Non avendo intenzione di alimentare un continuo botta e risposta con l’USGI in merito alla questione delle norme sul segreto istruttorio, mi preme solo invitare l’USGI stessa a leggere con maggiore serenità ed obbiettività il disposto normativo contenuto nel progetto di legge.
Posto che l’istituzione del reato di pubblicazione delle notizie coperte da segreto può piacere o non piacere, può essere ritenuta più o meno giusta – nonostante la eccezionalità di questa circostanza, che dovrà ricorrere solo in casi di effettiva necessità e per un periodo limitato di tempo – tengo a precisare alcune inesattezze riportate nella nota USGI.
Va in primo luogo rimarcato il fatto che tutta una serie di atti oggi non sempre accessibili, come i provvedimenti di archiviazione nonché tutte le sentenze passate in giudicato, saranno messi a disposizione in copia o per la consultazione.
Non è assolutamente vero, quindi, che non si potrà dare notizia dei processi che hanno coinvolto minorenni. Le sentenze ed il loro contenuto per questo tipo di processi saranno messe a disposizione per la consultazione con la sola accortezza di fornire le iniziali dei soggetti coinvolti anziché le generalità complete (art. 15 comma terzo).
Ricordo che in Italia è sempre vietata la pubblicazione degli atti del fascicolo del Pubblico Ministero (eccetto quelli usati per le contestazioni), nientemeno che fino al termine del processo d’appello (art. 114 cpp). Il fatto che non venga mai punito nessuno è dovuto al fatto che le sanzioni sono affidate direttamente all’Ordine dei giornalisti, ma questo non credo sia da considerarsi un esempio di buon funzionamento della normativa.
La Segreteria di Stato già da tempo si è impegnata a fornire nuovi strumenti a sostegno della editoria e della stampa e di qualificazione della professione del giornalista, come convenuto nei diversi incontri avuti con i giornalisti e gli editori, tanto che già dopo l’estate saremo in grado di confrontarci sui primi risultati.
In conclusione, e lungi dal volere creare polemiche, ribadisco la disponibilità della Segreteria di Stato per la Giustizia e l’Informazione ad incontrare i giornalisti interessati al fine di chiarire gli aspetti non bene compresi della normativa o quelli sui quali è possibile fornire ulteriori strumenti interpretativi che possono essere utili all’atto della seconda lettura in Consiglio Grande e Generale, in un’ottica di maggiore chiarezza e di migliori garanzie per tutti.
- Bando di reclutamento emesso dalla Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (C.E.B) .
- Il Tg2 su San Marino in relazione al Why not