Governanti di San Marino sulla finanziaria, dopo il sì degli imprenditori. Agenzia Dire

Governanti di San Marino sulla finanziaria, dopo il sì degli imprenditori. Agenzia Dire

 

Niente liaison tra imprese e sindacati contro la finanziaria. E cosi’ il segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini, tira un sospiro di sollievo e porta a casa una prima vittoria, in attesa della votazione della legge di bilancio la prossima settimana in Consiglio grande e generale. Dunque, quella che poteva essere una Caporetto, l’incontro di oggi tra esecutivo e categorie economiche, si rivela invece una tappa fondamentale per la costruzione della nuova San Marino. E il governo ne esce ottimista, anche in vista della votazione in Aula, dove il rischio di tiratori franchi comunque sussiste.

    “Abbiamo fatto capire che il nostro primo obiettivo e’ migliorare il mercato del lavoro che fa la ricchezza di San Marino”, commenta Valentini, presente alla riunione di questa mattina in compagnia dei colleghi, Fabio Berardi (Turismo) e Marco Arzilli (Industria e Commercio). Dunque la legge di bilancio che verra’ portata in seconda lettura sara’ diversa da quella illustrata in Aula a novembre. Da un lato cambiera’ l’imposta sui servizi, che tanto ha fatto arrabbiare le associazioni di categoria, dall’altro verranno previsti interventi per il settore bancario e finanziario. A dimostrazione, ribadisce Valentini, che “non ci sono difficolta’ a recepire suggerimenti” e che si e’ instaurato con le parti economiche “un clima positivo che non nasconde i problemi”.     Obiettivo primario della finanziaria rimane il contenimento del deficit in un’ottica di crescita del sistema, ma “l’imposta complementare sui servizi verra’ ridotta”, rimanendo prevalentemente per l’interno. Allo stesso tempo si studia un’imposta sui servizi importati. In attesa del passaggio all’Iva entro il 2011.

Le minori entrate dai servizi verranno compensate da altre proposte come l’aumento della detrazione dal 15% al 20% per chi fa consulenze; il recupero della detrazione d’imposta dai lavoratori frontalieri; la rimozione degli ostacoli alle fusioni bancarie togliendo le imposte che ricadono sugli utenti. Maggiore chiarezza anche sull’addizionale all’Igr, che dovrebbe essere del 10%. Inoltre, prosegue Valentini, “stiamo studiando strumenti che facciano da volano alle imprese, come il consorzio Fidi e un contenitore unico per lo sviluppo”, mentre le associazioni di categoria hanno dato il beneplacito ai risparmi nella Pa, dal turnover al pensionamento.

    “La finanziaria- aggiunge il titolare delle Finanze- e’ vista ora come un passaggio necessario, la tappa di un percorso strutturale. Ieri invece per i sindacati era tutta da cassare.
 Pero’, lavorare in un clima costruttivo da’ respiro per fare le cose”. Dello stesso avviso il collega al Turismo Fabio Berardi: “Una finanziaria non fa mai felice nessuno se chiede sacrifici.
 Ma ora c’e’ un clima diverso. Le categorie economiche hanno dimostrato grande sensibilita’ e responsabilita’ e apprezzano i nostri sforzi. Certo, questo non e’ un punto di arrivo, ma una tappa del processo di riforme strutturali”. Peccato, aggiunge, che qualcuno abbia deciso di abbandonare la nave mentre il mare e’ in tempesta, “le parti economiche fanno invece parte dell’equipaggio”. L’auspicio, se non la convinzione di Berardi, e’ che faccia altrettanto tutta la maggioranza.     Ottimista, infine, anche il segretario di Stato per l’Industria, Marco Arzilli: “Il clima e’ piu’ disteso, ora dobbiamo concretizzare le politiche di sviluppo condivise, garantendo stabilita’ e concretezza”. Anche perche’, conclude, “non ci sarebbe momento piu’ sbagliato per una crisi politica”

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