Corrado Cattaneo, di Il Giorno-Como, affronta la questione dei frontalieri della Svizzera davanti alla
scudo fiscale che li considera, a quanto pare – per San Marino non è diverso -, alla stregua di italiani che hanno comunque un conto all’estero, anche se utilizzato magari solo per ricevere lo stipendio.
‘Le lavoratrici e i lavoratori frontalieri italiani non possono essere in alcun modo considerati alla stessa stregua di coloro che hanno esportato illegalmente capitali verso l’estero’. Lo spiegano con un comunicato congiunto Claudio Pozzetti, segretario nazionale Cgil Frontalieri, e Giancarlo Bosisio, presidente del Csir, il Consiglio sindacale interregionale Ticino-Lombardia-Piemonte che raccoglie i rappresentanti dei sindacati ticinesi e italiani che operano sulla fascia di confine.
Per i frontalieri di San Marino quello dello scudo fiscale è un problema che si aggiunge a quello della
insicurezza circa il mantenimento del posto di lavoro.
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