Erik Casali (Nps) sui nuovi rapporti del Psd con Ddc ed Eps

Erik Casali (Nps) sui nuovi rapporti del Psd con Ddc ed Eps

Erik Casali, Vice Segretario di Nuovo Partito Socialista, fornisce la sua interpretazione sul fatto che EuroPopolari per San Marino e Democratici di Centro si siano espressi per votare ‘no’

sui referendum del 16 marzo.
In particolare ad Erik Casali interessa il ‘no’ su quello per la preferenza unica.
La prova d’amore.

Con la dichiarazione contraria dei Democratici di Centro e degli Euro Popolari al referendum per la riduzione della preferenza unica non sfugge di certo all’occhio attento di chi fa politica quanto il loro no alla preferenza unica non corrisponda alla coerenza di chi è uscito dai partiti di appartenenza con l’intento di combattere il vecchio sistema, che tra le tante cose,prevede infatti che vengano eletti solo coloro che siano funzionali ai capi bastone, a chi controlla centinaia di preferenze.
Si intuisce che la posizione ufficiale contro il Sì alla preferenza unica di DDC ed EPS è dovuta in particolare a quanto chiesto loro dal PSD, grande manovratore, che è riuscito a farsi dare appoggio da entrambi, garantendo ai primi la permanenza al Governo e ai secondi un futuro ingresso nella moribonda maggioranza attuale, illudendoli con la promessa di allargamento di un governo qualsiasi, tanto basta esserci, destra, sinistra o centro sono solo dei particolari.
Pare prevalga il nobile intento che prima di tutto si debba sistemare i propri aderenti, magari grazie alla Commissione Urbanistica e tutto il peggio che ne deriva.
Il PSD ha chiesto una vera e propria promessa d’amore, ha offerto e promesso nonostante il parere contrario degli alleati di Governo, chissà quanto varrà un simile promessa!
Il PSD ha circuito abilmente i due partiti di area democristiana, i quali sono caduti nella trappola politica, perdendo di fatto l’iniziativa sul referendum, molto sentito dalla popolazione e trasversalmente da tutte le forze politiche, visto che nel comitato vi sono persone di tutti gli schieramenti compreso il PSD, tranne quelli dei DDC e degli Eps! Pensa te che birboni!
Li potrei capire se i loro dirigenti avessero fatto una carriera politica di primo piano, anzichè essere arrivati in Consiglio a traino dei pezzi da 90, ma così è un suicidio politico e morale!
Potrei capire se fossero proponenti di altre soluzioni, anziché sperare che tutto rimanga così, sperando di sopravvivere alla giornata, raccogliendo chi una Reggenza, chi un’ Ambasciata, chi una delibera milionaria.
Non dimentichiamo che uno di loro era il Reggente che la volta scorsa mandò i sammarinesi a votare per la preferenza unica il 3 agosto, vergogna unica di cui tutti si ricorderanno per un pezzo.
La prova d’amore richiesta dal Psd, e offerta prontamente dai due gruppi fuoriusciti dalla DC resta quindi solo una promessa da marinaio, un esca per gonzi a cui gente non abituata e metterci la faccia, a muoversi in prima persona, ha abboccato ingoiando esca, amo e lenza.
Se vincerà il SI come credo e spero, sarà oltremodo imbarazzante giustificarsi per quanti hanno combattuto il rinnovamento che passerà attraverso il Sì.
Se vincerà il Si, non so proprio come certuni riusciranno a trovare i voti e le preferenze per tornare in Consiglio, in ogni caso poco male, ci saremo liberati di chi non è in grado di dare aiuto a questo malmesso paese, che da loro non ha più niente da sperare

(Erik Casali Vice Segretario Nuovo PARTITO SOCIALISTA).

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy