Decreto lavoro e contratti. Cdls

Decreto lavoro e contratti. Cdls

“Salviamo la contrattazione”
Il Direttivo Federazione Industria e Artigianato CDLS chiede di aprire il confronto sul Decreto Mussoni e sui rinnovi dei contratti
SAN MARINO 1 SETTEMBRE 2011 – Decreto Mussoni da cambiare e vertenze contrattuali da chiudere. Queste le due priorità che il direttivo della Federazione industria e artigianato della CDLS, riunito nel pomeriggio di ieri,  è pronto a discutere al tavolo di confronto con Governo e Associazioni industriali.  
“I lavoratori del settore privato stanno continuando a pagare i prezzi più alti della crisi sia per il mancato rinnovo dei contratti sia con la destabilizzazione dei rapporti di lavoro”, afferma il direttivo FLIA-CDLS, indicando i prossimi mesi autunnali  come “decisivi” per trovare soluzioni utili ai lavoratori e alle imprese.
“Il punto nodale della risoluzione dei problemi di San Marino – osserva la Federazione Industria della  CDLS-   è ancora totalmente aperto, ed è la soluzione dei rapporti con l’Italia: il caso Karnak è drammaticamente emblematico di questo stallo. La stragrande maggioranza degli imprenditori chiede di uscire da questa paralisi economico-diplomatica e non certo di aumentare le forme di lavoro precario, come la deregolamentazione dei co.co.co., o il condono del lavoro nero”. Insomma: “Gli imprenditori seri e i lavoratori sanno perfettamente che se non si risolvono i problemi con l’Italia il rischio è che crolli il sistema”.
Da questa fondamentale premessa la FLIA-CDLS chiede dunque di “riprendere subito il confronto” sul Decreto Lavoro e sul rinnovo dei contratti: “Il 2011 è iniziato con una grande mobilitazione dei lavoratori dell’industria con la parola d’ordine ‘salviamo il lavoro’, ora con l’attuazione del Decreto Mussoni occorrerà salvare la dignità della contrattazione collettiva, perché il rischio che sta correndo il paese è quello che i ricchi diventino sempre più ricchi e la classe media che lavora si impoverisca sempre di più, proprio  per effetto del mancato rinnovo del contratto di  lavoro e delle condizioni indiscriminate che si regalano alle imprese”.
“Le riforme che sono all’orizzonte, quella Fiscale e quella Pensionistica, – insiste la Federazione Industria – colpiranno gli stipendi dei lavoratori ed in particolare dei giovani, per questo è urgente affrontare il doppio nodo del  Decreto Mussoni e dei contratti”.
Il tempo è scaduto, conclude il direttivo FLIA-CDLS, “si deve  ritornare al tavolo della contrattazione con l’intento di proteggere le fasce più deboli e di rivendicare un progetto di sviluppo, respingendo in maniera decisa l’utilizzo di strumenti unilaterali che non riconoscono il ruolo della contrattazione e impongono condizioni che deregolamentano i rapporti di lavoro. Siamo pronti a fare la nostra parte giocando un ruolo costruttivo e avanzando proposte, convinti che l’inasprimento del conflitto sociale che non gioverebbe a nessuno.  Governo e l’Associazione Industriali sono in dovere di darci le alternative.  Al contrario, insieme  ai lavoratori, torneremo a fare sentire forte la nostra voce con nuove forme di mobilitazione”.

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