Delta di Carisp San Marino può ancora essere salvata. Paola Stanzani

Delta  di Carisp San Marino può ancora essere salvata. Paola Stanzani

La Tribuna Sammarinese titola: Parla l’ex Ad del gruppo, Paola Stanzani: ‘I crediti sono ottimi e si potrebbe ancora recuperare parte del capitale’/ ‘Delta può ancora essere salvata’

Secondo la dr.ssa Paola Stanzani, la galassia incentrata sul credito al consumo in Italia, Delta, partecipata Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, nonostante il ciclone della indagine Varano, nonostante il commissariamento, nonostante tutto, Delta potrebbe ancora essere salvata tanto era solida e ben costruita.

Domanda: ‘Sta prendendo
corpo l’idea che i Commissari
di Delta non abbiano
ricevuto il mandato di salvaguardare
il patrimonio
ed i posti di lavoro, ma di
smantellarne la struttura
portante. A dire il vero
Lei già da tempo denuncia
questa situazione. Secondo
Lei Delta poteva essere
salvata?


Risposta: ‘Delta può
ancora essere salvata.
Quello che ha avuto è un
forte danno di immagine
non difeso, ed una gestione
liquidatoria.
I crediti,
per quel che mi risulta, per
la maggior parte non sono
stati ancora ceduti.
Le perdite
al momento sono previsionali,
e sono frutto di
grosse svalutazioni. Le innumerevoli
due diligence
non hanno rilevato alcun
‘cadavere nascosto’. Unico
intervento possibile per
abbattere il valore di Delta
sono stati gli sperequati
accantonamenti sui crediti.
E’ chiaro che continuare
questa gestione, non attenta
ad un risultato positivo,
penalizza anche il valore
futuro dei crediti
.
La
clientela del consumo, se
non sollecitata, tende ad
aumentare gli impagati. Le
persone abituate ad interagire
con la periferia e la
trovano chiusa, non trovano
risposte telefoniche
ai loro problemi, alla lunga
tendono a non pagare.
Questo è quello che hanno
fatto i commissari. Ma
i crediti esistono, le persone
ci sono ancora, quello
che manca è solo l’accreditamento
sul mercato ed un
socio che ci creda.
Mi risulta
che siano stati, inizialmente,
parecchie istituzioni
interessate a Delta, disincentivate
dalla priorità
data a Banca Intesa.
Priorità
rilevatasi funzionale
alla liquidazione. Nessuno
è intervenuto (Cassa
ed Estuari dovevano farlo)
per disegnare alternative
e sottoporle a Banca Italia,
unico intervento fatto
l’acquisizione (vestita come
opzione) del pacchetto

Sopaf.

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