Giornale dell’Umbria: Covarelli-De Megni, processo a Perugia

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Covarelli-De Megni, processo a Perugia

Il Riesame di Napoli dichiara l’incompetenza territoriale Adesso 20 giorni per la libertà

PERUGIA – Il tribunale del Riesame di Napoli ha dichiarato l’incompetenza territoriale a giudicare sull’inchiesta che ruota attorno all’acquisto di quote della clinica Ruesch e al giro di soldi che dall’estero rientravano in Italia in maniera illecita. Soldi che provenivano dal fallimento della San Pio sas. inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari Leonardo Covarelli e Dino De Megni (oltre a Cristina Lo Sole, Luca Pomponi, Antonio Aceti e Umberto Previti Flesca). Secondo i giudici napoletani il tribunale di Perugia deve decidere su Covarelli e De Megni e quello di Roma sugli altri indagati.
Tutto l’incartamento, quindi, prenderà la strada del capoluogo, ma ci vorranno almeno 20 giorni prima che il tribunale del Riesame di Perugia possa occuparsi dei due imprenditori locali e decidere se rimetterli in libertà o meno. Salvo decisioni autonome della procura napoletana.
Covarelli e De Megni, difesi dall’avvocato Giovanni Spina, sono accusati di aver preso parte ad altre operazioni immobiliari, sempre reimpiegando proventi dello stesso fallimento in altre città italiane come Pisa, Bologna e Perugia. Le indagini si sono concentrate soprattutto su operazioni effettuate in Austria e a San Marino. Complessivamente nell’operazione 6 persone sono state poste agli arresti domiciliari e sono stati eseguiti sequestri per 9 milioni di euro. Secondo l’accusa Leonardo Covarelli avrebbe ricevuto «accreditandole sul proprio conto corrente acceso a San Marino, somme di denaro per un importo complessivo pari ad euro 1.000.413, provenienti dal conto corrente austriaco acceso a nome di Lo Sole Luciano (poi deceduto, ndr) alimentato con somme derivanti da illecite e fraudolente distrazioni della fallita società San Pio sas». E Covarelli avrebbe spiegato che quel milione serviva a ripianare i debiti del Pisa per poterlo vendere bene. Impegnandosi a cedere due immobili di sua proprietà. De Megni avrebbe utilizzato «690.000 euro rimpatriati dall’Austria da Lo Sole Lucio provenienti da illecite e fraudolente distrazioni della fallita società San Pio sas impiegandole in attività economiche per il tramite della New Glen srl».

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