Consiglio Grande e Generale. 12 dicembre 2014. Seduta della notte. Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale. 12 dicembre 2014. Seduta della notte. Agenzia Dire

COMUNICATO STAMPA

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 12-22 DICEMBRE

VENERDI’ 12 DICEMBRE-
notte

Nella seduta notturna prosegue il dibattito al comma 5,
dedicato alla seconda lettura del bilancio di Previsione dello Stato
per l’esercizio finanziario 2015, oltre al riferimento del
Congresso di Stato su progetti di sviluppo ed investimenti pubblici.
Sono 61 i consiglieri e
segretari di Stato iscritti per intervenire.

Il dibattito riprenderà
lunedì mattina.

Di seguito una sintesi degli
interventi della seduta notturna.

Comma 5, Bilancio di previsione 2015 e riferimento del
congresso di Stato su progetti di sviluppo e investimenti
pubblici
Gian Carlo
Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni:
“Il
provvedimento deve essere considerato nella più ampia manovra
finanziaria iniziata lo scorso anno, che ha portato significative
economie nella spesa dello Stato attuate tramite spending review.
Nella Pa ciò è stato possibile con la riorganizzazione dei servizi,
mantenendo la qualità sostenibile. I dati lo confermano, nel 2014 si
registra una riduzione del personale del settore pubblico allargato
di 200 unità. A settembre 2013 si contano meno 207 unità nel
pubblico allargato con una riduzione della spesa di 4 milioni 720
mila euro, di cui 4 mln solo nella Pa, al netto del costo delle
stabilizzazione che è di 1,6 mln di euro. Nella documentazione
allegata si può vedere che la spesa corrente del personale in
attività prevede un’ulteriore riduzione nel 2015. La messa in
sicurezza dei conti pubblici e il pareggio di bilancio sono tra gli
obiettivi primari di questo governo. Non possiamo però non rilevare
che esistono ancora sacche di spreco che vanno combattute perseguendo
l’efficenza. Diversi sono gli articoli di bilancio per il
contenimento della spesa: l’articolo 35 su indennità e compensi
straordinari, l’articolo 36 che conferma i pre-pensionamenti
obbligatori. I pensionamenti per 2015, sia obbligatori che
facoltativi e previsti, sono 57 nel totale e contiamo di sostituire
solo le figure strettamente necessarie, a questo proposito
all’articolo 37 dice che il tasso di sostituzione previsto non sarà
superiore al 35%. Ci attendono nuove e difficili sfide sul piano
economico, andiamo incontro a cambiamenti globali dell’economia del
Paese che richiederanno interventi normativi, e non si potrà
prescindere dalla tutela della nostra peculiarità di piccolo Stato.
Significativo sarà il risultato del percorso di integrazione europea
già avviato. L’azione politica dovrà tenere sempre bene in evidenza
l’equilibrio nel rapporto europeo, passando nel privilegiato e
continuo rapporto con l’Italia che dovrà tradursi in accordi e
convenzioni che diano sviluppo ai rispettivi Paesi.
Il
Consiglio grande e generale, lo scorso 15 maggio, all’unanimità ha
approvato un Odg per perseguire un’azione di contrasto alla
criminalità organizzata e alla repressione di fenomeni di
corruzione. Alla luce della relazione del magistrato dirigente del
tribunale, il nostro ordinamento ha individuato le priorità per il
settore: perseguire un’azione sinergica tra magistratura e forze
dell’ordine, diffusione di una cultura della legalità tra operatori
economici e cittadinanza, formazione di magistrati e forze di polizia
attraverso accordo con strutture di alto livello, è necessario
elaborare un nuovo codice di procedura penale e la revisione di norme
della procedura civile. Il
lavoro nell’ambio della giustizia è ancora complesso e impegnativo
ma, proseguendo nella strada intrapresa, possiamo garantire maggiore
autonomia ed efficacia nella magistratura nei confronti della lotta
alla corruzione. Il bilancio di previsione 2015 si pone nella
difficoltà del contesto economico generale, porta a ridurre la spesa
corrente e getta basi per il rilancio della nostra economia e del
Paese”.
Andrea
Belluzzi, Psd:
“Esprimo
apprezzamento perché è stata presentata una legge che non è un
provvedimento omnibus e mi auguro che tale rimanga nel corso dei
lavori. Ha stupito perché ha presentato un deficit inferiore a
quello previsto, negli anni precedenti sono state fatte scelte
strutturali e riforme che hanno portato a miglioramenti costanti al
nostro bilancio. E’ stato seguito il documento sulla spending review
e non senza sforzi. Qualcuno ha già terminato e non gli è stato
chiesto alcuno altro sforzo, in altri settori il percorso è da
completare e mi auguro che cambiamenti strutturali possano essere
portati a termine con soddisfazione. Il tema dello sviluppo è già
stato iniziato ad essere trattato con norme specifiche, mi auguro il
2015 significhi sviluppo non solo attraverso norme ma anche con atti
amministrativi. Il tema più importante è quello dell’Ue, motore
importantissimo di integrazione in tutto il nostro sistema. La legge
sul bilancio torna ad essere legge sul bilancio e basta. Se vogliamo
parlare dello sviluppo economico e prendere atto che vi sono misure e
interventi da fare in varie aree della cosa pubblica non dovremmo
farlo nella legge del bilancio ma è opportuno fare qualcosa di
innovativo, dedicare un comma del Consiglio a un provvedimento
omnibus dove maggioranza e opposizione possono mettere a punto
provvedimenti esistenti. E’ stata approvata la legge di sviluppo, non
è un dogma andare a verificare se è stata incisiva o se sono
necessarie modifiche per migliorarla. Perché non confrontarsi e
prendere atto della necessità che servono provvedimenti d’urgenza.
Mi auguro che la legge di bilancio resti snella e che anche
dall’opposizione si superi la voglia di presentare tante proposte che
nulla hanno a che fare con il bilancio. Sulle Tlc mi auguro che il
segretario in replica possa riferire i percorsi che sta portando
avanti. Questo aspetto si può integrare in modo efficace con i
passaggi del polo museale, scolastico e della sicurezza”.
Marco
Gatti, Pdcs:

“Oggi possiamo parlare di investimenti e infrastrutture perché ne
abbiamo la possibilità. Sono convinto che partendo già dal
risultato attuale, la gestione del 2015 possa consentirci di chiudere
un bilancio in pareggio. Ciò significa poter tornare a parlare di
ripresa e di uno Stato che torna a investire e ridà fiducia in un
momento in cui la crisi, anche fuori, è forte. Gli obiettivi che
sono stati prefissati si stanno raggiungendo, così come il
contenimento della spesa è stato importante. Certo si può fare
ancora tantissimo, significa mettere mano alle strutture del settore
pubblico allargato, ma è un processo che ha tempi di maturazione e
non si fa dall’oggi al domani. Il confronto con sindacati e
lavoratori non è facile, ma i processi sono iniziati e tutti ci
dobbiamo impegnare, a partire da maggioranza e governo, nel portarlo
avanti perché consente risparmi con molti zero. Mi piacerebbe
parlare di sviluppo e infrastrutture e d icosa dobbiamo mettere in
moto come Stato. Sappiamo che ci sono investitori che stanno
valutando investimenti, però sono terzi che vengono a San Marino.
Noi ne siamo contenti, ma non possiamo basare l’azione politica
aspettando cosa fanno gli altri. Abbiamo chiesto al governo di aprire
i cassetti, anche in passato sono stati presentati tanti progetti poi
rimasti nei cassetti. Bisogna tornare ad aprirli. Abbiamo bisogno di
alimentare attrattive del territorio, allora il polo museale è
importante, così come i progetti pensati ai parcheggi, mA bisogna
definire l’intervento prioritario e credo possa esserlo il polo
museale e deve partire lo Stato, poi se troviamo qualcuno che pone
condizioni favorevoli lo considereremo Altro aspetto che condivido è
il discorso del polo scolastico, un’altra priorità: per riuscire ad
armonizzare la struttura scolastica e poi perché sapremo che in tot
anni avremo liberato un importante edificio in centro storico che
potremo destinare a investimenti, ci libera delle risorse
immobiliari. Ritengo importante realizzare anche l’opera al
parcheggio 6 e 7, ma pensiamo di poterli chiudere tout court? Non
vogliamo avere il centro storico tutto un cantiere, e occorre prima
vedere realizzati parcheggi alternativi e strutturali per poi poter
intervenire in quell’area. In bilancio sono previsti 30 mln di euro
in tre anni per realizzare queste opere. Anche la struttura del
Kursaal deve essere messa completamente a disposizione, spostando la
gendarmeria si può pensare a realizzare un polo delle forze di
polizia che includa anche un nuovo carcere. Con un polo sarà più
facile parlare di centrale unica e di coordinamento”.
Marco
Podeschi, Upr
: “Mi piacerebbe avere lo stesso entusiasmo del
segretario Dc. I progetti esposti sono oggettivamente interessanti,
il problema di fondo è un altro. Oggi stiamo discutendo in primis
della legge di bilancio che non nasce in un momento di rilancio
dell’economia sammarinese. L’Fmi nel report di quest’anno, pur
menzionando serie di fattori positivi per San Marino, poneva
l’accento su problematiche strutturali tuttora non risolte e a cui il
bilancio 2015 non dà risposte. Quindi la relazione di Fitch,
pubblicizzata in ritardo e solo parzialmente, parlava delle riforme
ma indicava ancora un trend economico più negativo per il 2015. E di
recente abbiamo avuto un ulteriore declassamento. La commissione di
controllo finanza pubblica pone poi attenzione su problematiche
strutturali. Il problema quindi è se si vuole realmente risolvere i
problemi. Ci sono nodi irrisolti nel bilancio che il documento non
riesce a dipanare. Sulla liquidità c’è un problema molto serio e
non mi piace che una volta l’anno venite in Aula a dirci qualche
dato. Siamo costretti costantemente a fare interpellanze per
conoscere l’ovvio ma ignoto ai consiglieri di opposizione. Su questo
Upr e Ps hanno presentato un emendamento per tenere aggiornate sullo
stato del bilancio tutte le forze politiche.
Qual’è la linea di
azione del governo sugli enti pubblici? Si parla di trasparenza, ma
c’è un problema di trasparenza negli atti dell’Iss. Presentiamo un
altro emendamento per chiedere che si rendano pubblici gli emolumenti
dei consiglieri e degli organismi di nomina consigliare. E ancora,
altra proposta, sull’articolo per la vendita di gas metano noi
chiediamo di adottare la direttiva Ue sulla mobilità sostenibile,
per promuovere mobilità con carburanti alternativi incluso il
metano. E diciamo di adottare direttive comunitarie per fissare il
prezzo di vendita dei carburanti, parliamone nella trattativa. Avete
parlato di polo dell’educazione, noi chiediamo di formare una classe
dirigente sammarinese che è una cosa che manca. Dedichiamo poi 700
mila euro alla sicurezza. Altra proposta, dare quello che si guadagna
vendendo la centrale del latte alle federazioni sportive in
difficoltà. Prima di pensare a come spendere 30 mln in tre anni, che
fanno ridere, cerchiamo di essere consapevoli di quello che facciamo,
quei 30 milioni non muoveranno l’economia di San Marino”.
Nicola
Renzi. Ap:
“Il segretario
Capicchioni ha definito la legge di bilancio sostenibile e realistica
e credo lo sia. Sono aggettivi importanti perché dimostrano che
questa non è una legge dei sogni o la miglior legge di bilancio
possibile. Quest’anno dovrebbero vedersi da un lato i risultati della
riforma fiscale e della revisione della spesa. Sapete quanta
difficoltà sia costata la riforma fiscale che non è solo un
cambiamento economico ma anche culturale. Sarà uno dei banchi di
prova dei prossimi mesi perché dal gettito che la riforma darà ne
valuteremo la bontà, sostenibilità e il contributo che potrà dare.
Questa riforma dovrà essere monitorata in modo che poi non aumenti
la burocrazia necessaria e dobbiamo ascoltare le voci di chi lo fa
presente, ma deve essere applicata e non derogata. Spesso parliamo
del nostro Paese senza considerare dove sia. Non possiamo fare finta
che intorno a noi la crisi non sia gravissima, né che i rapporti con
chi ci sta vicino siano stati sempre rosei. Questo perché le
opportunità nuove con l’Italia e l’Ue devono essere colte,
consapevoli che senza il lavoro fatto non sarebbe stato possibile
averle. Liquidità: nel bilancio diciamo che vogliamo reperire fondi
da un lato per la liquidità dall’altro per lo sviluppo. In passato
abbiamo fatto la scelta di intaccare la liquidità nel momento in cui
intaccavamo il modello San Marino. Il rapporto dello Stato e del
governo non deve essere di sudditanza con chi le linee di credito le
deve erogare. I segretari di Stato hanno indicato gli interventi che
vogliamo realizzare. Sono idee buone, alcune addirittura naturali.
Perché quest’anno? Perché è possibile pensare a un indebitamento
per lo sviluppo quando si è pensato di poter fare qualcosa sul
contenimento.
Ap sulla spending review ha detto che su questo
tema si poteva fare di più. Siamo alla prova dell’adozione del
fabbisogno ed è una sfida da affrontare con modalità nuove e
coraggiose. Lo sviluppo è elemento determinante del bilancio.
L’auspicio è che no si dica che le proposte fatte siano
indiscutibili e calate dall’altro, spero riusciremo ad uscire dal
dibattito con un Odg che tracci le linee principali di intervento su
cui si possa discutere anche al di là dei limiti dell’Aula. Governo
e maggioranza non avranno alcuna remora per discuterne insieme alla
cittadinanza. Ma l’importante è che da questo dibattito emerga una
direzione futura.
Dovremo essere capaci di trovare il giusto
equilibrio tra interventi pubblici e investimenti privati, il rischio
è che se non si sceglie come calibrre queste possibilità, non si
ottenga poi alcun risultato. Bisogna trovare il giusto mezzo e non
possiamo permetterci di lasciare fa quello che abbiamo scritto oggi
un libro dei sogni. Altre opportunità ci saranno offerte nel
rapporto con l’Ue. Siamo in una fase davvero cruciale. Un nuova
collocazione internazionale può darci nuove opportunità ma dobbiamo
stare attenti a restare al nostro passo. La legge di bilancio è
realistica e sostenibile, forse è mancato un po’ di coraggio nella
revisione della spesa. Se riusciamo a realizzare un fabbisogno al
passo delle richieste dei cittadini spero che questa legge possa
essere viatico per puntare al pareggio di bilancio prima possibile”.

Ivan Foschi, Su:
“Non credo ci si possa abbandonare a facili ottimismi, come negli
interventi di maggioranza. Non possiamo limitarci a dichiarazioni di
intenti, bisogna calendarizzarli e trovare le risorse nel bilancio,
se no vengono solo rinviati. La commissione di controllo della
finanza pubblica è molto severa con il governo, invita ad abbassare
la cresta. Il debito con i 17 mln di deficit previsti per questo
esercizio arriva a 60 mln e inizia ad essere pesante. Nel 2014 ci
sono stati diversi interventi spot per reperire nuove entrate, ma
servono interventi per reperirle con nuovi investimenti. Attendiamo
gli esiti riforma fiscale, sull’accertamento che si potrà avere in
pieno con uno scambio automatico di informazioni per i redditi
prodotti all’estero. Quei 60 mln di debito sono destinati ad
aumentare e sono un’ipoteca sul futuro delle nuove generazioni,
quello preoccupa. E’ utile il richiamo della commissione di controllo
della finanza pubblica. Anche la liquidità sta calando
precipitosamente. Prepensionamenti: da un lato vediamo l’allungamento
dell’età pensionabile, dall’altro c’è la lotteria di chi vince il
pensionamento. E’ un’operazione che scarica della spesa corrente nel
fondo pensioni. Il punto più carente della legge riguarda gli
investimenti. Come si può pensare che possano limitarsi nella bozza
letta dal segretario Mularoni? Non si coglie il punto vero per
attirare investimenti e portare sviluppo. Allora le prima
infrastrutture dovevano essere quelle digitali, invece abbiamo ancor
burocrazia vessatoria e opprimente per chi decide di investire a San
Marino.
Negli emendamenti proponiamo di distinguere banche di
raccolta e di affari per mettere al sicuro lo Stato dal potersi
esimere dall’intervenire dove non è necessario. C’è l’emergenza
lavoro: dove sono i 600 nuovi posti di lavoro annunciati dal governo
nei mesi scorsi? Non potete dire che è colpa dell’opposizione,
serve un po’ più di accortezza prima di fare certe boutade.
Constatiamo il fallimento riforma del lavoro ‘Mussoni’ che non ha
fatto la differenza ma ha solo tolto tutele. Noi proponiamo un lavoro
minimo di cittadinanza”.
Andrea Zafferani, C10:
“Lo Stato per ragioni elettorali sta continuando a far vivere San
Marino al di sopra delle sue possibilità indebitandolo. Di fronte a
ciò occorrerebbe essere responsabili e seri ma la Finanziaria
preferisce prendere la strada del debito annullando misure di
contenimento. Chiederemo se gli oltre 30 ml di euro presi dalle
banche per pagare stipendi e pensioni nei prossimi mesi non sia spesa
corrente. A debito è anche il finanziamento del piano infrastrutture
e opere pubbliche che sono definite vagamente e incidono poco sul
Pil, non abbiamo idea del ritorno che poi possono avere. Non vorrei
che le infrastrutture siano una scusa per vendere terreni e
fabbricati pubblici bloccati. Porteremo avanti emendamenti per
eliminare privilegi intollerabili. Sullo sviluppo: senza nuove
entrate non si fa una politica di bilancio strutturale. Suggeriamo di
intervenire per ridurre al minimo la burocrazia, con la proposta di
delega al governo per istituire uno sportello unico alle imprese.
Quindi l’emendamento per la creazione di un registro delle imprese
consultabile da tutti. Infine proponiamo l’emendamento chiamato ‘San
Marino digitale’ per ristrutturare la burocrazia sammarinese e
renderla vicino al cittadino. Per le nuove imprese: riduzione a un
euro per il capitale sociale, forme di aiuto economico per l’affitto
o acquisto di una sede, e altri incentivi, detassazione totale di
utili reinvestiti in azienda per 4 anni, dopo di che si rientra nei
registri previsti. Proponiamo anche la costituzione di una vera
agenzia per lo sviluppo. Per il rilancio di turismo, commercio e
servizi in centro storico proponiamo l’introduzione di una Smac card
turistica per raccogliere almeno 5 mln di euro e reinvestire queste
entrate su turismo e commercio. Quindi l’estensione degli orari degli
uffici pubblici legati al turismo, inclusi quelli dei musei dello
Stato. Prezzi agevolati per sei mesi su gruppi di prodotti. Incentivi
sulla tassazione, costo dell’affitto e imposta di registro per le
imprese che nel 2015 avvieranno attività di servizio all’interno del
centro storico a San Marino per supportare studenti. Poi la creazione
di una residenza per motivi economici da concedere a piccoli
imprenditori che assumano due dipendenti di cui almeno uno residente
in Repubblica. La possibilità per l’Aass di usare fibra ottica,
fornendo servizi a privati, creazione di un fondo per la formazione
professionale all’estero. Specifici gravi fiscali per incentivare
aziende che assumano residenti e disincentivino l’assunzione di
frontalieri. Questo in sintesi il nostro contributo per la
finanziaria”.
San Marino, 12 Dicembre
2014/03

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