Giorgio Barbieri, La Tribuna di Treviso, S.Marino, i file del sexy ricatto

Giorgio Barbieri, La Tribuna di Treviso, S.Marino, i file del sexy ricatto

La Tribuna di Treviso
S.Marino, i file del sexy ricatto
Caso Giordano, l’ombra di reati fiscali e riciclaggio: summit in Procura
Giorgio Barbieri

Investigatori e finanzieri stanno analizzando il materiale arrivato nei giorni scorsi da San Marino in relazione alla sexy-estorsione, per la quale è agli arresti domiciliari l’avvocatessa Adele Giordano. Dai file informatici sequestrati si cerca di capire quanto la pista del riciclaggio, per la quale è già indagato Massimo Micheloni, riguardi anche il legale trevigiano e il marito. La Giordano, che si trova ai domiciliari dai genitori a Salerno, attualmente è accusata dalla Procura di Treviso di estorsione. Ma, dal materiale inviato nei giorni scorsi da San Marino, emergerebbero documenti fiscali ritenuti particolarmente interessanti a supporto dell’accusa di estorsione che per l’Italia sono innocui, ma che potrebbero tuttavia creare qualche problema fiscale o giudiziario con le autorità di San Marino. A questo punto è infatti di particolare importanza capire, ha sottolineato il procuratore capo della Repubblica di Treviso Antonio Fojadelli, la qualità dell’intermediazione della Giordano, con la quale Micheloni teneva rapporti per transazioni commerciali. A sostenere le ipotesi dell’accusa vi sono varie intercettazioni telefoniche in cui si delinea una vicenda inserita in un più complesso quadro di interessi industriali in larga misura ancora da chiarire. Intanto l’Ordine degli avvocati sta valutando la sua sospensione dall’albo. L’arresto, la gravità delle accuse e il fatto che la donna abbia reso confessione, rendono infatti la decisione inevitabile. La professionista, all’uscita dal carcere e prima di partire per Salerno, si era scusata con i colleghi per il danno d’immagine creato. Adele Giordano, secondo le accuse della Procura, si era resa intemediaria in un ricatto a sfondo sessuale ai danni di un ricco imprenditore di San Marino. Nel suo studio era avvenuta la consegna del video sexy (con i rapporti sessuali tra il concessionario e una giovane barista) e la prima tranche di un compenso di 400 mila euro.
L’avvocatessa avrebbe trattenuto per sé la somma di 70 mila euro. 4 novembre 2010

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