Gli azionisti di Banca Commerciale Sammarinese, commissariata

Gli azionisti di Banca Commerciale Sammarinese, commissariata

Banca Commerciale Sammarinese S.p.A. è stata posta in amministrazione straordinaria da Banca Centrale di San Marino al termine di una visita ispettiva iniziata il giorno 1 febbraio 2011 e conclusasi il 15 giugno 2011: quattro mesi e mezzo di ispezione, con una nutrita squadra di risorse impiegate dalla Autorità di Vigilanza, esattamente in numero di 6.
Eppure la nostra Banca non può certo definirsi “la maglia nera” del sistema bancario: ha interamente versato (ed è una delle poche) la riserva obbligatoria, ha chiuso la semestrale del 2011 con un “utile di gestione” di circa 1,3 milioni di Euro (ben superiore a quello conseguito nello stesso periodo del 2010), non ha mai richiesto (per non averne avuto bisogno) alcun prestito di ultima istanza, né alla autorità Centrale né tanto meno alle altre banche del sistema.
La motivazione del commissariamento consisterebbero – così si legge nel provvedimento – principalmente nelle gravi irregolarità commesse nel passato (i fatti in questione risalgono e si fermano al 2008); piuttosto che avviare un procedimento di contestazione ai (soli) consiglieri di amministrazione allora in carica, si è deciso di estenderne gli effetti anche all’istituto bancario, al momento in “salute”. A tre anni di distanza dalle (presunte) violazioni commesse, Banca Commerciale viene commissariata.
Non sono state giudicate – con tutta evidenza – sufficienti a scongiurare il commissariamento le dimissioni offerte dai Consiglieri verso cui Banca Centrale ha mosso i propri principali rilievi, dimissioni invero richieste dagli azionisti a “tutela” dell’istituto e da costoro responsabilmente offerte già in corso di ispezione, al fine di dare spazio ad un “nuovo” Consiglio di Amministrazione composto da persone di comprovata “indipendenza”, nonché di assoluta serietà e onorabilità. Queste le professionalità designate: un banchiere italiano di lungo corso e tradizione, un magistrato in pensione, un generale in congedo della Guardia di Finanza, un notaio ed un ex dirigente bancario italiano. La relativa principale documentazione era (e lo è tuttora) a disposizione della Autorità di Vigilanza.
Di non minor rilievo la circostanza per cui, ancor prima della fine della visita ispettiva, Banca Commerciale Sammarinese S.p.A. abbia provveduto, una volta ottenuta l’autorizzazione della Banca Centrale di San Marino, a rettificare le valutazioni dei propri crediti, dando così seguito ad una immediata ricostituzione del proprio capitale sociale, fissato oggi ben oltre il minimo di legge; pur tuttavia, a distanza di pochi mesi, il provvedimento di commissariamento giudica l’aumento non bastevole, e – fatto singolare – si commissaria la banca senza attenderne il completamento (l’ultima tranche dell’aumento era prevista per il mese di dicembre 2011).
Di danni il nostro istituto ne ha già subiti; la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione e la delibera di un aumento di capitale sociale, oltre i limiti di legge, non hanno fermato il vociferare dei mesi scorsi che (oggi, lo si comprende, fondatamente) anticipava un imminente provvedimento su Banca Commerciale Sammarinese S.p.A., in spregio al segreto che dovrebbe coprire simili notizie.
Per questa ragione, le scorse settimane, ben prima del commissariamento, noi azionisti abbiamo richiesto un incontro ai vertici della Banca Centrale, per capire ed aver anzitutto chiarimenti sulla natura, provenienza e consistenza di tali illazioni, già gravemente dannose per l’istituto e, dunque, per i suoi clienti, nonché per illustrare la valenza degli interventi correttivi posti in essere alla luce delle (anche se non interamente condivise) contestazioni mosse in sede ispettiva.
Ma l’incontro è stato rifiutato dalla Banca Centrale, l’occasione avrebbe (forse) consentito di anticipare l’ingresso nel nostro istituto di una delle principali (e più note) banche operanti nella piazza internazionale.
Ci spiace non aver avuto l’opportunità di dare giusta valenza al progetto cui da tempo stiamo lavorando, di aver subito il commissariamento per fatti occorsi tre anni fa che, anche se veri, di certo rivelatisi non così gravi da compromettere l’operatività della nostra banca, che da allora non ha creato problemi al sistema, ai clienti, ha finanziato le aziende e le famiglie sammarinesi, ha versato 1,8 milioni all’Ufficio Tributario dello Stato e dato lavoro a 36 famiglie; oltre ad aver sostenuto finanziariamente iniziative sociali, solidali ed artistiche a beneficio del contesto sammarinese.
Si è letto nei comunicati della Autorità che Banca Commerciale proseguirà la propria operatività senza soluzione di continuità, augurio comune agli azionisti che altrimenti risulterebbero i primi ad essere danneggiati se, a causa del commissariamento, una attività che oggi produce reddito divenisse una attività “in perdita”; per certo, il destino della banca passa anche attraverso il volere degli azionisti, chiamati a versare entro il 9/12/2011 altri 2,7 milioni di euro, oltre ai 2,7 già versati nel luglio del corrente anno.
                                           Gli azionisti della Banca Commerciale Sammarinese SpA

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