Dipendenti Ente Poste San Marino: il Governo e la Direzione delle Poste vogliono trasformare l’Ente Poste Sammarinesi in Societa’ per Azioni

Dipendenti Ente Poste San Marino: il Governo e la Direzione delle Poste vogliono trasformare l’Ente Poste Sammarinesi in Societa’ per Azioni

I dipendenti dell’Ente Poste San Marino vogliono portare a conoscenza della cittadinanza il progetto del Governo e della Direzione delle Poste di trasformare l’Ente Poste Sammarinesi in Società per Azioni sulla falsariga di quanto è stato fatto in Italia nel 1998.

Innanzitutto ci dichiariamo estremamente contrari a questa trasformazione dell’Ente Poste in S.p.A. sia nel merito che nel metodo.

Nel merito poichè la trasformazione viene portata avanti in palese contraddizione con quanto previsto nella Legge Istitutiva dell’Ente Poste n° 54 del 21 maggio 2012 che prevede per la sua attuazione una serie di decreti delegati di cui solo una parte, e nemmeno la più importante, sono stati emanati e la presentazione al Consiglio Grande e Generale di un progetto di legge per la trasformazione dell’Ente in S.p.A. a seguito di verifica periodica degli obiettivi raggiunti, obiettivi che naturalmente non si è neppure iniziato a mettere in pratica vista la mancata emissione dei decreti delegati appositi. Inoltre, in barba al precedente punto che prevede l’emanazione di una legge ad hoc, la trasformazione in S.p.A. è stata inserita nella legge finanziaria 2014 in palese contrasto con l’articolo 17 della Legge Istitutiva dell’Ente Poste.

Pertanto riteniamo totalmente illegittima la trasformazione dell’Ente Poste in S.p.A. che si sta portando avanti con l’approvazione dell’articolo 59 della Legge Finanziaria.

Nel metodo poichè la Direzione Poste, il Consiglio di Amministrazione dell’Ente Poste ed il Segretario di Stato con delega alle Poste Claudio Felici non solo non hanno minimamente informato i dipendenti delle poste su questa epocale trasformazione ma addirittura non si sono neppure degnati di rispondere ad una nostra lettera del 14 novembre 2013 in cui chiedevamo un incontro per avere chiarimenti sulla trasformazione, in particolar modo riguardo al futuro lavorativo dei dipendenti.

In mancanza di informazioni ufficiali ci si è dovuti attenere all’esempio della vicina Italia che con la privatizzazione ha puntato tutto sui servizi finanziari, più remunerativi, tagliando notevolmente i servizi postali in particolare chiudendo moltissimi uffici nelle località più periferiche e tagliando il personale.

Ed in mancanza di informazioni ufficiali per la nostra realtà ci si è dovuti affidare a quelle ufficiose che già parlano di chiusura di un ufficio (Montegiardino), di apertura a giorni alterni di altri uffici (Fiorentino e Chiesanuova), di riduzione delle zone postali e di riduzione del personale a scapito naturalmente dei lavoratori precari.

Sono naturalmente notizie da verificare, ma non avendo avuto nessuna notizia da chi di dovere……………………….

Pertanto i dipendenti dell’Ente Poste, riunitisi in assemblea sindacale il 17 dicembre hanno prodotto il seguente documento nel quale si chiede con forza di bloccare la trasformazione in S.p.A., rimanendo Ente poichè anche con questo format organizzativo si possono raggiungere gli obiettivi previsti di efficienza, efficacia e ottimizzazione dei servizi da rendere all’utenza.

E come dice il documento, per ottenere quanto chiediamo non esiteremo a mettere in atto strumenti di lotta senza escludere lo sciopero.

 Marco Ugolini Rappresentante sindacale dipendenti Ente Poste RSM

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