I primi interrogatori: il medico Bonato e uno dei complici ‘collaborano’ con il giudice, mentre gli altri indagati fanno scena muta.
MANUEL SPADAZZI – «L’ho fatto per dare una mano a familiari e amici che si trovavano in difficoltà con il lavoro, non essendosi vaccinati. Ma io non sono affatto un No vax». Così si è difeso ieri Andrea Pontellini, il 38enne di Riccione accusato di essere uno dei ’procacciatori’ di clienti del medico Roberto Bonato nella maxi inchiesta sui falsi Green pass venduti a chi non si voleva vaccinare. Indagine partita a fine novembre dopo le prime segnalazioni dell’Ausl, e che ha scoperchiato il sistema messo in piedi, secondo gli inquirenti, da Bonato. Dei 234 certificati sospetti, il medico di famiglia di Cattolica ne avrebbe rilasciati ben 107 a persone che non figurano tra i suoi assistiti, venuti anche da fuori regione per ottenere il super Green pass senza vaccinarsi. (…)
Articolo tratto dal Resto del Carlino