CSdL: “va costruita una rete di supporto per le donne, per San Marino”

CSdL: “va costruita una rete di supporto per le donne, per San Marino”

Andata in onda proprio l’8 marzo, la 43a puntata di CSdL Informa” non poteva che avere tra i temi principali la giornata internazionale della Donna.

C’è poco da festeggiare” ha esordito la funzionaria FULI Simona Zonzini. “Va ricordato infatti che questa è la ricorrenza di un fatto storico in cui molte lavoratrici sono morte mentre stavano lavorando, e che ancora oggi in molte parti del mondo le donne non godono dei più elementari diritti.

La condizione della donna va a beneficio di tutta la società e analizzando i dati statistici 2022, relativi alla denatalità, invecchiamento della popolazione e occupazione sembra che le donne non facciano più figli, che invecchino più degli uomini, e che il livello di disoccupazione si è abbassato, ma di più per gli uomini. Negli ultimi dieci anni a San Marino si è verificato un calo considerevole e inarrestabile delle nascite. Siamo passati dai 320 bambini nati nel 2013, ai 205 del 2022. Al contempo gli over 64 sono cresciuti del 20%. Come conseguenza della denatalità, stiamo diventando un popolo della “terza età”: questi pensionati sono indispensabili nella rete familiare in presenza di minori, disabili e genitori anziani.

Occorre implementare una ampia rete di servizi, al di fuori degli ambiti canonici e della dimensione familiare, che permetta di supportare le donne nelle diverse fasi della loro vita. È necessario un movimento trasversale, sia a livello politico che economico, dove ogni soggetto provveda a fare la propria parte. A livello normativo, ad esempio con la legge sulla famiglia o quella in aiuto alle madri sole, si è ragionato solo dal punto di vista dei costi e non di investimento, pertanto non cogliendo l’obiettivo, ossia ridurre la denatalità. È lo Stato il primo a riconoscere come costo un bambine che nasce.

Per quanto riguarda l’occupazione femminile, una riflessione va fatta sull’utilizzo del tempo determinato in maniera inappropriata, precarizzando quindi la carriera lavorativa femminile. Se la raccolta dati del nostro Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica prevedesse la rilevazione del numero di contratti a tempo determinato non rinnovati, distinti per genere, sicuramente avvalorerebbe ancor più la nostra convinzione.

Un tempo era normale avere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato; spesso si andava in pensione dopo aver lavorato una vita nella stessa azienda. Oggi la situazione è profondamente cambiata; c’è molta più incertezza, non si sa se l’azienda per cui si lavora è sana o è destinata a chiudere; in diversi casi i lavoratori non percepiscono nemmeno le retribuzioni che spettano loro.

La legge prevede tuttora che il contratto a tempo indeterminato sia la forma comune per instaurare un rapporto di lavoro. Ma per lo più si viene assunti con contratto a tempo determinato, nonostante l’incremento di lavoro non sia temporaneo, e se allo scadere del contratto la donna scopre di essere incinta, non tutte le aziende si comportano in modo virtuoso e la assumono a tempo indeterminato. Se da un lato facciamo un plauso a questi casi, che sappiamo esserci, dall’altro non possiamo che condannare le imprese che non stabilizzano il contratto di queste donne in attesa di un figlio sfruttando questa forma contrattuale non tutelante.

Fatti su cui riflettere in questo 8 marzo – ha concluso Simona Zonzini – ce ne sono tanti. Vorrei esprimere forte solidarietà a tutte quelle persone che coraggiosamente abbandonano il proprio paese per costruire altrove un futuro migliore per sé e i propri figli. Il pensiero non può che andare alla numerose vittime del naufragio di Cutro.”

Su queste tematiche sono intervenuti anche gli altri partecipanti alla puntata di “CSdL Informa“. Il Segretario FUPS Elio Pozzi ha fatto un riferimento alle donne che durante la loro vita lavorativa hanno dovuto lasciare il lavoro per accudire la famiglia, e che poi si sono ritrovate con pensioni più basse, correndo il rischio di cadere nella cosiddetta ‘povertà relativa’. “Si deve intervenire in favore di queste donne, che hanno diritto a percepire una pensione adeguata ad una vita serena e dignitosa. Al contempo è necessario definire quanto prima l’articolo 30 della legge sull’occupazione che ha prorogato la possibilità per i lavoratori di assistere familiari non autosufficienti; ma è ancora da definire tutta la parte normativa, con l’impegno di farlo entro giugno di quest’anno. Mi auguro che quanto prima ci si metta mano e si definiscano le norme  in maniera esaustiva.”

Ha aggiunto Cinzia Casali, funzionaria FUPI-CSdL: “Abbiamo conquistato qualche diritto, ma sono ancora troppo pochi, e bisogna lottare per mantenerli, e per questo occorre molta collaborazione da parte degli uomini. Le donne vengono ancora picchiate, maltrattate, uccise. In molte parti del mondo un diritto scontato come quello di parlare liberamente, per le donne è negato. Addirittura, ed è notizia di qualche giorno fa, vi sono paesi in cui avvelenano le ragazze per impedire loro di studiare, fatto questo a dir poco aberrante. Quando nasce un bambino, non è solo una questione personale; è l’intera società che lo deve accogliere.”

Una riflessione finale è stata espressa dal Segretario CSdL Enzo Merlini. “Abbiamo partecipato all’evento organizzato dall’UDS il 7 marzo: è stato rievocato il referendum del 1982 relativo alla cittadinanza, che le donne perdevano in caso di matrimonio con cittadini forensi. Il referendum fu inaspettatamente perso: nonostante questo risultato, nell’84 fu fatta la legge che consentì alle donne di mantenere questo diritto fondamentale, in quanto nel frattempo in Italia era stata modificata la legge sulla cittadinanza in caso di matrimonio. Anche la storia più recente dimostra che spesso a San Marino le leggi vengono approvate non perché giuste e condivise, ma perché ci si deve adeguare ad eventi esterni. Sul tema dei diritti, bisogna tenere sempre alta l’attenzione: occorre battersi per conquistarli, ma anche per mantenerli, perché c’è sempre qualcuno o qualcosa che li può rimettere in discussione.”

Gli altri argomenti di CSdL Informa – l’anagrafica dei debitori, il Casale la Fiorina, la situazione della sanità sammarinese – verranno trattatati in successivi comunicati.

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