Consiglio Grande e Generale, report pomeriggio 28 agosto 2020

Consiglio Grande e Generale, report pomeriggio 28 agosto 2020

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE 25-26-27-28 AGOSTO 2020

SEDUTA DI VENERDÌ 28 AGOSTO – POMERIGGIO

I lavori del Consiglio Grande e Generale ripartono dal Comma 12, dedicato alla ratifica dei decreti legge e dei decreti delegati. Dopo la lunga discussione sul Decreto n.118 (“criteri per la determinazione ed erogazione della retribuzione di risultato dei membri del Comitato Esecutivo dell’Istituto per la Sicurezza Sociale”) a riaccendere lo scontro tra maggioranza e opposizione è il numero 130: “nuove disposizioni e aggiornamento delle tasse relative alla circolazione dei veicoli”. Le forze di minoranza vanno all’attacco, contestando in particolar modo “l’incremento generalizzato del 5 per cento di tutte le tariffe vigenti”. Abbiamo visto tutti la nota dell’Unione Consumatori Sammarinesi che mi sembra essere lapidaria – esordisce Nicola Renzi (Rf) -. A me pare che la volontà di questo provvedimento sia esclusivamente quella di fare cassa”. Rincara la dose Luca Boschi (Libera): “Qui non stiamo parlando un intervento epocale, ma se il buongiorno si vede dal mattino…” Gerardo Giovagnoli (Npr) suggerisce di impostare un ragionamento con lo scopo di “trovare nuovi criteri per definirne l’ammontare della tassa di circolazione”. Andrea Zafferani e Maria Katia Savoretti (Rf) rimproverano al Governo “la mancanza di dialogo”, mentre Marika Montemaggi (Libera) chiede di sapere “a quanto ammonta il gettito”. Il Segretario di Stato Marco Gatti chiarisce alcuni aspetti legati all’assogettamento all’imposta degli autocarri ‘leggeri’ di persone fisiche: “Siamo intervenuti – spiega – perché si è verificato un abuso. Abbiamo delle Porsche che pagano 80 euro anziché 700 euro. L’autocarro nasce per attività imprenditoriali, non per la famiglia. Chi lo utilizza per la propria attività economica continuerà ad avere una tassazione agevolata”. Spiega poi che il gettito stimato sarà di “250mila euro all’anno”.

Si passa quindi al Comma 13, il progetto di legge qualificata “Modifica della Legge 31 gennaio 1996 n.6 (Legge Elettorale) e successive modifiche”, su cui viene chiesta e ottenuta all’unanimità la procedura di urgenza. Il dibattito prosegue oltre le ore 20.

 

Comma 12

 

RATIFICA Decreto Delegato 4 agosto 2020 n.130 – Nuove disposizioni e aggiornamento delle tasse relative alla circolazione dei veicoli

 

Nicola Renzi (Rf): Questo decreto sta passando abbastanza in sordina in un’aula consigliare di fine settimana. In realtà è un decreto che ha dei contenuti che sono abbastanza rilevanti per la nostra popolazione. Abbiamo visto tutti la nota dell’Unione Consumatori Sammarinesi che mi sembra essere lapidaria e molto molto chiara. L’Unione lamenta di aver conosciuto il decreto quando è stato promulgato. Voi potete scegliere di agire come volete. Non vorrei che – visti i dati della liquidità – il Governo decidesse una strategia che è quella di fare piccoli ritocchi a varie voci che toccano le famiglie. Iniziamo con il bollo, poi le bollette. Con questo cerchiamo di fare un po’ di cassa. Una maggiorana ad inizio legislatura non se lo può permettere. Bollo e immatricolazione qualcuno li deve pagare. Vorremmo capire la motivazione che ha indotto a proporre questo decreto. Si è deciso di fare così perché c’è una volontà di scoraggiare auto più o meno inquinanti? A me pare che la volontà sia esclusivamente quella di fare cassa. Anche gli autocarri vengono assoggettati alla tassa di bollo che abbiamo visto essere aumentata, questo può avere un impatto molto forte e consistente sulle imprese individuali.

 

Luca Boschi (Libera): Avevo sostenuto che la vera sostanza di questo Governo si sarebbe avuta nel prossimo dicembre quando avreste proposto il bilancio dello Stato. Qui non stiamo parlando un intervento epocale, ma se il buongiorno si vede dal mattino… Stiamo parlando di una misura anti-economica e che rischia di mettere in ulteriore difficoltà le famiglie e le imprese con una misura che risolve ben poco dei problemi delle casse dello Stato. A livello simbolico è una misura che spiega bene quali sono le intenzioni del Governo. Un piccolo intervento che poteva essere evitato che rischia di innervosire una cittadinanza già colpita pesantemente.

 

Gerardo Giovagnoli (Npr): Senza entrare nel merito del provvedimento, le cui risposte arriveranno dal Segretario di Stato sulle questioni sollevate. Vorrei fare una riflessione e dare un consiglio e un suggerimento per la prossima volta in cui si aggiorneranno le tariffe rispetto alla tassa di circolazione. Trovare nuovi criteri per definirne l’ammontare. La cifra che viene richiesta è in dipendenza dei cavalli fiscali. Cioè della cilindrata. Un criterio tutto sommato superato per valutare e dare una giustificazione della cifra. Dato che oscilla molto anche nel corso degli anni in base alle tecnologie che vengono usate. Si potrebbe ragionare sul fatto di far pagare di più a chi inquina di più.

 

Maria Katia Savoretti (Rf): Vorremmo capire il perché di un aumento così notevole che è stato deciso dal Governo senza sentire i diretti interessati.

 

Andrea Zafferani (Rf): Il primo dato è che questo Governo inizia ad aumentare le tasse. Un aumento lineare su tutte le cilindrate. Sarebbe stato opportuno trovare i modi e le forme per far sì che l’aumento perseguisse obiettivi ecologici. Un 5 per cento di aumento lineare di un qualcosa che pesa su tutti i cittadini. La seconda questione è di metodo. Questo Governo che ha fatto della volontà di confronto un must, alla prova dei fatti si vede che non c’è stato dialogo con nessuno. Lo ha evidenziato l’Unione dei Consumatori. Non oso immaginare cosa accadrà col bilancio dello Stato.

 

Guerrino Zanotti (Libera): Chiedo al Segretario Gatti di darci spiegazioni rispetto a quello evidenziato dall’Unione Consumatori. Sostengono che da una tassa per un autocarro che pagava 80 euro fino all’anno scorso adesso si arriverebbe tra i 500 e i 600 euro. Speriamo che il Segretario possa smentire queste notizie che arrivano dall’Unione Consumatori.

 

Vladimiro Selva (Libera): Mi unisco alla richiesta del consigliere Zanotti. Sappiamo tutti che il bilancio dello Stato si regge su delle tasse. Quando si modificano i quadri normativi, penso che ci siano più modi per farlo. Mantenere lo status quo in termini di equilibri oppure cercare di dare delle direzioni. Ci sarebbe stata la possibilità di dare indirizzi anche allo sviluppo economico, premiando chi va nella direzione che si vorrebbe incentivare. Sottolineo che qui si c’è stato un semplice aumento – in alcuni casi anche in maniera vertiginosa – e c’è una mancanza totale di visione.

 

Marika Montemaggi (Libera): Vorrei capire qual è la previsione di entrata da questo aumento. Mi unisco alla richiesta di informazioni rispetto alle proiezioni che sono state fatte dall’associazione consumatori. E’ sicuramente un momento molto particolare. Non voglio fare una strumentalizzazione e demagogia spicciola. Pesa su tutte le famiglie ogni centesimo che viene richiesto loro. Assolutamente fondamentale capire costi e benefici. Il timore è di prepararci a una stagione di piccoli grandi aumenti che investiranno le famiglie. Facciamo questi interventi con un’ottica diversa non con le vecchie metodiche dei tagli lineari arrivando a piedi pari senza un minimo di concertazione.

 

Segretario di Stato Marco Gatti: Quello che è stato proposto è un piccolo ritocco. Tant’è che per i piccoli ritocchi sono previsti decreti delegati. Noi abbiamo fatto una scelta: deve essere tassa di circolazione ma adeguata nel tempo. Non è un aggiustamento così pesante. L’aumento non è su tutti gli autocarri. L’operatore economico non ha nessun aumento. Cosa cambia? Cambia per colore che hanno un autocarro immatricolato ma di fatto è una autovettura. Perché siamo intervenuti? Non siamo i primi. Si è verificato un abuso. Abbiamo delle Porsche che pagano 80 euro anziché 700 euro. L’autocarro nasce per attività imprenditoriali, non per la famiglia. Chi lo utilizza per attività economica continua ad avere una tassazione agevolata. Gli altri pagano in funzione della cilindrata che ha.

 

Nicola Selva (Libera): Credo che sarà il caso di fare una interpellanza per capire quante Porsche sono immatricolate come autocarri. Chiediamo pertanto se c’è un errore nella formulazione.

 

Alessandro Bevitori (Libera): Le Porsce autocarro non esistono, non buttiamo fumo negli occhi. E’ un provvedimento punitivo verso una serie di persone. Chi può avere l’autocarro privato? L’apicoltore amatoriale. Fare cassa su questa fascia di popolazione: Segretario Gatti, senza offesa, stiamo andando completamente fuori strada.

 

Nicola Renzi (Rf): Siete voi che siete al Governo. Non guardiamo a 5 anni fa. Avete il dovere di fare queste riforme. C’è anche chi magari ha fatto un investimento in proprio, prendendo un’auto che può essere configurata come autocarro, da un giorno all’altro si trova un aumento del 5 per cento, che su una famiglia numerosa può essere consistente.

 

Guerrino Zanotti (Libera): Il Segretario Gatti ci ha parlato di cose che avrebbe voluto fare ma non è riuscito a fare. Ha fatto un processo alle intenzioni. Quel provvedimento non è stato tradotto in legge. Si assuma le responsabilità che ha di questo decreto che aumenta le tasse di circolazione in modo orizzontale. Non è vero che ha fatto quella politica selettiva.

 

Marika Montemaggi (Libera): Qui dentro sono venuti fuori i dubbi legittimi e capire almeno di che importo complessivo stiamo parlando. Siamo contrari rispetto alla metodologia dell’intervento.

 

Sara Conti (Rf): Non vi ha fatto riflettere la lettera dell’Unione Consumatori? Quando ho letto un esempio dei numeri, due domande me le sono fatte. Possiamo capire qual è l’utilità di questo intervento e se lo ritenete necessario? Un aumento lineare che non tiene conto delle varie cilindrate. Non coerente con lo scopo che voleva farci intendere il Segretario Gatti.

 

Andrea Zafferani (Rf): Noi non abbiamo aumentato le tasse e nemmeno il bollo. Il Governo lo fa e se ne prende la responsabilità. Anche io vorrei sapere qual è il gettito legato a questo incremento. Il Segretario deve assolutamente dirci a quanto corrisponde.

 

Maria Katia Savoretti (Rf): Non è stata presa in considerazione minimamente dal Segretario la nota dell’Unione dei Consumatori Sammarinesi in cui vengono riportati aumenti notevoli anche nei confronti delle persone fisiche.

 

Miriam Farinelli (Rf): Anche io sono curiosa di sapere quanto arriva nelle casse dello Stato. Aspettiamo i conti per vedere se il gioco vale la candela.

 

Segretario di Stato Marco Gatti: Il gettito stimato è di circa 250mila euro all’anno. Quando parliamo di autocarri, stiamo parlando circa di 300 mezzi e ci sono alcuni mezzi che sono immatricolati come autocarri. Le tariffe sono già basate sugli scaglioni. Più sono alti i cavalli e più aumenta la tariffa. Il 5 per cento è stato per mantenere la proporzionalità.

 

Comma 13

 

Progetto di Legge Qualificata “Modifica della Legge 31 gennaio 1996 n.6 (Legge Elettorale) e successive modifiche” (I lettura)

 

Francesco Mussoni (Pdcs): Sottolineiamo il nostro parere favorevole alla votazione con procedura di urgenza. Progetto significativo per ottimizzare il funzionamento burocratico della macchina elettorale.

 

Mirko Dolcini (Domani – Motus Liberi): Riteniamo doverosa la procedura di urgenza e queste modifiche puramente tecniche e pratiche.

 

Denise Bronzetti (Npr): A nome di Npr parere favorevole alla procedura d’urgenza. Provvedimento utile a intervenire su procedimenti tecnici riferiti alla legge elettorale.

 

Alberto Giordano Spagni Reffi (Rete): Favorevoli alla procedura d’urgenza per una legge che prima spiegherà i proprio effetti e meglio sarà per portare un risparmio alle casse dello Stato.

 

Nicola Renzi (Rf): Visto l’accordo raggiunto tra capigruppo siamo favorevoli a votare la procedura di urgenza.

 

Luca Boschi (Libera): Favorevoli all’accoglimento della proposta su questa variazione della legge elettorale che è solamente tecnica.

 

Segretario di Stato Elena Tonnini (relazione): Il presente progetto di legge si rende necessario per apportare alcune modifiche alla Legge Qualificata 31 gennaio 1996 n.6 e successive modifiche (Legge Elettorale). Nonostante il testo sia composto solo da sette articoli, l’impatto benefico degli stessi sulla razionallzzazione dei procedimenti operativi rappresenta Indubbiamente un cambiamento in positivo. All’articolo 1, rispetto al testo originario, è stato modificato il comma 2 al fine di diminuire e razionalizzare il numero di seggi. In particolare viene modificato il numero degli elettori assegnati ad ogni sezione i quali passano da 700 a 1000 mentre la soglia minima passa da 150 a 400. Le sezioni riservate agli esteri passano da 1400 a 2000 elettori, e la soglia minima passa da 300 a 800. Lo scopo della modifica all’art. 2 è eliminare l’indicazione “stato civile” dell’elettore, contenuta nell’articolo originario alla lettera a) del comma 1), in quanto trattasl di un dato irrilevante ai fini dell’attuale legge elettorale e anche sensibile per la normativa sulla tutela della privacy. L’art. 3 invece interviene per eliminare n. 6000 firme circa (che attualmente il Capo dell’Ufficio Elettorale deve apporre ogni anno su ogni foglio delle liste elettorali) senza che vengano a meno i requisiti di autenticazione degli elettori che compongono una lista seziona le. La formalità della firma su ogni foglio contenuta nella norma originaria trova la sua origine nella Legge Elettorale del 1958 ed è stata poi trasferita nella Legge Elettorale del 1996. Naturalmente questa modifica avrà un impatto a partire da gennaio 2021 vistoche le liste elettorali vengono stampate entro il 31 gennaio di ogni anno. Con l’art. 4 si stabi lisce che la spedizione dei certificati elettorali avviene per semplice lettera

raccomandata al posto dell’attuale raccomandata con ricevuta di ritorno. Questo intervento comporta da un lato un importante risparmio economico, dall’altro un notevole alleggerimento delle procedure di lavoro dell’Ufficio Stato Civi le avendo come conseguenza il non ritorno all’Ufficio dei certificati spediti e non ritirati dagli elettori. All’elettore che non abbia ricevuto o ritirato il proprio certificato, l’ufficio continuerà a rilasciare un duplicato del certificato elettorale (come sempre avvenuto). La modifica proposta dall’art. 5 è utile a superare l’apposizione del timbro a secco delle schede di votazione facilitando le operazioni di preparazione del materiale elettorale, alleggerendo il carico di lavoro senza tuttavia diminuire i caratteri di sicurezza e autenticità delle schede di votazione. Vengono inoltre fortemente ridotti i tempi di lavoro, posto che la timbratura a secco richiede un intenso impegno di circa due settimane a singola consultazione (si pensi poi ai maggiori tempi In caso di consultazioni con plurimi quesiti referendari, ad esempio). Conseguentemente alla eliminazione della timbratura a secco, occorre modificare anche altri due elementi: il primo è quello che coinvolge l’art 6, che consiste nell’aggiornamento dell’elenco dei motivi per cui le schede sono considerate nulle. Quindi rispetto all’articolo originario si è Intervenuti solo sul secondo punto dell’elenco che prima faceva riferimento alle schede senza timbratura a secco. Il secondo elemento coincide con l’abrogazione al comma 1 della norma di coordinamento. Sempre nella norma di coordinamento si interviene, al comma 2, per abrogare parzialmente il comma 1 dell’art. 17 della Legge 100/2013. Intervento che serve per allineare la normativa sulle modalità di spedizione dei certificati elettorali. Per Il contenuto e le finalità che il progetto di legge si prefigge, si confida in un suo favorevole accoglimento da parte del Consiglio Grande e Generale attraverso procedura d’urgenza.

 

San Marino News Agency

 

 

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