Consiglio Grande e Generale, i lavori di ieri sera

Consiglio Grande e Generale, i lavori di ieri sera

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE
Mercoledì 29 Febbraio 2012
Sempre protagoniste ieri sera in Aula le istanze d’Arengo. Le quattro analizzate prima del termine della seduta hanno avuto esiti contrapposti. Approvate quelle per aree verdi a Valdragone e Montefiorino; respinte le altre in tema urbanistico e edilizio.
Oggi la seduta ripartirà dall’ultima istanza d’Arengo per poi passare al riferimento del governo sullo stato e le prospettive di sviluppo di San Marino Tv, con relativa istanza d’Arengo per la liberalizzazione delle concessioni radiotelevisive. Seguirà dibattito.

Di seguito un riassunto dell’ultima parte della seduta di ieri.

Istanza 18 per la realizzazione di un’area verde recintata nei pressi di via Nucciolino Di Ciolo–Valdragone. Approvata all’unanimità

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “La richiesta degli istanti può trovare
soddisfazione nella realizzazione del piano particolareggiato. In accordo con gli uffici competenti sarà redatto uno studio di fattibilità. Riconoscendo il verde come un elemento qualificante per l’arredo urbano e condividendo dunque la richiesta dei cittadini, invito il Consiglio a sostenerla”.
Maurizio Rattini, Nps: “Sembra ci sia la volontà di accogliere questa istanza che ritengo legittima dal momento che c’è la necessità nella zona di creare un’area verde. Esprimo voto favorevole da parte della Lista della libertà”.
Nicola Selva, Upr: “La richiesta di salvaguardia dell’ambiente attraverso un parco può essere ritenuta un’istanza socialmente rilevante. Permette di avere uno spazio di ritrovo e gioco per i bambini della zona: mi piacerebbe che queste cose si facessero non solo quando ci sono istanze dei cittadini. L’Upr è a favore”.
Paride Andreoli, Psrs: “Ritengo utile prevedere fin da oggi certe aree adibite agli scopi sociali”.
Mirko Tomassoni, Psd: “Va bene mettere a riparo i bambini con le recinzioni, ma lo spazio verde pubblico deve essere aperto a tutti, libero e sicuro”.
Federico Bertoletti, Pdcs: “In quell’area è necessario intervenire. L’attenzione della segreteria di Stato per il Territorio su questo aspetto è massima e anticipata dalla data di presentazione di questa istanza”.

Istanza 21 affinché venga modificata la destinazione d’uso di piazza delle Nazioni (ex parcheggio 9), adiacente a via Gino Giacomini, in zona parco. Respinta con 29 no e 25 sì.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “Se la richiesta per un cambio di destinazione d’uso venisse accolta, si renderebbe necessario spostare il terminal dei bus pubblici. L’istanza è da respingere”.
Massimo Cenci, Nps: “Possibili problemi di viabilità. Serve un piano turistico”.
Nicola Selva, Upr: “Si tratta di un’area bella e importante. Il Castello di Città è particolare e mancano luoghi di ritrovo. L’istanza è condivisivile e il governo può fare uno sforzo e accoglierla”.
Gian Nicola Berti, Ns: “Invito il segretario di Stato a essere più coraggioso. Dall’istanza viene una bellissima idea e non creerebbe nessun problema per la viabilità o per il trasporto pubblico. Va valutata positivamente”.
Giuseppe Maria Morganti, Psd: “Il problema riguarda molti residenti del Castello ed è positivo rimettere uno spazio al bisogno della collettività”.
Francesca Michelotti, Su: “Annuncio il voto favorevole del mio gruppo. Risolti i problemi di viabilità, che sono di competenza dei tecnici, sarebbe bellissimo rivalutare quello spazio. A San Marino c’è un’emergenza sociale nell’urbanistica per cui serve un intervento forte per ricostruire un ordito urbano e sociale quasi completamente scomparso”.
Federico Bartoletti, Pdcs: “L’istanza potrebbe essere accoglibile, e infatti non c’è opposizione da parte del segretario di Stato, ma la ricerca di una soluzione per il capolinea Ati. Serve una modalità diversa di approccio al turismo. Sono stati fatti investimenti enormi in Città negli ultimi anni”.

Gian Carlo Venturini (replica): “Pur condividendo finalità e intenti dell’istanza, dobbiamo essere realisti. In sei mesi un intervento di questo genere su quell’area non può essere realizzato”.

Istanza 22 affinché la porzione di terreno pubblico situata nel Castello di Montegiardino (particella n.394), definita dalla legge di Prg “Verde attrezzato/Giardi pubblici”, venga corredata da panchine e giochi per bambini. Approvata con 34 sì e 20 no.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “Le aree verdi hanno un ruolo di primaria importanza per le molteplici funzioni che svolgono. Condividendo le esigenze delle istanti, si invita il Consiglio ad accogliere l’istanza”.
Paolo Crescentini, Psrs: “L’istanza solleva il problema del verde pubblico e Montegiardino si può già definire un Castello-polmone, dove esiste il parco le Stradelle ben attrezzato. La questione merita massima attenzione da parte del Consiglio: naturalmente ci sono alcuni aspetti da risolvere, come l’accesso stesso del parco che richiede delle aperture, con l’abbattimento delle barriere architettoniche”.
Mirko Tomassoni, Psd: “Un intervento di questo tipo andrebbe ad avvalorare ulteriormente quell’area e la cura del verde boschivo. Invito alla promozione dell’uso civico del parco: è importante che gli interventi, ingressi e via dicendo non vadano a ledere i diritti dei proprietari circostanti. Esprimo il voto favorevole del mio gruppo”.
Italo Righi, Pdcs: “Esprimo soddisfazione per il parere favorevole del segretario di Stato. Pur essendo evidente che il castello di Montegiardino è immerso nel verde, è stato possibile realizzare aree a parco integrate al tessuto urbano. Occorre rendere ora questa porzione usufruibile alla cittadinanza per non lasciarla in uno stato di abbandono. Con limitate risorse pubbliche, è possibile sistemare l’area adiacente al centro del Castello di Montegiardino. Dichiaro il voto favorevole del mio gruppo consiliare”.

Istanza 24 affinché sia consentito, in terreni già edificabili, di razionalizzare la forma del lotto e/o traslare l’edificabilità all’interno della stessa proprietà. Respinta con 11 voti favorevoli, 40 contrari e un astenuto.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “Presto dovrà riunirsi la commissione consiliare permanente sul Testo unico su cui dovranno essere introdotti correttivi per evitare ciò che ha determinato anche scempi che sono sotto gli occhi di tutti. Dovranno inoltre essere recepiti studi in materia di sostenibilità ambientale per predisporre gli strumenti di pianificazione attuali. Dunque, pur considerando valida l’istanza, invito il Consiglio a considerare che difficilemente può essere accolta.
Rispetto alla problematica di traslare l’edificabilità in un’area limitrofa, potrebbe essere l’occasione di discutere di questo aspetto nella Commissione permante che si deve riunire per rivedere il nuovo Prg”.
Alessandro Rossi, Su: “Quando uno vede che gli altri hanno speculato, credo sia legittima l’arrabbiatura, ma questo non è il percorso da utilizzare. I nostri figli vivono meglio se hanno una Repubblica pulita e senza atti criminali, non se hanno una casa loro. Vorrei che le persone che oggi sono qui, ci fossero state quando è emerso che un forno di una famiglia legata alla camorra ha avuto un appalto per dare il pane alle scuole dei nostri figli. L’istanza d’Arengo non è formulata nemmeno in maniera comprensibile e deve essere respinta. Mi auguro che le esigenze di questi cittadini siano sfruttate per la realizzazione di un’urbanistica diversa dal passato”.
Federico Pedini Amati, Psrs: “Purtroppo ho sentito Rossi con cui non sono assolutamente d’accordo. Non penso che l’intenzione degli istanti sia di fare speculazione edilizia. Né vorrei buttare l’argomento sulla demagogia. Tutti combattiamo aspramente la speculazione edilizia e gli istanti hanno diritto di chiedere di interessarci su questo tema”.
Nadia Ottaviani, A&l: “L’istanza è un principio imperante di cui la politica deve tenere conto e entro sei mesi deve dare delle risposte. Ma per definire una proposta come questa bisogna farlo con una legge apposita. Visto che al momento si stava lavorando al testo unico, lì si può tener conto dell’istanza. Credo sia difficile parlare di speculazioni e malavita sempre e ovunque in ogni condizione, questa è un’esigenza dei cittadini, dare loro la possiiblità di scegliere dove vivere è un loro diritto”.
Claudio Felici, Psd: “Sono ancora un po’ scioccato dalle dichiarazioni del segretario di Stato che si è guardato indietro e ha visto lo scempio. Se c’è un esigenza dei cittadini, c’è qualcosa che non ha funzionato nello sviluppo edilizio del Paese. Non c’è solo un problema di risposta funzionale delle abitazioni, c’è bisogno di contemperare il comparto che necessita di una ricollocazione.
C’è la strada della riqualificazione e del recupero di qualità, dovremo dare al Paese gli strumenti adeguati. La riconversione e la riqualifcazione dell’edificato darebbero energia e benzina al comparto edilizio e al tempo stesso darebbe l’occasione di riqualificare il nostro paesaggio. Non tutto, e non sempre, il Prg del ’92 ha dato delle riposte, certamente c’è bisogno di trovare gli strumenti adatti ad affrontare la materia. Credo che l’istanza successiva richiami un tema cui la politica deve rispondere, rispetto questa, se l’indirizzo annunciato da Venturini è quello di iniziare a lavorare al testo unico sull’edilizia, allora questa istanza è un contributo utile che va realizzato all’interno di quel lavoro”.
Ivan Foschi, Su: “Mi riconosco nelle dichiarazioni espresse dal collega Rossi: non ha criminalizzato il settore edile, che resta comunque un comparto sensibile cui prestare attenzione particolare. In passato è stato stravolto il piano regolatore con una gestone disinvolta e con la mancanza di una visione d’insieme: così si è costruito in zone sparse, senza tenere conto delle esigenze dei servizi e della viabilità. Questo ha portato a situazioni irrisolte e sicuramente alla nascita di nuove aspettative e anche a quegli scempi di cui parlava il segretario di Stato. Una citazione che rimarrà agli annali, visto la sua lunga esperienza sul campo. Confermo la posizione contraria di Su a un metodo che punta a risolvere le situazioni dallo specifico e non dal generale”.
Teodoro Lonfernini, Pdcs: “Siamo di fronte a un’istanza d’Arengo che, oltre a essere firmata da un numero considerevole di persone, è tema di pubblico interesse. Gli istanti hanno fatto emergere una determinata sensibilità su una condizione del Paese: le nostre strutture abitative sono state sicuramente anche frutto di speculazioni edilizie, che oggi incontrano tutta una serie di limitazioni. Quello che mi interessa far emergere è la volontà da parte dei presentatori di creare quell’opinione pubblica su un settore prettamente tecnico che deve portare beneficio non solo alle 1.400 persone firmatari e al comitato promotore. Il valore dell’istanza sta nel pensare oggi quello che può accadere in futuro, partendo da una riqualificazione del comparto abitativo”.
San Marino, 29 Febbraio 2012/03

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