E.C.S.O.ben 7 punti di forza che hanno mantenuto l’economia di un angolo della svizzera costante e in crescita!

E.C.S.O.ben 7 punti di forza che hanno mantenuto l’economia di un angolo della svizzera costante e in crescita!
E.C.S.O.:   Ci sono ben 7 punti di forza che hanno mantenuto l’economia di un angolo della svizzera costante e in crescita!
 
Nonostante i rapporti difficili con l’Italia e il Ministro Tremonti la Svizzera è riuscita a difendersi e bene!
Le problematiche sembrano simili alle nostre, compreso il discorso frontalieri…. ma a quanto pare la gestione delle proprie risorse e le reazioni di contrattacco per mantenere e incentivare investimenti esteri nel proprio paese è stata pronta e corretta, date le statistiche.
Visto i risultati ottenuti dal nostro paese pur essendo un paese piccolo che non è riuscito a pianificare in una “microeconomia”  una sorta di risposta adeguata alla situazione, forse dovremmo copiare e trarre ispirazione dalla Svizzera.
 
Perché 50’000 italiani lavorano in Svizzera?
 
Le imprese internazionali continuano a trasferirsi in Ticino. I settori più interessanti: abbigliamento, informatica, elettronica e trading.
 
Potrebbe sembrare una considerazione ovvia, ma se si tiene in considerazione che questi cittadini italiani rientrano tutte le sere al loro domicilio in Italia, che lavorano in Canton Ticino, che il Canton Ticino è abitato da 300’000 persone, ecco che il fenomeno non si può definire consueto.
 
La rilevazione dell’Ufficio Federale di Statistica indica che nel IV° trimestre 2010 ben 52’800 addetti di cittadinanza italiana lavoravano in Svizzera come frontalieri, di questi 48’190 in Ticino.
Le imprese del Cantone Ticino sono il secondo datore di lavoro italiano dopo lo Stato.
 
Ed è un fenomeno in crescita come testimoniano le statistiche degli ultimi 11 anni.
 
Una grande parte dei frontalieri lavora per aziende la cui proprietà non è in mani svizzere. Quindi imprese che hanno delocalizzato parte dei loro processi in Svizzera, più precisamente nel cantone Ticino.
Quindi la domanda da porsi è: perché il trasferimento dei processi di business in Svizzera è ancora così interessante?
 
La risposta a questa domanda non può prescindere dalla considerazione che la Svizzera è uno stato federale, quindi le considerazioni da effettuare riguardano solo uno stato della confederazione per volta. Il Canton Ticino è lo Stato più vicino all’Italia, geograficamente, economicamente, culturalmente. Già solo questa vicinanza ne fa una piattaforma imprenditoriale interessante per le aziende multinazionali interessate all’Italia o per le aziende italiane interessate ai mercati internazionali.
 
Ma il trasferimento dei processi di business internazionali in Canton Ticino non risponde necessariamente a ragioni meramente fiscali, l’imposizione media di una impresa è pari al 20%.
 
Sono soprattutto il quadro economico e giuridico a fare del Ticino un approdo efficiente e sicuro per le imprese attive internazionalmente.
 
La piazza economica ticinese risponde ai requisiti che permettono alle imprese di crescere in un ambiente adatto al loro sviluppo.
 
Il quadro di riferimento economico e giuridico del Ticino risponde con energia alle esigenze delle imprese di localizzare in Svizzera i processi di business internazionali.
 
I requisiti richiesti da questo “quadro di riferimento” sono i seguenti:
 
1. efficienza della pubblica amministrazione;
 
2. attenzione dello Stato alle esigenze degli investitori esteri;
 
3. funzionalità della norma locale nella registrazione, gestione e degli adempimenti
    relativi ai soggetti giuridici registrabili;
 
4. ottima qualità delle organizzazioni bancarie, finanziare e professionali insediate
    nel territorio;
 
5. validità delle caratteristiche delle strutture di logistica, spedizione e trasporto;
 
6. l’efficienza dell’autorità doganale;
 
7. efficienza fiscale.
 
 
 
Sara Mazza
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