Federico Pedini Amati, La Tribuna Sammarinese: con Lannutti denunciate anche me

Federico Pedini Amati, La Tribuna Sammarinese: con Lannutti denunciate anche me

Primi attacchi di panico da parte di qualcuno in maggioranza. Prima qualcuno attacca in maniera scomposta e senza senso il Procuratore Giovagnoli, poi attaccano il Senatore Lannutti in modo ancor più campato per aria con tanto di delibera del Congresso di Stato, ora mi aspetto un attacco frontale al Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana, Mario Monti, in vero stile prima Repubblica, magari perché ha già detto che non ci caverà dalla black list anche se firmiamo l’accordo. Siamo al paradosso, siamo arrivati addirittura a pensare di denunciare un Senatore della Repubblica Italiana che chiede spiegazioni, in Senato, rispetto a intrecci legati al malaffare che forse riguardano anche San Marino, mentre di inchieste nostre, di casa nostra, a parte Corona e gli assegni a vuoto, non se ne parla e soprattutto non se ne aprono. La malavita organizzata non arriva solo da fuori territorio, qui esiste già da molto tempo, la differenza è che qui l’omertà assoluta è nelle Istituzioni che ancora vogliono comandare il nostro paese in maniera carbonara e tenendo tutto fermo. Chiedo al Congresso di Stato di denunciare anche me, quanto meno per aver incontrato il Senatore Lannutti, persona seria e capace. Aspetto con ansia la denuncia. Chi offende l’onorabilità e il prestigio della nostra Repubblica, non è il Senatore Lannutti, ma sono coloro che hanno commesso reati sui quali il nostro Tribunale non vuole indagare. Mi chiedo come mai questo tribunale non funziona, o non vuole funzionare. Perché il Magistrato Dirigente, figura preposta all’organizzazione del Tribunale, non da priorità ai fascicoli che riguardano la criminalità organizzata, la corruzione, il riciclaggio e comunque a tutti quelli che a vario titolo potrebbero riguardare politici, figure istituzionali o qualsiasi componente della società civile Sammarinese. Se ci sono delle lacune anche della politica, Dott.ssa Pierfelici le esponga, ci dia modo di intervenire e porci rimedio, subito, lei faccia pure la sua parte con coraggio e determinazione. Mi sembra che in questo senso, nei giorni scorsi, ci siano state numerose prese di posizione provenineti da diversi partiti politici. Dove sono finite quelle buone enunciazioni, erano solo atti dovuti? L’Osservatorio Antimafia proprio in questi giorni ci ha sottoposto il report di valutazione dei primi quattro mesi del 2012 dove definisce la situazione della malavita organizzata nella nostra Repubblica “allarmante”. Vediamo celebrare processi minori, guida in stato d’ebrezza, ingiurie, diffamazioni, emissioni di assegni a vuoto, mentre su quelli di importante rilevanza non si accenna nulla. Ma perché? Chi tiene fermo tutto? Si dice che in Tribunale manchino delle persone per adempiere al lavoro di trascrizione, tipo segretarie che affianchino i Magistrati, ma prendiamole. Spostiamo qualcuno dei 6000 dipendenti P.A. nel Tribunale, forza. Se le cose si vogliono fare si fanno, il problema è che in questo paese non si vuole scoperchiare il vaso di Pandora. Perché non si dirottano Giudici del Tribunale presso l’Ufficio inquirente per far si che si occupino di criminalità organizzata, corruzione, riciclaggio, e tutti quei reati contro la Repubblica al fine di arrivare in tempi rapidi alla chiusura delle istruttorie. Queste sono le cose contro la Repubblica, non quelle sproloquiate da qualcuno. La distribuzione del lavoro in Tribunale da chi viene fatta, perché non si lavora su questi fascicoli? Purtroppo la nostra Repubblica, se l’andazzo è questo, è destinata a sprofondare nel baratro. Qualcuno ha un disegno criminale da seguire anche in questo senso, mi auguro che i cittadini di questo paese si sveglino e non permettano quanto si sta verificando. Attendo sempre fiducioso il corso della giustizia ma non rimarrò inerme nel vedere affondare il mio paese per giochi e inciuci politici dei soliti noti.  

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