Emilio Della Balda interviene sulla ventilata crisi di governo a causa del contrasto sul rilascio della concessione in località Ponte Mellini all’ing. Marino Garandoni per un ‘casinò automatizzato’ sul modello di quello funzionante a Rovereta.
Scrive Della Balda su San Marino Oggi: ‘il governo ha inscenato una baruffa da comari insieme a odiose discriminazioni… È inaudito ed offensivo che si tenti di scaricare sui partiti, nei quali tanti di noi sono impegnati, la soluzione della vertenza creata dalla incapacità del governo‘.
Quindi Della Balda dà la sua ricetta: ‘ per risolvere la disputa sui giochi, che godono del mio personale disprezzo, basta stabilire in anticipo che le sale non devono essere più di cinque o sei (i limiti dei metri quadri sono semplicemente ridicoli) e che l’imposta speciale sui giochi deve dare un gettito massimo del tre o quattro percento rispetto alle entrate del bilancio dello Stato per evitare che diventiamo la Repubblica del gioco, con tutti i rischi che ne conseguono ‘.
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