Dibattito sulla legge sul censimento

Dibattito sulla legge sul censimento

Terminata la presentazione da parte del Segretario di Stato per gli Affari Interni, Valeria Ciavatta, del Progetto di Legge per il 6° censimento della popolazione sammarinese, alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione hanno espresso una loro valutazione. Ecco un riassunto delle dichiarazioni fatte in Aula.

Iro Belluzzi (Psd): “Esprimo apprezzamento per la relazione del Segretario di Stato, perché condivido la necessità di operare una rilevazione nelle residenze, anche per un equilibrio nei servizi ai cittadini, ma lo strumento della Legge quadro non delinea chiaramente gli intendimenti del Governo. Si fa ricorso a Decreti e Regolamenti anche perché le modalità non sono condivise all’interno della maggioranza”.

Claudio Felici (capogruppo Psd): “Dal Segretario di Stato è arrivato uno spaccato esatto sul provvedimento. Per il ‘Patto per San Marino’ il censimento è visto come uno strumento per la sicurezza. Invece, come ha fatto il Segretario, occorre distinguere tra politiche per la sicurezza e controllo del territorio”.

Alessandro Rossi (Su): “Quella del censimento era anche un’idea di Su, ma occorre seguire l’evoluzione nel tempo. Sulle presenze in territorio servono regole certe, così come modalità precise per le residenze”.

Clelio Galassi (Pdcs): “Con questo Progetto di Legge raggiungiamo un obiettivo del programma di Governo: il censimento è fondamentale per ottenere una situazione evoluta in maniera molto veloce. Bene lo strumento della Legge quadro e dei successivi Decreti e Regolamenti”.

Pier Marino Mularoni (Ddc): “Noi Ddc siamo favorevoli al censimento, ma come strumento per garantire maggiore sicurezza e controllo del territorio. E’ uno strumento di indagine sociale, demografica, economica, che può servire a creare provvedimenti per la nostra società”.

Ivan Foschi (capogruppo Su): “Non c’è una contrarietà di fondo, ma sembra più uno strumento propagandistico che utile, che non aggiunge niente all’esistente. Ci sono situazioni irregolari, come le convivenze con cittadini stranieri, ma il censimento non è la risposta giusta. Inoltre è velleitario dire che è uno strumento per la sicurezza”.

Vanessa Muratori (Su): “Il Censimento non può avere lo scopo di garantire la sicurezza e contare le presenze clandestine”.

Al termine ha replicato il Segretario di Stato per gli Affari Interni, Valeria Ciavatta: “Non è uno strumento inutile o ridondante come qualche consigliere sostiene. Il Progetto di legge si attiene alle regole internazionali, non ci inventiamo nulla. Rispondere al questionario è obbligatorio e dichiarare il falso comporta sanzioni penali. Sull’utilizzo dei dati ci sarà grande attenzione. Il Censimento è una scelta politica ma è anche un ombrello per la popolazione: ne scaturirà una fotografia particolareggiata della nostra realtà, conosceremo oggettivamente cose che ora non sono assodate”.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy