David Oddone, L’Informazione di San Marino. Riforma tributaria: da ritirare

David Oddone, L’Informazione di San Marino. Riforma tributaria: da ritirare

L’Informazione di San Marino

Riforma tributaria virtualmente immodificabile. Ultimo atto del
Patto?

David Oddone

 Ieri il nostro giornale ha dato notizia della riforma fiscale ritirata. Considerato che il motivo ufficiale che ha mosso a temporeggiare è quello di evitare lo scontro sociale e di prendersi tempo per confrontarsi con i sindacati e le associazioni di categoria, c’è da aspettarsi che negli incontri qualcosa verrà cambiato di certo. Perciò anche se dovesse entrare in Consiglio a luglio, ma la cosa non è così scontata, non ci entrerà così come è oggi. Ma, c’è un ma. La riforma fiscale è stata approvata in Commissione fi- nanze dunque non è modificabile. Quindi? A che cosa serve dunque sedersi nuovamente al tavolo con parti sociali e categorie se tanto niente potrà essere cambiato? Perché perdere tempo? Le possibilità sono due allora. La prima è che il provvedimento verrà definitivamente ritirato spianando la strada alle elezioni anticipate. La seconda possibilità invece è che si trovi un escamotage come una legge con procedura d’urgenza per apportare quelle modifiche richieste a gran voce da larga parte della popolazione. Che il desiderio del Segretario alle fi- nanze Valentini di portare prima possibile la riforma al vaglio dei sessanta non potesse essere esaudito, lo si è capito nell’ultima seduta del Congresso di Stato. Il tema non era neppure all’ordine del giorno e appariva pacifico un suo inserimento all’Odg del Consiglio. Invece è stato sollevato dal Segretario di Stato Claudio Podeschi, peraltro dello stesso partito di Valentini, che ha posto il problema rilevando la conflittualità sociale in atto sul provvedimento. Al suo intervento sono seguiti tuttavia almeno altre quattro prese di posizione di altrettanti membri del Congresso di Stato che hanno invitato a temporeggiare. Temporeggiare per compiere sia delle valutazioni nel merito, ma anche valutazioni politiche sul provvedimento considerato che pure nella maggioranza c’è chi da tempo ha manifestato forti perplessità sulla riforma fiscale. D’altra parte chi sarebbe così poco intelligente da mettere nuove tasse alle porte di una probabile campagna elettorale? Non è un caso dunque che sia serpeggiato anche il timore di giochi politici in atto sulla pelle della riforma tributaria. D’altra parte il Patto non può rischiare di portare in consiglio un provvedimento del quale non è convinto lui stesso. In ogni caso, numeri alla mano, si tratta del terzo provvedimento sul quale si rimanda. Ritirato nell’ultimo consiglio l’odg sugli immobili, e probabilmente in aula non ci rientrerà più. Ritirato il decreto che riforma la dirigenza pubblica, e probabilmente è solo slittato ad altra data. Ritirata, infine, la riforma tributaria. Questo terzo ritiro potrebbe essere anche “l’ultimo”. La maggioranza non è sicura dei suoi numeri e non lo è neppure di quelli che potrebbe ottenere dall’opposizione. Senza contare che si tratta di un altro punto qualificante dell’ordine del giorno approvato in Commissione finanze che ha consentito di passare l’esame del Fondo Monetario, che però ancora non vede nessuno dei punti in esso contenuto trovare attuazione. Su tutto questo aleggia lo spettro dell’ennesimo sciopero generale, per una maggioranza che ha collezionato un record (negativo) anche su questo punto.  

 

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