tanti hanno paura, credo che
quelli che sono stati coinvolti in quel sistema sanno se quanto
emerge sono millanterie o verità complete. Visto che il Paese si
trova in una situazione di estrema difficoltà serve fiducia
reciproca. Occorre tirare fuori la verità: chi è coinvolto nei
video, nei dossier etc., perché parla dei pericoli delle
millanterie, ma non ci racconta la sua verità. Vadano alla
Magistratura a raccontare la propria verità. Credo che serva da
parte delle persone coinvolte una sorta di operazione verità. Ognuno
si prenda le sue responsabilità politiche e penali. Altrimenti non
riusciamo a voltare questa brutta pagina della politica sammarinese.
Dopodiché volevo comunicare il disagio con cui ho vissuto questi
giorni perché doveva avvenire il confronto sugli emendamenti della
Finanziaria. Entro il 5 dicembre ci saremmo dovuti scambiare gli
emendamenti dei vari gruppi. Ad oggi però ancora non abbiamo
ricevuto gli emendamenti degli altri gruppi consiliari. E anche
quelli della maggioranza sono giunti ieri alle 19.30. Insomma il
confronto parte malissimo. Oggi avvieremo un confronto senza aver
potuto approfondire gli emendamenti degli altri gruppi”.
Gian
Matteo Zeppa, Rete
: “E’ apprezzabile la presa di posizione del
segretario Valentini. I video li abbiamo visti tutti e tirano in
ballo persone che sedevano in quest’Aula. C’è un millantatore che in
questi anni ha avuto rapporti bipartisan del Paese. Questa persona ha
avuto rapporti forti e consolidati con la politica. A parte il primo
video, negli altri filmati comparivano persone che hanno gestito
questo Paese. In quei video si parla di ammortamenti di debiti, per
4,5,6 milioni di euro. E’ innegabile che San Marino stia facendo dei
passi in avanti, però io penso che la mala politica e la buona
politica stiano viaggiando su due binari paralleli. Resta da capire
quale delle due arriverà in fondo. Non possiamo stendere il classico
velo pietoso. Io credo che chi di dovere dovrà andare avanti.
Sincerità per questa politica sia anche prendere seriamente in esame
il fatto che è malata. Noi andremo a fare una legge di bilancio
sapendo che ci sono rischi insiti in quest’Aula. Smettiamo di fare
gli ipocriti. Il video su Gabriele Gatti parla chiaro. Quello che mi
sconvolge è il grado di intimità che c’è tra questi personaggi.
Non possiamo continuare a lavorare in questo clima di sospetto. Non è
un modo assolutamente costruttivo. La legittimazione prioritaria è
quella di ridare la parola ai cittadini. C’è chi pensa che chiudendo
questa legislatura in maniera anticipata vada tutto a ramengo, non
pensando che chi verrà dopo proverà ugualmente a lavorare per
portare fuori dalle secche il Paese. Come si fa a chiedere la
legittimazione di una classe politica che è coinvolta nelle indagini
e nei dossier? Ex consiglieri e segretari nei video hanno detto cose
che a me fanno schifo e che denotano una certa intimità con questo
millantatore. Che ha fatto il dossier. Per cosa? Probabilmente per
ricattare. Quei filmati hanno un contesto elettorale ben specifico:
la fase pre elettorale del 2012. Insomma hanno contribuito a
determinare la classe politica di quest’Aula. Chiedo all’Aula se si
sente così sicura da mettere la mano sul fuoco sulla legittimazione
di tutti i 60 consiglieri eletti? In quei video si parla di
spostamento di voti. Sono d’accordo sul fatto che la politica vada
legittimata. Si chiuda la legislatura e si vada a elezioni
anticipate”.
Nicola Selva, Upr: “Volevo intervenire in
merito al sequestro di bancali di materiale venduti da Amazon. Questa
azienda è presente in tutto il mondo da una decina d’anni. E’ nata
come rivenditore di libri per poi ampliarsi con una vasta gamma di
prodotti fino ad arrivare a una vendita a 360 gradi. Siamo nell’era
dell’ e-commerce perché sono le modalità su cui si sta sviluppando
il commercio. Su questo aspetto è stata fatta anche una legge dalla
segreteria di Stato competente. Ma noi dobbiamo entrare nell’ambito
specifico di questi aspetti e non ne possiamo solo parlare. Io esorto
chi ha competenza nel Governo, e non solo, ad approfondire questi
temi nell’operatività perché diventeranno il mercato. In
commissione Esteri, il segretario di Stato Valentini aveva annunciato
chiarimenti sulla questione. Io aspetto perché credo che questi temi
saranno fondamentali per la ripresa della nostra Repubblica”.
Rossano
Fabbri, Ps:
“La politica italiana sul reato di auto-riciclaggio
ha avuto il coraggio di partorire provvedimenti che sono utili al
sistema fiscale e al bilancio italiano. Dobbiamo farla finita sul
modo di fare che tende a tenere in considerazione solo quanto quel
determinato provvedimento possa piacere o meno alla cittadinanza.
Italia, a differenza di San Marino, ha chiarito che non sussiste
l’auto-riciclaggio quando riguarda un reato da cui dal suo compimento
si va a trarre solo beneficio personale E poi ha differenziato le
pene previste. Prevedendo per le fattispecie minori dei reati
presupposti che anche le pene siano minori. Quando la politica sarà
capace di affrontare questi temi senza tenere in considerazione solo
l’impatto sull’opinione pubblica che avranno questi
provvedimenti”.
Marco Podeschi, Upr: “Il consigliere
Zeppa ha parlato di legittimità di stare in quest’Aula. Io sono
sicuro di essere legittimato a stare qui dentro. Non ho commesso
reati così come i miei colleghi di gruppo. Rete fa la sua battaglia
politica, ma non credo sia giusto delegittimare l’Aula e le
istituzioni”.
Tony Margiotta, Su: “Il pagamento della
monofase da parte di 14 aziende per 83 milioni di euro non è
avvenuto. Un argomento di cui si è discusso tantissimo in
quest’Aula. E’ necessario intervenire nell’immediato sia per
recuperare dove è possibile quei 180 milioni di euro di monofase
derivanti dagli anni precedenti al 2012, sia per recuperare la
monofase attuale. E invece ci ritroviamo a dover parlare ancora una
volta di un problema che riguarda le casse dello Stato. Tra queste 14
aziende c’è chi ha chiuso, ma c’è anche chi è rimasto aperto ed è
attivo. Ed allora io credo che il Governo debba fare di tutto per
riscuotere la monofase. Si parla anche di 4 milioni di euro di utenze
non pagate: è importante intervenire per recuperare quelle somme
perché ognuno deve fare la sua parte. Non esistono cittadini di
serie A e cittadini di serie B. Lo stesso dicasi per le imprese. Una
famiglia, se non paga le utenze, se le vede tagliate”.
Roberto
Ciavatta, Rete
: “C’è forte senso di sfiducia dei cittadini nei
confronti delle istituzioni. Che ci sia una distanza ce lo diciamo da
sempre, che questa distanza si sia acuita negli ultimi mesi penso sia
evidente a tutti. Le istituzioni non possono più porsi in maniera
autorevole nei confronti della cittadinanza. Crediamo che Aula stessa
debba prenderne atto. Non è nostra volontà additare uno o l’altro
ma piuttosto criticare un modo di intendere la politica che da
qualcuno è considerato normale “perché lo facevano tutti”. Io
voglio continuare a credere che non sia così”.
Francesca
Michelotti, Su
: “Il gossip a volte può avere un fondamento di
verità ma tendo a non dare tanto valore a quello che sta circolando
in questo periodo -filmati, dossier etc- fatti da persone che dicono
di appartenere ai servizi segreti italiani, quando è evidente che se
davvero appartenessero ai servizi non lo renderebbero noto. Perché
adesso? Evidentemente c’è un disegno per creare destabilizzazione.
Chi riesce a distinguere la verità? Non voglio prendere in
considerazione questo genere di gossip.
Argomento più cogente
riguarda delibera Congresso per la convenzione sulla gestione del
“parcheggione” che costa allo Stato una “follia” per
garantire alla Sinpar un minimo di introiti che altrimenti la società
non farebbe. La convenzione scade a fine mese e ancora non è stata
rinnovata. La delibera del 2013 ci aveva dato speranza che ci fosse
volontà di portare avanti una revisione della spesa: un atto
concreto. Ma un anno e mezzo dopo non è stato fatto ancora nulla.
Sull’imposta monofase non aggiungo nulla a quanto detto da Margiotta:
questa situazione sta seminando le sue ricadute per gli anni a
venire. Sull’indice di morosità relativo al pagamento delle bollette
ci accorgiamo che i dati più rilevanti riguardano utenze diverse da
quelle domestiche. La prima voce ad esempio è di 834 mila euro (un
dato che configura una pluriannualità di morosità, come se lo Stato
avesse sostenuto questa impresa che non riesce a pagare le bollette),
la seconda voce è di 412 mila euro, la terza di 238 mila euro.
Quando gli importi sono di questa entità la questione va affrontata
all’interno del Consiglio grande e generale. La Centrale del Latte?
Attorno al bando pubblico per la sua gestione si è sollevato un
certo vespaio. Credo sia giusto perché si tratta di un prodotto
particolarmente delicato parlarne in Consiglio. Presentiamo un ordine
del giorno a riguardo. ‘Il Consiglio grande e generale impegna il
Governo a sospendere ogni decisione in merito all’assegnazione della
centrale del Latte fino a quando il tema non sarà dibattuto in
Consiglio allo scopo di garantire una scelta che possa assicurare ai
cittadini la qualità e la sicurezza del latte fresco
sammarinese’”.
Teodoro Lonfernini, segretario di Stato
per il Turismo: “
Sulla rinegoziazione tra Stato e società
Sinpar posso annunciare che per giovedì 18 dicembre abbiamo
convocato le parti per la rinegoziare l’accordo sul minimo garantito.
Posso già dire che verrà rivisto l’accordo del 1994 in notevole
riduzione rispetto alla cifra attuale. E’ stato un anno intenso di
lavoro e di trattative. Ribadisco che giovedì firmeremo la
convenzione rinnovata per l’aspetto economico al minimo garantito in
netta riduzione. Ci siamo mossi coerentemente a quanto richiesto
dalla relazione sulla spending review e dunque abbiamo ridotto
fortemente il minimo garantito dalla convenzione del 1994. Non siamo
stati con le mani in mano. Oggi completiamo un lavoro in maniera
positiva nell’interesse del Paese”.
Andrea Zafferani, C10:
“Chiedo al segretario di Stato Lonfernini di tenere informata
l’Aula sul proseguimento della trattativa con Sinpar. Sulla monofase
c’è chi ha un debito di due milioni di euro eppure ha la licenza
ancora attiva. Ben 6 contribuenti sono andati in liquidazione
volontaria per un importo di 19 milioni di euro negli ultimi due anni
e tre contribuenti sono andati in liquidazione d’ufficio per oltre
due milioni di debito. In totale negli ultimi due anni ci sono 83
milioni di euro di rimborsi non dovuti legati alla monofase. Gran
parte di questi crediti sono legati a rettifiche effettuate a
posteriori che sono andati a bilancio negli ultimi due anni.
Chiederei all’Aula di dare un segnale politico ai nostri cittadini
sul fatto che questo Consiglio intende fare tutto quello che si può
fare per recuperare i crediti nei confronti degli operatori
sammarinesi che pongono in essere transazioni commerciali distorte
con l’Italia. Oltre a pensare al futuro cercando di evitare che certe
cose accadano nuovamente, ora dobbiamo cercare di recuperare le
maggiori somme possibili. Su Amazon, l’azione è legittima nel
momento in cui c’è evasione d’imposta. Occorre però dare
informazioni chiare alla cittadinanza su come fare per recuperare
questi beni.
Per quanto riguarda la pubblicazione dei video io,
così come il collega Santolini, ho apprezzato l’analisi del
segretario Valentini, quando dice che il sistema di ieri non è più
quello di oggi. Questo non significa che si possa fare finta di
niente rispetto a quello che è successo in passato. Non basta dire
che il Paese ora è cambiato. I partiti devono isolare comportamenti
che non possono essere accettati in uno Stato serio. Ridiamo prima
possibile la parola ai cittadini che hanno il diritto di scegliere
una classe politica svincolata dal malaffare, perciò ridiamogli la
parola quanto prima”.
Giovagnoli
Gerardo, Psd:
“Gli
sviluppi della questione morale e delle implicazioni in politica mi
lasciano stupefatto, a videoregistrazioni cui prima diciamo di non
dare credito, poi gli diamo legittimazione chiedendo di andare alle
elezioni. Eppure non abbiamo capito il perché in questo momento,
solo dopo due anni, diventano parte del nostro dibattito politico. Di
queste cose a San Marino ne sono successe parecchie nel corso degli
anni, dalla vicenda Scaramella agli scandali degli anni ’80, tutti
strumenti per sovvertire governo e maggioranza, non con riflessi sul
piano giudiziario. Non mi sembra un caso dissimile. Mi chiedo se ci
sia malafede nel prendere certe posizioni, nel prendere a pretesto i
video e le vicende degli ultimi mesi per fare un ragionamento che ne
risulta comunque contaminato. Bisogna generare anticorpi contro la
corruzione e il riciclaggio, questo sì. E’ invece un tirare la
giacchetta alla Reggenza chiedere loro di far sciogliere il
Consiglio. Non è possibile che con una botta di spugna si possa
cancellare tutto e ricominciare, non basta. Cerchiamo di spostare il
discorso dalla polemica alla costruzione e di invertire i profili
culturali. L’anno scorso nella riunione dei piccoli Stati, noi
eravamo rappresentanti del Paese, ci ritrovavamo insieme ad altri
parlamentari di piccoli Paesi diversi da noi, come l’Islanda, e si
ragionava sul fatto che la corruzione avesse profili diversi a Malta,
come per noi e in Islanda.
Il maltese diceva che la classe
politica è molto vicina alla gente e questa vicinanza rende
possibile scambi inopportuni. L’islandese sosteneva invece che la
vicinanza fosse motivo di maggior controllo. E’ l’esempio di come le
cose sono viste in modo diverso. Perché la cultura del Paese è
fatta in una certa maniera.
Noi siamo distratti come Paese. Ci
capita in diversi momenti della nostra storia che certi passaggi non
li prendiamo con la consapevolezza dovuta, ma li prendiamo
all’improvviso come capitano. Non vorrei che anche questa volta la
questione epocale per il Paese, ovvero il negoziato per l’accordo di
associazione con l’Ue, fosse a latere perché ci si deve occupare di
Carrirolo e dei video che mette Severini. Non posso
accettarlo”.
Antonella
Mularoni, segretario di Stato per il Territorio
:
“Vorrei fare precisazioni sulla Centrale del latte. Mi preme
ribadire che a San Marino tutti sono informati da almeno sei-sette
mesi che il governo avesse intenzione di privatizzarla. E’
inverosimile che si dica di averlo appreso solo tre giorni fa. Gli
allevatori erano stati informati anche nella precedente legislatura,
ad Osla, cui sono affiliati, ho chiesto ripetutamente se c’erano
associati interessati e per due volte il direttore mi ha risposto che
nessuno lo era. Il bando comunque è stato mandato ed è abbastanza
anomalo sentire da quattro allevatori sammarinesi che si sono potuti
informare solo qualche giorno prima. Ho incontrato gli operatori,
l’istruttoria è ancora in corso, non hanno presentato nulla rispetto
quanto previsto dal bando. Vorrei ricordare che il governo ha
un’emergenza, c’è un’ordinanza di sgombero sulla struttura e
l’immobile va liberato tra gennaio-febbraio e bisogna trovare
soluzioni alternative. Sarebbe stata gradita una manifestazione di
interesse di sammarinesi quando era ora e adesso chiedono tempo senza
presentare un progetto industriale di dieci righe. Produrre latte non
significa essere in grado di gestire una centrale del latte. Vedremo
come terminerà l’istruttoria condotta dai funzionari preposti che
riferiranno al congresso di Stato entro la fine della prossima
settimana in modo che nelle riunione di dicembre possiamo individuare
le soluzioni sulla sua base. Deve essere chiaro a tutti che non si
scherza più, dobbiamo prendere una decisione”.
Gian
Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze
: “Non mi
sarei aspettato di dover discutere in Aula di un provvedimento
amministrativo, ma provo a dare spiegazione della vicenda Amazon.
L’amministrazione e la segreteria ha interloquito con l’azienda da
tempo ribadendo che le transazioni di questa multinazionale erano
svolte in modo anomalo, non versando l’imposta a San Marino. Le
risposte da Amazon non sono pervenute e l’amministrazione finanziaria
è stata costretta ad intervenire poiché i beni sono stati
introdotti senza pagamento di imposta. L’unico modo per farlo capire
al venditore e al trasportatore, che è il responsabile in solido sul
pagamento dell’imposta, era porla sotto sequestro. Ora non sappiamo
se il tribunale confermerà il sequestro, ma chiaramente per questi
beni l’imposta deve essere assolta e a mio parere lo si deve fare
attraverso un rappresentante fiscale di Amazon, opporre attraverso il
suo trasportatore, per sbloccare la situazione il pagamento è
dovuto. Per i consumatori e cittadini i sento di escludere sanzioni,
ma se ci sono operatori economici, questi possono essere passibili di
sanzioni. Credo che molti ci facessero speculazioni sopra e non che
si agisse in buona fede.
Un riferimento sull’imposta monofase:
bisogna dare la giusta collocazione alle cose, è scorretto parlare
di mancato pagamento, qui siamo di fronte a revoche di rimborsi, un
atto dovuto dall’amministrazione finanziaria quando viene a
conoscenza che operatori hanno posto in essere illeciti o presunti
tali. È un’altra cosa dal mancato versamento di imposte”.
Ivan
Foschi, Su:
“Sull’attuale situazione politica, l’attendibilità
delle fonti è un problema che non si dovrebbe dimenticare. Si tende
a correre dietro al sensazionalismo, nell’era della comunicazione
digitale ben venga la voglia di conoscere, ma la circolazione delle
informazione deve essere corretta per fare chiarezza sulla connivenza
tra affari e politica, non lo si fa con lettere anonime, con le
dichiarazioni del primo che passa per strada, con notizie che
confondono il quadro politico. Condivido con Giovagnoli che non sia
opportuno rincorrere il dossieraggio. Quello che si alimenta a volte
può essere un qualunquismo generalizzato, una sfiducia per la classe
politica e verso tutte le istituzioni. A chi può giovare? Mi chiedo
sempre chi ci sia dietro a divulgazioni tardive e quale può essere
l’alternativa alla politica. Si può fare il governo della Reggenza,
una giunta militare, una teocrazia, ma mi sembrano tutte soluzioni
surrogate che non affrontano il vero problema della riqualificazione
e rilancio della classe politica. E’ azione che deve partire da
cittadinanza e deve essere colta dalla politica per bonificare il
Paese dagli ultimi venti, trent’anni della gestione del Paese. Ci
sono censure politiche che devono essere fatte, senza bisogno di
aspettare la magistratura per fare luce su interconnesioni tra affari
e politica che hanno fatto il favore dei privati e non del Paese”.

Federico Pedini Amati, Ps: “Questi faccendieri che
muovono i video fanno parte di un mondo che ha avuto benefici,
altrimenti non ci starebbero a a raccontare quello che altre persone
avrebbero commesso. Oggi però stiamo facendo un distinguo tra
persone degne e non degne di fiducia. Eppure ricordo che anche nella
prima relazione della commissione Antimafia si è tenuto conto di
personaggi incredibili perché non credibili, alla pari di chi oggi
dice altre cose. E’ stata fatta allora una condanna politica nei
confronti di politici che hanno commesso atti impropri e se ne è
tenuto conto di certe testimonianze. Eppure oggi è diverso e quelle
persone sono diverse, non capisco invece la differenza, agiscono come
gli altri, al di fuori della legge per fare il loro interesse. Non
siamo noi a dover giudicare i fatti che si raccontano nei video e
nelle dichiarazioni, sarà un tribunale che valuterà se ci sono atti
penali o meno. Ma oggi dobbiamo valutare l’aspetto politico, se noi
possiamo oggi condannare determinati comportamenti politici. Questo è
il tema, non puntare il dito contro qualcuno in particolare. Chi
parla fa parte dell’ultimo partito tradizionale tirato in ballo dalla
questione morale e ne è coinvolto quasi metà del mio gruppo
consiliare. Si parla di congiure, sciacallaggio, di parte di un
partito contro l’altro. Ma la corrente cui appartengo non nasce per
quello ma per un orientamento politico del partito che è cambiato
troppe volte, fino a voler entrare in una maggioranza che non sta
producendo i risultati aspettati”.

San Marino, 12 Dicembre 2014/01

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