Davanti all’ingresso dela Casa di Ricovero per anziani ‘Maccolini’ c’è un asfalto ammalorato, che rappresenta una vera insidia occulta per tutti i passanti e i ciclisti

Davanti all’ingresso dela Casa di Ricovero per anziani ‘Maccolini’ c’è un asfalto ammalorato, che rappresenta una vera insidia occulta per tutti i passanti e i ciclisti

Davanti all’ingresso dela Casa di Ricovero per anziani ‘Maccolini’ c’è un asfalto ammalorato, che rappresenta una vera insidia occulta per tutti i passanti e i ciclisti.

Un fatto di incuria localizzato ma che testimonia di come a Rimini manchi ogni controllo per il ripristino a regola d’arte degli interventi sulle carreggiate stradali, per la realizzazione dei sottoservizi e per gli allacci delle reti del gas, dell’illuminazione pubblica, dell’ acqua, del telefono, delle fognature, ecc..

Le ‘Norme tecniche di attuazione’ del ‘Regolamento per l’esecuzione di interventi nel suolo e sottosuolo stradale di proprietà comunale’ approvato con delibera di C.C. n.66 del 10/07/2002′ dall’art. 10 all’art. 12 impongono precise modalità esecutive per l’esecuzione dei lavori e i relativi ripristini, ci sono garanzie fideiussorie e sanzioni per gli inadempienti.

Il regolamento precisa due fasi, quella del ‘RIPRISTINO PROVVISORIO’ e poi quella del ‘RIPRISTINO DEFINITIVO’ .

Pare che le prescrizioni regolamentari siano poco attuate e spesso disattese; il ripristino definitivo che dovrebbe avvenire dopo l’ assestamento dello scavo, trascorsa almeno una stagione invernale e dopo un periodo di 6 mesi, in molti casi non avviene nemmeno a distanza di anni.

Ci si vuole accontentare del ripristino provvisorio? Ma qual’è l’utilità di una simile scelta? E per chi? Non certo per la maggiore vivibilità della nostra città!!


Le buone regole dell’arte prescrivono che quando si interviene su di una strada asfaltata, con uno scavo longitudinale, il ripristino dovrebbe essere eseguito almeno per tutta la corsia di marcia e comunque per le strade più strette dovrebbe interessare tutta la carreggiata.


Diversamente il cedimento strutturale del fondo stradale è assicurato e i costi di rifacimento, che dovrebbero spettare alle imprese costruttrici, graveranno solo sul Comune.

Il regolamento comunale dice che ‘nel caso di ripristini per interventi di allacciamento e manutenzione localizzata qualora il ripristino definitivo della pavimentazione finisca con un fronte ad una distanza inferiore ai 15 (quindici) metri rispetto ad un precedente ripristino, vige l’obbligo di estendere il rifacimento fino a raccordarsi con quanto già realizzato in modo tale da non creare discontinuità nelle pavimentazioni e da non provocare danni e pericolo alla circolazione’.

Sollecitiamo i responabili dell’Ufficio Tecnico Comunale e l’Assessorato ai LL.PP. a vigilare e a prendere i dovuti provvedimenti.

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