Filippo Mariotti ancora su Alutitan

Filippo Mariotti ancora su Alutitan

UN FUTURO C’E’!

Ero in una sala-studio a Bologna quando mi è giunta la “buona novella”: l’Alutitan 2 non si farà!

Con somma letizia ho immediatamente sentito disintegrarsi il mio pessimismo cosmico riguardo all’ampliamento dell’opificio e l’ormai radicata sfiducia nelle istituzioni.

Al Congresso di Stato va quindi il mio, anzi, il nostro plauso per la lungimiranza dimostrata. Lungimiranza nel capire che un futuro industriale avrebbe portato solo ad un benessere fasullo, probabilmente depositario di un maggior numero d’impieghi, ma estremamente precario per quanto riguarda la VERA qualità della vita.
Sono quindi grato ed estremamente riconoscente all’attuale governo che non ha chiuso gli occhi di fronte alla decisissima presa di posizione della quasi totalità del nostro Castello (nonostante la presunzione di taluni che ostentavano centinaia di firme per il “sì”… firme perlomeno di dubbia provenienza) che è sceso “in piazza” con un agguerrito, e per quanto mi riguarda inaspettato, atteggiamento.
Questa delibera ha un valore ancora maggiore poiché scontenta i cosiddetti “poteri forti”, coloro che guidano lo sviluppo del paese e che, per bocca del sindacalista Giorgio Felici (Cdls), “sono i veri produttori del benessere”. Ma realmente questo è il benessere? Un benessere che non guarda minimamente alle problematiche del territorio e della popolazione limitrofa? Un benessere che non pensa alla salute come valore principe?

A tutto questo, noi cittadini di Chiesanuova “protettori delle margherite”, abbiamo opposto il nostro fermo “NO”, nonostante il disfattismo dilagante che serpeggiava per le vie, la piazza ed i locali pubblici del nostro Castello. Per la stragrande maggioranza si trattava infatti di una battaglia persa in partenza, visto il prestigio della holding e il sostegno (a tratti irritante) dei rappresentanti delle categorie (CSU e ANIS).

Ed invece il Congresso di Stato della Repubblica di San Marino è riuscito a guardare oltre.

Una scelta coraggiosa, sicuramente frutto dell’amore comune per una Terra (che solo chi ci è nato può avere) che sentiamo in pericolo, troppe volte offesa negli ultimi decenni e che ora però può tornare a sorridere. Lo stesso sorriso che ho oggi io sulle mie labbra, un sorriso rinfrancato e rassicurato dal senso di responsabilità e dalla sensibilità ambientale dimostrata.

Filippo Mariotti

studente di Storia contemporanea

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