Consiglio Grande e Generale, seduta pomeridiana. Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale, seduta pomeridiana. Agenzia Dire

 COMUNICATO STAMPA

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 25-26 SETTEMBRE

GIOVEDI’ 26 SETTEMBRE-pomeriggio

 

I lavori del
Consiglio
grande e
generale riprendono nel pomeriggio da
l comma per la nomina del nuovo
comandante della Gendarmeria, Alessandro Gentili. Al termine del dibattito,
viene accolta la candidatura con 32 voti a favore del candidato, 18 schede
bianche e 3 nulle. Si passa quindi all’esame dei decreti delegati.

 

Di seguito un riassunto dei lavori del pomeriggio.

 

Nomina del
Comandante del Corpo della Gendarmeria. Candidatura di Alessandro Gentili
accolta con 32 voti a favore del candidato, 18 schede bianche e 3 nulle.

 

Stefano Macina, Psd: “A questa nomina viene dato un impegno preciso, su cui
concordiamo, quello di portare avanti un percorso di revisione dell’aspetto
normativo e organizzativo dei corpi di polizia sammarinese, una scelta più
volte sollecitata dal Consiglio e verso cui ci sono impegni del governo. Ma
tutto ciò deve essere collegato agli accordi sottoscritti con l’Italia di
collaborazione dei corpi di polizia, è un aspetto importantissimo per
l’evoluzione avuta all’interno del Paese sulle infiltrazioni malavitose attorno
cui è possibile azione efficace solo con la collaborazione dei corpi polizia
dei due Stati. Quindi l’accesso a banche dati, a informative, alla formazione
dei nostri agenti. E’ con questo spirito che diamo il nostro assenso alla
proposta, con l’impegno di affrontare diverse questioni e situazioni da
monitorare in maniera costante. Aggiungo un ringraziamento al comandante Selva”.

Alessandro Mancini, Ps: “Il nostro odg chiedeva diverse cose, tra cui il
monitoraggio della situazione e il dare attuazione a una serie di attività
legate al contrasto della criminalità. Dal riferimento del segretario di Stato
abbiamo capito che i contenuti dell’odg venivano recepiti, con l’impegno della
relazione in commissione Esteri in modo periodico su questi argomenti. Per
queste ragioni confermo la disponibilità al ritiro dell’odg. Sulla nomina del
comandante Alessandro Gentili non abbiamo elementi di contrapposizione,
riteniamo la figura sia stata vagliata attentamente. Il suo compito è
importante, siamo sicuri che lo farà nei migliori dei modi, ma è importante che
alla base ci sia un indirizzo politico da parte del congresso. Inoltre, elemento
da non tralasciare, sono gli strumenti e i mezzi che le nostre forze di polizia
dovranno avere. E’ vero che il bilancio dello Stato è in difficoltà, ma i temi
della sicurezza non devono essere messi da parte”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Facciamo le nostre congratulazioni, se verrà accettata
la nomina. Non volendo entrare nelle valutazioni di altro tipo, salutando la
nomina del nuovo comandante, non possiamo far altro che augurarci che quanto
fatto in questi anni in modo leggero possa avere nuova luce con la nuova
direzione della Gendarmeria. Soprattutto in merito ai reati più frequenti che a
San Marino sono ancora impuniti”.

Mimma Zavoli, C10: “In un momento confuso, come responsabili dobbiamo
assumerci l’onere di decifrare messaggi che arrivano dalla nostra piccola
società. Dobbiamo cercare di allinearci in un contesto istituzionale
trasparente. Ma non basta. Le azioni fatte finora sono importanti, ma non
sufficienti. Ora si deve chiudere definitivamente con la vecchia visione che
mette a repentaglio il nuovo corso. Dobbiamo sottolineare come lo stato della
giustizia nel nostro Paese necessiti di un riordino, fornendo dispositivi
legislativi che garantiscano la massima autonomia possibile. Sulla giustizia
non si può accettare la mancanza di diritto e della certezza della pena, i
buchi legislativi che hanno consentito ai delinquenti di scorrazzare nel nostro
territorio. In questo ambito scontiamo l’ottusità politica degli ultimi 20
anni. Certo la minoranza poteva essere messa a conoscenza con anticipo di questa
nomina. Non metto in dubbio le credenziali di Gentile, ma metto in discussione
la tanto declamata collaborazione”.

Marco Gatti, Pdcs: “In un Paese che sta cambiando e che si sta adeguando
velocemente dal punto di vista normativo, oltre a portare avanti il lavoro del
Parlamento, e quindi con leggi allineate agli standard internazionali per
contrastare la criminalità organizzata, è 
importante la fase attuativa. Quindi, avere organi dello Stato e una
polizia adeguati ad affrontare i nuovi fenomeni. Abbiamo la necessità di andare
a colpire fenomeni che mettono in crisi il nostro sistema e le poche mele marce
che rischiano di infettarne altre. Abbiamo bisogno di riorganizzare le forze di
polizia che hanno fatto passi in avanti rispetto agli ultimi anni su frodi e
contrasto della malavita, ma serve formazione continua, la malavita evolve.
Stessa cosa per il tribunale. In questa sede credo di dover salutare con favore
la nomina del comandante della Gendarmeria che è veramente di alto livello
soprattutto sotto il profilo organizzativo e della formazione professionale,
questo è il futuro per formare forze di polizia sammarinesi all’avanguardia.
Oggi per le specializzazioni dobbiamo infatti rivolgerci fuori. D’ora in poi
possiamo puntare alla formazione di sammarinesi. Ben venga quindi una nomina
così importante. In questi giorni si sta preparando a Bologna un master su
antiriciclaggio e trust, per la prima volta si prende come esempio la normativa
sammarinese e lo strumento dei trust è valutato in modo virtuoso. Significa che
il lavoro di questo parlamento è buono e che bisogna continuare”.

Marco Podeschi, Upr: “Il profilo del candidato è assolutamente d’eccellenza
e di riguardo. Un professionista esperto. Siamo contenti che si chiuda una
situazione protrattasi per troppo tempo. Auspico anche che si metta mano alla
riorganizzazione delle forze dell’ordine sammarinesi. Uno Stato evoluto che
vuole attrarre investimenti deve avere ai primi punti la sicurezza del proprio
territorio. Nessuno viene a investire in un territorio in cui i propri bene e
la propria persona sono a rischio. Il passo aggiuntivo è quello di dotare di
strumentazioni tecnologiche adeguate i nostri agenti ed anche di programmare
una formazione del personale permanente”.

Guerrino Zanotti, Psd: “Ben venga che la nomina del comandante della
Gendarmeria sia giunta seguendo un percorso di trasparenza. Al comandante
Gentili è stato affidato il compito di coordinare la riorganizzazione dei corpi
di polizia e ciò è assolutamente positivo. E’ importante anche avere la
possibilità di dialogare e di scambiare informazioni con l’esterno oltre
all’introduzione della tecnologia che ci permetterà di portare avanti quella
campagna di prevenzione contro la criminalità organizzata. Un ringraziamento al
maresciallo Selva per l’ottimo lavoro svolto in questo periodo di transizione”.

Denise Bronzetti,
Indipendente
: “Il coordinamento e la
riorganizzazione dei corpi di polizia sono necessari e il passato ci ha
insegnato l’importanza di ciò. Proprio per non lasciare nulla al caso e per
attuare una lotta vera ed efficace alla criminalità organizzata. Il lavoro
svolto, anche nello sciopero dell’altro giorno, è encomiabile e lo dimostrano
tutti i giorni. Un augurio al nuovo comandante perché lo aspetta un compito
complesso e difficile: mi auguro che sia supportato da tutto il Consiglio
grande e generale”.

Franco Santi, C10: “La nostra
realtà necessita di un confronto attivo con chi ha la possibilità di avere a che
fare con situazioni più professionalizzanti. Ben venga la possibilità di corsi di
formazione e reciproche collaborazioni con la vicina Italia e anche con realtà diverse.
Mi unisco agli auspici di buon lavoro al comandante della Gendarmeria: dobbiamo
raggiungere livelli di efficacia e efficienza superiori a quelli dell’ultimo periodo.
La sicurezza deve passare anche per un’importante azione di prevenzione”.

Matteo Zeppa, Rete: “Attendiamo di vedere all’opera il nuovo comandante.
L’auspicio è che questa persona possa calarsi in un contesto sociale
particolare e che possa rappresentare un fattore aggiunto per andare a
interagire e collaborare con forze dell’ordine italiane, da Polizia, a
Carabinieri fino alla Guardia di Finanza. Il nostro problema non è quello di
gestire le forze di polizia di un piccolo Comune, bensì quello di gestire un
territorio con molteplici complessità. Ci saranno delle aspettative per quel
che riguarda la sicurezza e per l’attuazione di tutto ciò che è nelle
possibilità di uno Stato per tutelare la propria popolazione”.

Valeria Ciavatta, Ap: “Finalmente viene portata in Consiglio la nomina del
comandante della Gendarmeria. Si può così finalmente attivare la
riorganizzazione dei Corpi che è essenziale per un’efficace azione di contrasto
alla criminalità. Il nuovo comandante dovrà sapere coltivare il canale di
collaborazione con la Repubblica italiana: un rapporto privilegiato e
istituzionale che sarà fondamentale portare avanti. Sono tante le cose da fare:
qualcuno ha fatto appello all’unità del Consiglio per la buona riuscita di un
percorso che parte oggi”. 

Andrea Zafferani, C10:  “Devo ancora rilevare il fatto che in Aula
parliamo molto poco rispetto politiche si sicurezza e tutela ordine pubblica
del Paese. Il segretario ha spiegato che il comandante avrà anche un ruolo di
proposta su una serie di aspetti su cui discutiamo molto spesso, ma anche
l’Aula e il governo dovrebbero dare chiari indirizzi in materia. Sul fronte
della sicurezza l’Aula non ha mai avuto occasione di esprimere un indirizzo
chiaro, non è mai arrivata una proposta da discutere. In una mia vecchia
interpellanza chiedevo conto sulle telecamere ai confini, il segretario ha dato
qualche risposta, quindi sulle intercettazioni telefoniche che necessitano di
formazione. Allora il segretario Valentini aveva glissato sulle richieste e ciò
la dice lunga sulla volontà di governo di aprire un confronto serio sulle
politiche di questo settore, su cui occorrerebbe invece condivisione. Avevo
trasformato l’interpellanza in mozione, attende da marzo l’arrivo in
Commissione. Critico la scelta di non chiarezza da parte governo, ma auguro
buon lavoro al nuovo comandante”.

Francesca Michelotti, Su: “Non c’è nulla da eccepire sull’adeguatezza della
modalità governo di candidare il comandante della gendarmeria e sulla scelta di
un candidato autorevole e competente.

Ci conforta l’accordo con le forze di polizia
competenti, non mi preoccupa quella che può sembrare una perdita di sovranità,
è solo apparente. Non si può pretendere di fare da sé sul controllo del
territorio, sulla lotta alla criminalità organizzata e su fenomeni criminali
evoluti. Occorre invece consapevolezza della complessità dei problemi e far
seguito a formazione e collaborazione con gli organismi organizzati e con
l’accesso a banche dati d’altri”.

Paride Andreoli, Ps: “Prendiamo atto della nomina attraverso il curriculum e
le informazioni date dal segretario di Stato Venturini. La persona è
sicuramente degna di rispetto. Un punto del nostro odg lo si è raggiunto perché
oggi si va a nominare il comandante Gendarmeria. La delibera del governo, oltre
alla nomina, dà mandato al colonnello di coordinare il progetto di riordino del
corpo di polizia. Dovremmo quindi aspettare una relazione del colonnello qui in
Aula su questo tema. Ci sono altri punti su cui segretario deve dare risposte,
in primis, dare rilevazione statistica su fenomeni microcriminalità per avere
relazione in commissione”. 

Gian Nicola Berti, Ns: “I passaggi normativi sull’antiriciclaggio sono
avvenuti all’interno della Repubblica, ma ci sono stati passaggi internazionali
determinanti, a partire dalla convenzione di Palermo, cui ha fatto seguito
l’accordo di cooperazione tra forze di polizia italiane e le nostre. Oggi il
livello di dialettica e collaborazione è particolarmente proficuo. Si sta
ristabilendo un clima, anche per la formazione delle forze di polizia. Gentili
sarà il comandante della Gendarmeria più titolato mai avuto a San Marino, si è
scelta una figura di livello, determinante e potrà essere tale per dare al
Paese risultati utili. A un giovane consigliere di opposizione ricordo che il
percorso di adeguamento agli standard internazionale è stato ampiamente
condiviso, forse allora non era in Aula. Mi hanno preoccupato le sue parole
ingiuste, offensive e incivili. Un funzionario dello Stato quando è
rappresentante del popolo sammarinese avrebbe dovere di cercare condivisione e
fare attenzione alle proprie di responsabilità. 
Soprattutto su un tema delicato quale quello delle nostre forze
sammarinesi che vogliono contrastare malavita. Se vogliamo individuare
responsabilità facciamo nomi e cognomi, generalizzare è incivile e chi lo fa
non deve stare dentro Parlamento”.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli
Affari interni: “
Da tutte le forze
politiche è stata valutata positivamente la nomina di Gentili,è stato
riconosciuto da tutti il suo curricum di tutto rispetto. Esprimo soddisfazione.

Oltre alla nomina del comandante, diamo risposta all’
odg di Upr e Ps, in cui come ho già detto alcuni punti sono già superati. Su
altri, come la riorganizzazione corpi, è necessario tornare in Consiglio, dato
che al comandante è chiesto di avanzare una proposta in merito. Rispetto agli
ultimi due punti, ovvero le rilevazioni statistiche e le relazioni, spiego che
sarà cura del collega presentarle in commissione Affari esteri. Chiarisco poi
che il comandante non viene a San Marino perché siamo in una situazione di
difficoltà, ma per assolvere al meglio le funzioni del corpo della Gendarmeria.
E’ un passo che dà attuazione all’accordo siglato con l’Italia. In commissione
affari Giustizia ho comunicato la disponibilità delle forze dell’ordine
italiane a far partecipare a corsi di formazione i nostri agenti”.  

Mimma Zavoli, C10: “Nella mia limitata esperienza politica, che affronto con umiltà- perché
nessuno qui è imparato, anche se qualcuno si crede al top. Il consigliere Berti
mi ha accusata di non svolgere appieno il mio ruolo, le ricordo che qui dentro
siamo in un Aula parlamentare e io ricopro un ruolo conferitomi da oltre 200
cittadini. Esattamente come lei.

Noi qui dentro esprimiamo il nostro mandato. Non mi
permetto di accusare lei, personalmente, né nessun altro. Non ci sono
generalizzazioni nel mio scritto. Ho sottolineato l’importanza dei
provvedimenti fatti in questi anni, però si vogliono sentire solo alcune cose.
Sono superiore alle sue bassissime insinuazioni. Ho la coscienza a posto e sono
pulita, interpretate pure quello che ho detto”.

Gian Nicola Berti, Ns: “Sarebbe utile un richiamo fatto a tutti i
consiglieri che iniziano gli interventi lanciando accuse generiche. Io non l’ho
fatto. Mi sono limitato a dire che se avessi utilizzato il uso metodo, ci
sarebbe il sospetto che anche il suo ufficio non ha fatto abbastanza contro la
malavita, ma non l’ho detto perché non lo penso. Lei nella sua vis polemica
perde la testa, non si rende conto di quello che dice. Offendersi
reciprocamente è inutile e non interessa ai cittadini, al pari della mala
politica di cui parla lei”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Spesso e volentieri sono d’accordo con consigliere
Berti, ma spesso e volentieri la sua vis polemica va in direzione antitetica a
quanto chiesto in questi giorni dalla maggioranza. Ci è stato ripetuto che
l’opposizione perde tempo, il comma a questo punto sarebbe stato chiuso, ma
questi gli attacchi gratuiti non possono non portare a una difesa. Tornando
alla Gendarmeria ribadisco che la persona ha un curriculum invidiabile.  E’ un’opportunità per il nostro Paese averlo
al suo interno. Mi auguro che risponda alla necessità del Paese di avere una
risposta netta contro le infiltrazioni. Come gruppo non siamo in grado di
votare sì alla nomina, ma vorrei fosse chiaro che non siamo contrari alla
persona. Noi ci asterremo”. 

Federico Pedini Amati, Ps: “Per quanto riguarda la nomina di Gentili posso dire che ha un curriculum
di tutto rispetto. Ha il compito su tutti di coordinare il progetto di riordino
dei corpi di polizia. Stavo facendo i miei complimenti a tutti coloro che in questo
periodo hanno esercitato una professione che non era propriamente la loro, solo
per sostituire il ruolo del comandante della Gendarmeria. La malavita organizzata
è presente a San Marino e anche nelle zone limitrofe. L’auspicio è che il comandante
lavori al meglio in collaborazione con le forze dell’ordine delle Marche e dell’Emilia
Romagna per contrastare al meglio questo fenomeno”.

Franco Santi, C10: “Siamo una società piccola. Ci conosciamo tutti e credo sia necessario
fare squadra quando affrontiamo queste problematiche”.

 

San Marino, 26 settembre 2013/02

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