Francesca Michelotti interpella sull’Ordinaria Amministrazione dell’Iss

Francesca Michelotti interpella sull’Ordinaria Amministrazione dell’Iss

L’inspiegabile disposizione del Congresso di Stato che ha confermato il dimissionario Comitato Esecutivo  dell’ISS fino alla fine del 2016 – è bene ripeterlo – ha sconcertato l’opinione pubblica. E lo sconcerto si è trasformato in indignazione quando, pochi giorni dopo, la stampa ha divulgato la notizia della batosta giudiziaria che ha condannato l’ISS a versare un considerevole risarcimento a favore del Medico Legale e Fiscale forzosamente e arbitrariamente allontanato nel 2014 (qualche mese dopo il rinnovo della sua convenzione triennale) con la scusa di una fumosa e inefficace manovra di contenimento della spesa.  

Nessuno si sarebbe aspettata dal Governo una risposta così incoerente dopo la dura presa di posizione della Consulta Sociale e Sanitaria contro le inadempienze del Comitato Esecutivo, e dopo che la stessa Commissione Consiliare per la Sanità, a larga maggioranza, aveva invitato il Congresso di Stato a prendere atto senza indugio delle dimissioni dell’organismo direttivo dell’ISS. La decisione del Segretario alla Sanità Francesco Mussoni di ignorare ostentatamente la inequivocabile volontà politica espressa dalla maggioranza dei consiglieri in Commissione, e la resa dell’intero Congresso di Stato di fronte alla sua insostenibile pretesa, se da un lato hanno confermato il superamento del livello di guardia nelle relazioni fra alleati di governo culminate poco tempo dopo nell’apertura della crisi, dall’altro suscitano grave preoccupazione perché attualmente la gestione dell’ISS sembra andare avanti come se nulla fosse accaduto. Come se la triade direttiva dimissionaria non fosse in prorogatio e dunque non fosse in procinto di lasciare il campo entro pochi mesi, ma soprattutto come se il Segretario Mussoni non avesse compreso che è in atto una crisi di governo, che presto il Consiglio Grande e Generale sarà sciolto e che lui, come gli altri Segretari di Stato, fra pochi giorni dovrà operare in regime di ordinaria amministrazione fino all’insediamento del governo che scaturirà dalla prossima consultazione elettorale.

Apprendiamo invece con stupore che si programmano costose e inutili trasferte all’estero dove la nostra sanità sarà rappresentata da un Direttore Generale a fine mandato, e addirittura che si fanno manovre sul personale dirigente, e che si sta procedendo a spron battuto all’elaborazione di documenti che presuppongono importanti riforme strutturali e organizzative.

E ovvio come in questo particolare frangente né il Segretario Mussoni né la direzione dell’ISS sono legittimati ad assumere provvedimenti prematuri che andrebbero a impegnare i futuri responsabili politici e amministrativi, e soprattutto atti inconciliabili con il regime di ordinaria amministrazione dal quale sono categoricamente esclusi conferimenti di incarichi professionali, consulenze e collaborazioni (che possano suscitare sospetti clientelari o di voto di scambio) e atti normativi che non avrebbero futuro perché mancherebbero il tempo per il dibattito politico e le condizioni per l’iter di approvazione.

Interpello dunque il Governo per conoscere le motivazioni della condotta e le finalità del Segretario alla Sanità Francesco Mussoni che, a scioglimento del Consiglio Grande e Generale annunciato e dunque in vista del regime di ordinaria amministrazione, procede imperterrito in grandi manovre come l’insediamento di nuovi primari e la rimozione di altri, e appronta un documento di importanza capitale come la modifica dell’Atto Organizzativo coinvolgendo inopinatamente gli organismi competenti dell’ISS nell’esame dei suoi  contenuti, fra i quali sono previste significative innovazioni strutturali come la trasformazione di Unità Organizzative Semplici in Unità Organizzative Complesse.

Interpello infine il Governo per sapere se sono già stati assunti provvedimenti nei confronti di chi ha ingiustamente allontanato dal suo incarico il Medico Fiscale e Legale al quale una sentenza definitiva del Tribunale ha riconosciuto il diritto ad essere risarcito per le mensilità non percepite. E chiedo ancora cosa sta facendo il Governo affinché l’ISS venga a sua volta risarcito per il danno erariale che gli è stato arrecato da chi ha sbagliato assumendo incautamente il provvedimento abusivo di allontanamento del Medico Fiscale e Legale.

Francesca Michelotti (Gruppo Consiliare Sinistra Unita-Lab Dem)

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