Franco Cavalli – La Serenissima: Richiesta di scarcerazione di Podeschi e Baruca, i legali chiedono che siano ascoltati

Franco Cavalli – La Serenissima: Richiesta di scarcerazione di Podeschi e Baruca, i legali chiedono che siano ascoltati
 La Serenissima

Dopo un anno di carcerazione credono che sia giunto il momento di potersi difendere in un’aula di tribunale”

Richiesta di scarcerazione di Podeschi e Baruca, i legali chiedono che siano ascoltati

L’udienza si terrà il 24 giugno davanti al giudice di Terza Istanza Emiliani

Franco Cavalli

SAN MARINO. Potersi sedere di fronte al giudice e in quella circostanza poter rilasciare dichiarazioini dirette in cui spiegare le proprie ragioni. È quanto vorrebbero poter fare Claudio Podeschi e Biljana Baruca, in carcere dal 23 giugno 2014, nell’ambito di più filoni della maxi inchiesta sul “conto Mazzini” di cui una parte è già stata stralciata e vedrà in autunno celebrarsi le prime udienze. Podeschi e Baruca sono stati rinviati a giudizio per questo primo filone ma restano in carcere per un altro filone ancora, come da disposizioni dei giudici inquirenti del 9 marzo scorso.

I loro legali, gli avvocati di Firenze
Massimiliano Annetta e
Stefano Pagliai e l’avvocato di
San Marino Achille Campagna
hanno presentato richiesta in
Terza istanza penale per la loro
scarcerazione, dopo che anche il
giudice di appello ha confermato
la permanenza ai Cappuccini dei
due indagati.
L’udienza davanti al giudice di
Terza istanza Lamberto Emiliani
è stata fissata per il prossimo 24
giugno e i legali, ieri mattina hanno
richiesto che venga disposta
la personale comparizione sia di
Claudio Podeschi che di Biljana
Baruca.
Sulle ragioni di tale richiesta
l’avvovato Pagliai ha dichiarato:
”Podeschi e Baruca intendono
presenziare al processo come loro
diritto. Credo anche che chiederanno
di poter rilasciare dichiarazioni
spontanee dinanzi al Giudice.
Dopo un anno di carcerazione
cautelare passato ad attendere
pazientemente l’esito delle indagini
credono che sia giunto il momento,
anche per loro, di potersi
finalmente difendere in un’aula
di Tribunale”.

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