Dati PA

Dati PA

SEGRETERIA DI STATO PER GLI AFFARI INTERNI
E LA PROTEZIONE CIVILE

COMUNICATO STAMPA

Ancora una volta occorre fare chiarezza sui dati statistici relativi alla PA emessi trimestralmente dall’UPECEDS.
Si ribadisce nuovamente che si tratta di dati non amministrativi, strutturati sulla base di parametri statistici non fedelmente rappresentativi delle effettive assunzioni e del numero reale di persone impiegate nella PA.
Da tempo la Segreteria per gli Affari Interni, avendo rilevato incongruenze nelle imputazioni dei dati da parte dei diversi enti, ha incaricato gli uffici competenti di adottare le misure utili per uniformarli e a far emergere, unitamente al dato statistico, il dato reale.
Per questa ragione, ad esempio, oggi risultano tra le unità rilevate anche quelle relative ai giudici che a marzo 2009 non erano conteggiati e che l’UPECEDS considera nel numero dei dirigenti.
Inoltre, il dato statistico non dà conto delle nuove assunzioni, ma delle presenze, anche per poche ore, nell’ultima settimana del mese preso a riferimento. Per cui, ad esempio, nella Scuola, che rientra nel totale dati della PA, sono sufficienti sostituzioni anche brevissime, nel periodo preso a riferimento, per determinare variazioni significative al dato statistico.
Un altro esempio è costituito dai 19 incarichi avviati dalle pubbliche graduatorie per ricoprire la posizione di fattorini accompagnatori nel periodo scolastico: fino allo scorso anno tali mansioni erano affidate a pensionati che non venivano conteggiati. Il Governo ha voluto quest’anno dare priorità a persone con invalidità e presenti nel mercato del lavoro (vista la condizione di disoccupazione in cui ci troviamo), piuttosto che utilizzare chi già percepisce la pensione.
Il dato statistico, inoltre, non dà conto di elementi determinanti per i numeri e molto importanti sul piano economico, sociale e politico: al 31.12.2009 erano 445 i dipendenti presenti nel settore pubblico allargato, assunti a motivo della loro invalidità. E cioè più dell’11% sul totale!!!! Purtroppo il settore pubblico svolge da solo un ruolo sociale verso coloro che sono espulsi o non saranno mai assunti dal settore privato, e questa dinamica è gestita dalla pertinente Commissione del Lavoro che ha ritenuto di non seguire gli indirizzi del Governo.
Nell’AASP a marzo 2010 risultano 13 in più rispetto all’anno precedente gli invalidi assunti dalla specifica graduatoria, anche su posti resisi vacanti a seguito di pensionamenti.
L’incremento nell’ISS, invece, è determinato dal potenziamento di alcuni servizi che mira anche ad aumentare il numero delle prestazioni e gli introiti.
Questi i dati degli Uffici che adottano gli atti sul personale i quali segnalano altresì, come significativi quelli relativi all’arruolamento di 10 allievi Gendarmi, e ad assunzioni a termine a seguito di interpelli andati deserti per: 3 operatori cimiteriali; 4 segretarie presso il tribunale; 6 tra esperti e tecnici ritenuti strategici in uffici del Territorio e aziende. Infine 3 ulteriori unità sono riferite ai Coordinatori dei Dipartimenti Attività Produttive e di Polizia e all’Ufficio Centrale di Collegamento.
Le persone a ruolo nella PA, nel medesimo periodo temporale, sono diminuite di 25 unità. Fatta eccezione per i servizi essenziali (ISS e Scuola in particolare) e per “posizioni strategiche”, le assunzioni sono bloccate e si pone la massima attenzione alla spesa pubblica.
In questo particolare momento di crisi economica è fuorviante mettere a confronto la PA con il settore privato poiché i servizi al cittadino, le risposte alle esigenze di salute, sicurezza, ed istruzione non risentono della crisi di mercato.
L’amministrazione prima di tutto ricerca professionalità al proprio interno ma quando questo non è possibile è inevitabile individuarle all’esterno della PA, o addirittura, come nella sanità, al di fuori del territorio. E ciò non contribuisce certo ad una diminuzione dei numeri che comunque sarebbe quanto mai utile ed è invocata da tutti. Le sproporzioni, infatti, sono evidenti e mentre mancano alcune professionalità importanti per l’autorevolezza e l’efficienza della PA, vi sono numerose figure che in passato sono state inserite solo per motivi clientelari.

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