Emergenza Covid, il Governo di San Marino acquista 110.000 mascherine FFP2

Emergenza Covid, il Governo di San Marino acquista 110.000 mascherine FFP2

Con l’ultima ondata della pandemia da Coronavirus è subentrato in diversi paesi, tra cui San Marino, l’obbligo di usare la mascherina FFP2 al posto di quella chirurgica.

A San Marino, con l‘ultimo decreto, sono diventate obbligatorie: sui mezzi di trasporto pubblico, inclusi il trasporto scolastico per i maggiori di anni 12; nei taxi e nei noleggi con conducente; nei luoghi chiusi, inclusi i posti di lavoro pubblici e privati, in cui non sia possibile garantire posti a sedere per tutti i presenti e comunque ogni qualvolta non sia possibile mantenere un distanziamento interpersonale di almeno 1,5 metri; nelle sale giochi e sale da bowling; per tutti gli operatori a contatto con il pubblico dei supermercati e delle attività di vendita di generi alimentari, anche per animali, e delle attività di somministrazione di cibi e bevande; per tutti gli operatori delle forze di polizia durante l’espletamento delle proprie attività di controllo fuori sede.

Per questo lo Stato del Titano è dovuto correre ai ripari con una fornitura di 110.000 mascherine acquistate da due fornitori sammarinesi.

Per scegliere il fornitore in fretta è stata effettuata nelle scorse settimane una trattativa privata in cui la pubblica amministrazione richiede dei preventivi ad almeno tre diverse aziende del settore scelte a propria discrezione. Non è stata quindi scelta la strada dell’asta pubblica, che prevede un bando di gara pubblico in cui sono specificati i termini della richiesta. Questo secondo sistema, per legge il più indicato nelle forniture di beni e servizi per la Pa, generalmente consente un risparmio maggiore ma prevede una procedura più lunga e complessa.

Qui invece il Governo aveva necessità di una fornitura rapida così ha optato per la prima strada, il cui esito è stato ratificato tramite delibera dal Congresso di Stato nella seduta del 17 gennaio.

Ad aver offerto il prezzo più vantaggioso è stata l’impresa COMIFER S.r.l., che ha garantito la fornitura di 100.000 mascherine FFP2 bianche filtranti senza valvola bianca in favore della Pubblica Amministrazione al prezzo di 45.000 euro, ovvero 0,45 euro l’una.

La delibera spiega che la società non risultava iscritta al registro delle imprese fornitrici e per questo l’Ufficio Acquisti e Servizi Generali e Logistica che ha effettuato la trattativa non l’aveva indicata come vincitrice. La scelta finale, in questo caso, è stata però di spettanza del Congresso di Stato che ha optato per la deroga alla legge in virtù dell’economicità dell’offerta. 

COMIFER a Libertas sottolinea che l’azienda è da anni iscritta al registro e che l’indicazione dell’Ufficio Acquisti è dovuta al fatto che fino alla metà di gennaio l’azienda non è riuscita a fare il rinnovo annuale.

A parte questo la trattativa ha avuto anche un altro piccolo inconveniente. La COMIFER ha spiegato che la fornitura sarebbe stata disponibile solo dopo 10 giorni dall’ordine.

Così il Governo, vista “l’urgenza di reperire con la massima sollecitudine mascherine FFP2 per fare fronte alle esigenze relative al suddetto periodo”, nella stessa seduta ha autorizzato l’acquisto di altre 10.000 mascherine dall’impresa 3A Salus S.r.l. che produce le FFp2 a San Marino e quindi è risultata in grado “di fornire immediatamente il quantitativo di mascherine necessario per fare fronte alle esigenze della Pubblica Amministrazione”. In questo caso il prezzo è di 0,63 euro l’una, per un totale di 6.300 euro.

 

digià

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