Dibattito sul sistema bancario. Resoconto Agenzia Dire Torre1

Dibattito sul sistema bancario. Resoconto Agenzia Dire Torre1

BANCHE. OPPOSIZIONE: MANCA
PROGETTO DI SVILUPPO 

GABRIELE GATTI: DA BCSM SERVE ANCHE SINERGIA   

Al di la’ delle pur belle intenzioni  mancano strategie concrete di sviluppo del
sistema, mentre il  ruolo di Banca
centrale e’ troppo debole. L’opposizione critica  la relazione del segretario di Stato per le
Finanze, Pasquale  Valentini, che ha
aperto il dibattito parlamentare sullo stato di 
salute del settore bancario e finanziario, con oltre 40 iscritti  a parlare. Sostenendo appunto che manca
prospettiva. Ma anche  dalla maggioranza
non mancano le voci critiche, in particolar 
modo nei confronti del ruolo dell’ente di vigilanza. Che,  sottolinea per esempio il consigliere della
Democrazia cristiana,  Gabriele Gatti,
deve agire “in sinergia con gli operatori e  scindere cosi’ la vigilanza dalla
collaborazione”.


 
   Per l’ex segretario di Stato per le Finanze
occorre inoltre  rivalutare l’idea di
emettere un “prestito obbligazionario” e  puntare agli “accorpamenti tra istituti
per fare qualcosa in piu’  e non per
ridurre il sistema”. Anche per il collega di partito,  Clelio Galassi, “da Bcsm servono
garanzie che siano di supporto al  sistema
e non coercitive”. Ma sarebbe anche utile “non parlare, e  sparlare, troppo del settore: direttori,
presidenti di  fondazione, membri dei cda
non devono parlare sui giornali ma  nelle
sedi appropriate”.  Il nodo degli
accorpamenti viene  affrontato anche dal
consigliere di Alleanza popolare Stefano 
Palmieri, secondo il quale sara’ “il mercato a determinare il  numero”, a secondo che si possa operare
solo a San Marino, e in  questo
caso basterebbero due istituiti, o anche fuori. Secondo il  segretario di Stato per gli Affari esteri,
Antonella Mularoni,  “il numero
eccessivo di banche e finanziarie e’ uno dei problemi,  ma ora la vigilanza e’ piu’ consona”. A
questa fase di  transizione, aggiunge
“deve seguirne una di riposizionamento” e  da questo punto di vista ben venga il confronto
costruttivo con  Abs e Assofin. Certo non
si puo’ dire, sottolinea il collega  all’Industria,
Marco Arzilli, che non si e’ fatto nulla per la 
trasparenza del settore e l’autonomia di Bcsm.
     “Dobbiamo definire che sistema
vogliamo”, sottolinea invece  dai
banchi dell’opposizione il consigliere del Partito dei  socialisti e dei democratici, Stefano Macina,
mentre il  capogruppo Claudio Felici
mette in evidenza che “il settore non 
e’ terreno politico, ma un contesto in cui lo Stato deve  dimostrare autorevolezza”. Ora
“dobbiamo pensare a un sistema  finanziario
in crescita e non in contrazione”, per cui 
l’eventuale ordine del giorno di fine dibattito dovra’ contenere  “linee di sviluppo concrete”.
Simone Celli del Partito socialista  riformista
sammarinese attacca “i guru della finanza, interni ed  esterni, come i vertici di una nota
fondazione e i direttori di  istituti,
che si sostituiscono a Banca centrale”. Manca,  sottolinea, “una politica finanziaria e
c’e’ troppa confusione”.
  Senza dimenticare che “il ruolo di
Bcsm e’ fondamentale, ma con  Banca
d’Italia non esistono rapporti”.
  Dunque la candidatura di Renato
Clarizia si e’ rilevata “un bluff  totale”,
ma serve anche chiarezza sull’aumento di capitale di  Cassa di risparmio e sui movimenti che
riguardano vari istituti.  Alle belle
intenzioni non seguono i  fatti”,
gli fa eco il capogruppo di Sinistra unita, Ivan Foschi,  e questo perche’ “non tutti condividono
la strada della  trasparenza”. E se
poi “il traffico di droga di una cosca 
siciliana fa finire i soldi nei nostri istituti c’e’ molto da  preoccuparsi”. Per Pier Marino
Menicucci, dell’Unione per la  Repubblica, San Marino
“e’ isolato dal contesto internazionale”,  per cui occorre in primo luogo
“ripristinare i rapporti con  l’Italia”.
     Ma con la nomina “forzata” di
Clarizia a presidente di Bcsm le  cose
non sono cambiate e, conclude, “non vedo elementi per essere  troppo ottimista sul futuro”. Ci sono
“dubbi e incertezze”,  aggiunge
il collega di partito Giovanni Lonfernini, e “la via  sammarinese nel sistema bancario” pare
piuttosto lontana. “Sembra  di
essere di fronte all’epilogo del dibattito sull’Ue”, vale a  dire al “meglio del politichese.
Purtroppo- conclude- siamo  sprovvisti di
un piano di rilancio economico”. Il confronto  continuera’ in seduta notturna.

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