Crisi di San Marino Rtv, Partito socialista: “Agire sulla qualità del prodotto”

Crisi di San Marino Rtv, Partito socialista: “Agire sulla qualità del prodotto”

“La nostra televisione di Stato non naviga in buone acque: si è parlato di circa due milioni di perdite, il bilancio non è stato licenziato dai soci, il direttore generale si è dimesso ed ora stanno cercando di trovare una via di uscita”.

Lo ricorda il Partito socialista in una nota in cui afferma che “le ragioni di tutto questo vengono da lontano, quando sarebbe occorso avere le idee più chiare, anche se è giusto dire che per San Marino, dove il modo di comunicare era il volantinaggio lungo le strade, la televisione era una novità assoluta”.

“Comunque la sperimentazione sul campo avrebbe dovuto aprire gli occhi nel corso di questi anni in cui la società Eras/Rai al 50% è sempre stata a trazione Rai e, se questo era abbastanza ovvio che fosse per i primi periodi, con il passare del tempo la parte sammarinese avrebbe dovuto pretendere qualcosa di più e di meglio, anziché accontentarsi di poter gestire il pollaio politico interno, poiché l’attuale televisione dai costi rilevanti, così concepita, probabilmente serve poco a San Marino e ancor meno all’Italia”, manda a dire il Ps.

Sempre i socialisti di San Marino ritengono che “la nostra televisione dovrebbe essere dinamica, in grado di rinnovarsi costantemente, agile e veloce nei cambiamenti, senza sedersi, senza accontentarsi dei traguardi raggiunti ma guardando sempre avanti; dovrebbe esportare quotidianamente, soprattutto attraverso il satellite, l’immagine di San Marino, la sua storia, le sue tradizioni, la sua vita sociale, la sua cultura, i suoi appuntamenti istituzionali e l’offerta turistica di cui la Repubblica di San Marino è capace”.

Ma, “per fare tutto questo, è necessario cogliere l’attuale momento di difficoltà per farne un trampolino di rilancio della San Marino Rtv, partendo dalla difesa della forza lavoro in cui si sono formate professionalità indiscutibili che andrebbero meglio valorizzate, ma soprattutto occorre agire sulla qualità del prodotto che sta alla base di introiti pubblicitari e sullo sfruttamento delle opportunità che la nostra televisione potrebbe avere”.

“Ci risulta che negli accordi intercorsi tra Rai ed Eras, sulla base di un accordo bilaterale tra i governi della Repubblica di San Marino e l’Italia, sia prevista una esenzione fiscale, se non revocata, per quanto riguarda produzioni e post-produzioni della Televisione di San Marino”, dichiara infine il Partito socialista.

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