Csir al tavolo permanente di Francesco Mussoni, frontalieri. Agenzia Dire

Csir al tavolo permanente di Francesco Mussoni, frontalieri. Agenzia Dire

FRONTALIERI. TAVOLO GOVERNO-CSIR, PRONTE AGENDA E PRIORITA’

MUSSONI: TITANO FARA’ SUA PARTE.

MONTANARI: ORA TOCCA A ROMA 

Il Csir sosterra’ la richiesta politica di San Marino all’Italia per una convenzione che regoli la materia dei frontalieri, ora “terra di nessuno”. La delegazione del Consiglio sindacale interregionale, oggi a Palazzo Mercuri, ha esortato cosi’ l’esecutivo del Titano a compiere i primi passi formali con la controparte italiana per sciogliere il nodo “frontalieri”. Dall’altra parte del tavolo la delegazione dell’esecutivo, composta dal segretario di Stato per il Lavoro, Francesco Mussoni, promotore dell’incontro, dai colleghi di governo Antonella Mularoni, per gli Esteri, Pasquale Valentini, per le Finanze, e Marco Arzilli, responsabile per l’Industria.

    Di fatto, il faccia a faccia tra governo sammarinese e Csir, di cui erano presenti Luca Montanari, presidente, Massimo Fossati, tesoriere, i coordinatori nazionali sul tema dei frontalieri di Cgil, Claudio Pozzetti, e Uil, Raimondo Pancrazio, infine i rappresentanti regionali della Cisl, non si ripeteva da otto anni e si e’ tenuta poche settimane dopo l’incontro del Consiglio sindacale con la commissione esteri italiana. Nel dettaglio sono state individuate “quattro linee di discussione e condivisione- spiega il segretario di Stato Mussoni al termine dell’incontro- per creare un’agenda di lavoro che il governo portera’ avanti con il Csir e, il prossimo 1 luglio, con il Comites”, il comitato degli italiani residenti a San Marino  Quattro obiettivi condivisi su cui si sviluppera’ un’agenda di incontri sono, in primis, la revisione della tassazione dei redditi dei frontalieri in sede di riforma tributaria, che e’ al vaglio della segreteria di Stato per le Finanze. Seconda finalita’ e’ quella di “avviare un lavoro di condivisione- prosegue Mussoni- sugli accordi bilaterali contro le doppie imposizioni per il lavoro transfrontaliero”.
 Mentre il punto successivo e’ prettamente italiano, ovvero “la reintroduzione della franchigia italiana”, l’ultimo obiettivo su cui si concentreranno gli sforzi comuni e’ “l’individuazione di forme di intervento straordinario a sostegno dei i lavoratori frontalieri piu’ in difficolta’”, e con maggiori figli a carico, rispetto al rischio di mancata detrazione dell’imposta assolta a San Marino in Italia.
    Soddisfatto il responsabile del Lavoro per l’esito dell’incontro: “Mi sembra ci sia consapevolezza di tutti che e’ un problema che va affrontato nella sua complessita’ e che riguarda aspetti sociali, ma anche le imprese colpite da incertezze giuridiche e ed economiche, infine il problema che si inserisce piu’ in generale nelle difficolta’ dei rapporti bilaterali tra Italia e San Marino”. Da parte sammarinese “quello che puo’ essere fatto, sara’ fatto- assicura Mussoni- ma chiaramente non e’ sufficiente”. L’auspicio del segretario di Stato e’ che si arrivi a un incontro bilaterale ad hoc, dei rispettivi governi, “quanto prima”. Al momento, “si stanno creando le relazioni bilaterali giuste per affrontare concretamente un problema aperto dal 2002”. Non solo, il lavoro avviato e’ “propedeutico e necessario a un incontro politico piu’ ampio e ne e’ il presupposto fondamentale”. La scaletta delle priorita’ stilata dal presidente del Csir, al termine dell’incontro, non e’ diversa: “La vera urgenza- spiega- e’ ora il ripristino della franchigia nella prossima finanziaria italiana, non puo’ essere tagliata cosi'”. In questa direzione, “occorre riprendere il confronto con l’Italia sulla materia dei frontalieri- prosegue- sia in che out: ora e’ la terra di nessuno”. Per questo la delegazione sindacale ha chiesto al governo sammarinese di “accelerare i tempi e di riaprire il dialogo politico con l’Italia con il supporto dello Csir”, per giungere alla richiesta politica di una convenzione che regoli la materia, “dato che l’Italia le ha gia’ fatte con Svizzera e Slovenia”.
    Soddisfazione c’e’ anche da parte dei sindacati: “Il governo finalmente prende atto che c’e’ bisogno di confronto”, conclude Montanari che da’ merito al neo segretario per il Lavoro Mussoni di “avere riaperto il dialogo e dato un buon impulso al confronto”.

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