Credito di Romagna – Ibs di San Marino. Spuntano i Casalesi

Credito di Romagna – Ibs di San Marino. Spuntano i Casalesi

Nell’indagine sull’intreccio bancario fra Credito di Romagna – Ibs di San Marino, portata avanti dei Sostituti Procuratori della Repubblica di Forlì, Fabio Di Vizio e Marco Forte, pare che siano comparsi ‘conti sospetti in odore di camorra‘.

Ne scrive Pietro Caruso di Corriere Romagna.

Fra i casi che hanno destato ombre e dubbi, l’attivazione, nel 2009, di cento conti correnti, non solo a Forlì, tutti della provincia di Latina.
Trenta conti di clienti di Fondi sarebbero sospetti di attività illegali connesse all’attività di un clan di Nuova camorra organizzata legata a uno dei clan di Casalesi.
Sarebbe stato un unico intermediario finanziario a proporre quei conti a una sede del Credito di Romagna che li ha accolti.
Il ‘fumus’ degli inquirenti si fonda su un teorema, ancora da completare, che si domanda perché sono state accese tutte quelle posizioni bancarie insieme, quale tipo di garanzie bancarie avevano presentato e per quale motivo avevano scelto un istituto così lontano da Latina
‘.

Lo stesso Caruso riporta, nello stesso articolo, ampi stralci del

comunicato emesso a suo tempo da Istituto Bancario Sammarinese per dimostrare di non avere nulla a che fare con la proprietà, la gestione e l’attività del Credito di Romagna.

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