Esperienza di formazione con i giovani democristiani

Esperienza di formazione con i giovani democristiani

Saper gestire la complessità è una competenza che le classi dirigenti di paesi grandi e piccoli, come la Repubblica di San Marino dovrebbero avere. In caso contrario porre un rimedio, rapido e significativo, è certamente una buona pratica di gestione politica. I giovani democristiani si sono posti, con il loro Congresso, questo obiettivo e iniziando con i quattro appuntamenti on line di formazione politica, hanno sviluppato il tema, Democrazia Cristiana e l’Europa: ieri, oggi e domani”. Ho chiesto e mi è stata data l’opportunità di partecipare on line ai 4 eventi. Ritengo importante, con una personale narrazione, dare visibilità a questa esperienza.

Unire la società

Nel corso della nostra vita abbiamo visto e vissuto il superamento del contrasto tra destra e sinistra, tra capitalismo e socialismo, fino a giungere all’attuale frantumazione caotica delle società e delle comunità, che in taluni casi si configurano come una vera e propria condizione di disordine locale, nazionale e internazionale. Nel quarto incontro di formazione, Cristian Kramer lancia l’appello di unire la società, perché egli dice che in Europa e nella stessa Germania le leadership politiche di ispirazione cristiana si pongono l’obiettivo di raggiungere un auspicabile equilibrio sociale, c’è quindi volontà di unire.Tali prassi inclusive si contrappongono al pragmatismo deleterio e divisivo, presente oggi nel mondo occidentale, che attraverso il sovranismo e il populismo possono arrivare fino alla sconfitta della democrazia e dello stato di diritto. Questi due pilastri della cultura occidentale devono essere sempre e costantemente difesi e potenziati e gli stessi oratori lo hanno ribadito con passione e determinazione.

Valori del cristianesimo

La storia dell’aggregazione politica e la loro formazione partitica sono state presentate come ancoraggi e punti di forza, per dare concretezza all’azione politica presente e futura dei partiti democratico-cristiani. Markus Krienke ha esposto la narrazione storica dei valori e le fasi sofferte e vincenti dell’azione dei padri fondatori, Adenauer, De Gasperi e Schuman in Germania, in Italia e in Europa. Valentini ha, in parallelo, percorso il cammino temporale e locale della DC sammarinese. E’ stato ricordato che i valori della politica hanno trovato origine dai valori basilari del cristianesimo, è stata ribadita l’applicazione di criteri universalistici nelle politiche che hanno creato l’immagine di partiti interclassisti, in cui la diversità dei bisogni e degli interessi presi in considerazione, hanno trovato soluzioni e strategie di equilibrio nelle politiche realizzate. Ecco le indicazioni di percorsi di buona politica e di giustizia sociale, in contrasto alle contraddizioni e alle disuguaglianze dei tempi odierni.

La politica come servizio

Il modello della classe politica è configurato come modalità di servizio, che ha a cuore il predominio del bene comune in contrapposizione agli interessi individuali e speculativi di gruppi di pressione, con l’adozione della strategia della condivisione, nel costante lavoro di ascolto di posizioni e di visioni diverse per giungere alle sintesi e alle decisioni. A tal proposito merita trascrivere la recente citazione di Draghi quando ricorda il monito di De Gasperi sulla esigenza che la politica sia “svolta da uomini disinteressati e pronti a faticare e a sacrificarsi”. Quante di queste virtù sono presenti negli attuali identikit dei politici dei nostri giorni? Una bella domanda che meriterebbe anche una sincera risposta.

Apertura al cambiamento

La consapevolezza di Pasquale Valentini di vivere l’attuale fase di cambiamento d’epoca, ha posto la riflessione su come aprirsi al cambiamento, come entrare nella modernità e postmodernità, senza disconoscere il valore della tradizione. Vandi Max ha sollecitato, in piena epoca digitale, di accedere all’acquisizione dei contenuti, utilizzando il pensiero critico, in modo da ritrovare il proprio orientamento e superare il pericolo del pensiero unico. Ma quando si è chiesto come avvicinare i giovani alla politica, la risposta è stata: dialogo, dialogo, dialogo! Dialogo sui contenuti concreti, dialogo sui bisogni concreti, dialogo sui valori, dialogo sul futuro!  Giancarlo Chiapello ha parlato della consuetudine all’incontro per capirsi. Per consolidare rapporti di amicizia, per raggiungere l’aspirata coesione sociale che in questa epoca di grande turbolenza, è forse il vaccino più efficace per non fallire.

Giustizia sociale

Portare avanti prassi inclusive (uguaglianza di partenza, pari opportunità, uguaglianza nei punti di arrivo), darsi una mano, scambiarsi come consuetudine le esperienze e gli entusiasmi, sono alcuni motori per la crescita del capitale umano di una piccola comunità. Puntare sulla crescita personale, sociale, professionale e culturale delle persone è indicato come obiettivo concreto di qualità, di visione e di sviluppo per permettere ad una millenaria esperienza di aggregazione di persone libere, con un proprio ordinamento e propri fini, di garantire i due principi, espressi nello storico discorso dallo scienziato politico francese, Benjamin Constant, la libertà degli antichi (nell’accezione di indipendenzadalle altre potenze) e la liberta dei moderni (di garanzia e tutela dei diritti e delle autonomie private).

Coerenza come virtù civile

Queste sono le sfide che attendono i giovani democristiani, importante è la riflessione e la elaborazione dei contenuti politici, ma altrettanto significativa è la virtù della coerenza tra il dire e l’azione concreta. L’attuale fermento culturale ed operativo del mondo cattolico, che si estende dall’ambito spirituale fino a quello economico e che si realizza con concrete azioni: dalla recente enciclica “Fratelli Tutti” fino alla globale iniziativa ad Assisicon l’Economia di Francesco”, sono a mio parere delle opportunità ed aiuti, ai quali sarebbe conveniente riferirsi, perché sono  circostanze veramente eccezionali!!! Vorrei concludere con il trascrivere la recente affermazione di Sabino Cassese: “ Nello sviluppo di un Paese, conta la qualità delle istituzioni. Se queste sono “ inclusive” favoriscono la partecipazione dei cittadini, la crescita economica, lo sviluppo sociale. Se sono “estrattive”, operano estraendo rendita a favore di una minoranza e vanno nella direzione opposta”.

La nostra storia degli ultimi decenni deve farci riflettere. Il Paese è in attesa di buona politica

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