“I lavoratori che hanno perso il lavoro all’inizio della crisi stanno diventando una vera emergenza sociale; molti di loro non beneficiano più degli ammortizzatori sociali, mentre per altri la scadenza è prossima e, non trovando lavoro, rimarranno inesorabilmente senza reddito. Le categorie più in difficoltà sono le donne e chi ha superato i cinquant’anni.”
La CSU, con una lettera firmata dai Segretari Generali Giuliano Tamagnini (CSdL) e Marco Tura (CDLS), inviata questa mattina al Direttore dell’Ufficio del Lavoro e per conoscenza al Segretario di Stato per il Lavoro, è tornata a sollevare l’allarme disoccupazione, mettendo altresì in luce che “in questa situazione di vera e propria emergenza sociale, ci giunge notizia che si stia verificando un paradosso inaccettabile. Mentre negli innumerevoli colloqui di lavoro i disoccupati vengono respinti, molte imprese starebbero utilizzando, a quanto sembra, lavoratori in nero. La CSU si appella agli organismi competenti preposti, affinché si metta fine a questo distorto fenomeno, facendo sì che i posti di lavoro siano occupati da lavoratori regolari e non da lavoratori in nero. Tutto ciò avviene a discapito dei diritti dei lavoratori disoccupati iscritti alle liste di collocamento e della sicurezza sui luoghi di lavoro.”
Pertanto, la CSU chiede al Direttore dell’Ufficio del Lavoro un incontro urgente, al fine di concordare una strategia di intervento che metta fine, in tempi brevi, a questa grave anomalia.
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