Fisco, lotta ai paradisi. Stretta su San Marino. Unione sarda.it

Fisco, lotta ai paradisi. Stretta su San Marino. Unione sarda.it

Fisco, lotta ai paradisi
Stretta su San Marino
Unione sarda.it

Nuovo affondo contro l’evasione internazionale. Il fisco serra le fila per evitare operazioni Iva irregolari verso Paradisi fiscali e lancia subito una nuova offensiva contro San Marino. Tutti i contribuenti che hanno operazioni sottoposte all’Iva con la Rocca del Titano dovranno sottoporsi ad un minuzioso screening: comunicare ogni mese all’Agenzia delle Entrate i dati delle operazioni concluse e il codice fiscale (o informazione analoga) della controparte commerciale

Le novità sono previste nel decreto sugli incentivi che trova gran parte delle proprie risorse – circa 200 milioni – proprio dalle misure contro la lotta all’evasione fiscale. Alcune delle norme rinviano ad un decreto attuativo, al quale stanno lavorando i tecnici del ministero dell’Economia, che sarebbero subito in arrivo per consentire di recuperare il gettito previsto. Proprio in questo provvedimento ministeriale è prevista la nuova offensiva contro San Marino. La Rocca sarà assediata a tenaglia. Al raddoppio degli autovelox gestiti dalle Fiamme Gialle, si aggiunge ora il check up telematico dell’Agenzia delle Entrate. Al fisco dovranno essere inviati on-line da tutti contribuenti e società con partita Iva che hanno affari con San Marino una comunicazione mensile. Conterrà gli estremi dei soggetti con i quali si effettua l’operazione (Partita Iva o Codice identificativo) ma anche i tempi e l’importo della transazione. La comunicazione è trimestrale, invece, se il volume d’affari è inferiore a 50.000 euro.
Per chi non rispetterà questo nuovo obbligo le sanzioni saranno salate: è previsto il raddoppio rispetto alle attuali, da un minimo di 1.032 ad un massimo di 2.064 euro per ogni mancata comunicazione. San Marino ha espresso sorpresa per la novità fiscale. “Mi riservo di valutare con i tecnici il contenuto del provvedimento di cui avevamo esaminato le linee nei giorni scorsi – è stato il laconico commento del segretario di Stato per le Finanze del Titano Gabriele Gatti – Tuttavia osservo che tra San Marino e Italia esistono già accordi per la comunicazione di tutte le operazioni commerciali tra soggetti dei due Stati”. La norma è comunque in fieri, perché è contenuta – secondo alcune indiscrezioni – nel regolamento attuativo del decreto legge al quale stanno lavorando i tecnici del ministero dell’Economia. Il decreto, comunque, già prevede di estendere questo meccanismo di monitoraggio a tutti i Paradisi fiscali inseriti nella cosiddetta “Black List” con l’obiettivo di bloccare le truffe realizzate con il cosiddetto meccanismo “a carosello” (un flusso circolare di operazioni che alla fine consentono di scaricare crediti per Iva che nelle triangolazioni non viene poi effettivamente versata) o contro le “cartiere”, cioè società fittizie che emettono false fatture. Contro l’evasione sarà poi realizzata anche un’ operazione-setaccio attraverso le Camere di Commercio che dovranno comunicare ogni 15 giorni le nuove società vengono costituite all’estero o che trasferiscono fuori dai confini la propria sede sociale.

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