Guidi (C10): “A testa alta contro i poteri forti”

Guidi (C10): “A testa alta contro i poteri forti”

La Serenissima

Guidi (C10): “A testa alta contro i poteri forti”

“L’unico modo per andare avanti è condividere, ritrovando fiducia”

Solo con un’ampia condivisione fra maggioranza e opposizione sulle soluzioni ai problemi del Paese, il governo di Adesso.sm può andare avanti e, allo stesso tempo, i cittadini avere un presente e un futuro più che rosei. A pensarla così è il consigliere di Civico 10, Mattia Guidi, che in un’intervista concessa al nostro giornale svela non solo che sono già partite le azioni di responsabilità agli amministratori in Carisp, Asset e Cis ma anche che il movimento di cui fa parte e il resto della coalizione di maggioranza sono pronti ad affrontare a testa alta i cosiddetti “poteri forti”. 

Consigliere Guidi, il suo movimento si è contraddistinto per aver contrastato i “poteri forti” difendendo il percorso su Banca Cis… “Sì è così e ne vado orgoglioso. Civico 10 ha alzato la testa, raddrizzato il timone e ha portato avanti in sinergia con la Vigilanza di Banca Centrale un percorso di messa in luce dei problemi del sistema bancario che non ha precedenti. Noi, avendo le mani libere, abbiamo agito nel rispetto dei ruoli verso tutti”.

Spesso l’opposizione sostiene che chi metteva le mani in Banca Cis veniva defenestrato. Lo pensa anche lei? “Non ho prove materiali ma sicuramente alcuni elementi politici per dirlo, quindi può essere verosimile, se fosse effettivamente così questo avvalorerebbe ancora di più il nostro lavoro: con C10 in maggioranza si è intervenuti in tutti gli istituti che evidenziavano anomalie e/o difficoltà, senza reverenza nei confronti di alcuno; abbiamo chiesto e ottenuto inoltre che si faccia tutto il possibile per far si che chi ha sbagliato paghi: sono partite le azioni di responsabilità agli amministratori in Carisp, Asset e Cis”. 

Ma questi amministratori pagheranno mai? “Intanto con la legge sulle risolu
zioni bancarie hanno già iniziato a pagare con l’intero capitale sociale e congelando i loro conti correnti. In più, rispettando lo stato di diritto, sono state avviate le procedure per appurare eventuale malagestio”.

C’è chi dice che questo governo fosse legato a Grandoni. Cosa risponde in merito? “La maggioranza guidata da C10 ha sostenuto un percorso che ha portato Banca Cis ad essere commissariata, mentre prima come ricordava lei non ci si riusciva e chi toccava certi ambienti ‘veniva defenestrato’. Quindi chi sostiene che siamo con qualche imprenditore o qualche potentato lo fa strumentalmente perché in passato magari li ha difesi; noi coi fatti li abbiamo affrontati e gestiti. Certamente non posso parlare per tutti, anzi credo che qualche contatto tra l’imprenditore e questa compagine politica ci fosse, tuttavia non siamo stati inermi anzi abbiamo agito e favorito l’avvicendamento del titolare della segreteria alle Finanze, proprio per troncare questa possibilità”. 

Critica forte solo all’ex segretario alle Finanze?  “No, tutt’altro. Basta pensare cosa sta succedendo sul caso Siri. Inoltre, personalmente credo che i primi mesi di legislatura siano stati negativi soprattutto nel metodo, che ha portato ad una pessima gestione del caso Asset, e che solo grazie ad un percorso di riappacificazione fra forze politiche e nel paese si sia riusciti ad uscire dal pantano. Lo scontro serve ai poteri forti per creare caos nel Paese e ai populisti che indirettamente fanno un favore, con il loro atteggiamento, ai medesimi potentati. Maggiore dialogo e condivisione, ma ovviamente per fare le cose ed essere concreti. Senza guardare solo al passato”. 

Questa è una dichiarazione forte. Non crede ci possa essere il rischi di ripercussioni in maggioranza? “In maggioranza siamo sempre stati chiari e tanti esponenti del nostro movimento hanno rivendicato un cambio di passo anche pubblicamente: l’unico modo per andare avanti con l’azione politica di questo Governo era ed è quello dell’ampia condivisione fra maggioranza e opposizione con una forte assunzione di responsabilità fra le parti. Con questo metodo, voluto fortemente da C10, abbiamo già raggiunto importanti risultati: legge sulle risoluzioni bancarie, commissione d’inchiesta Cis all’unanimità, gestione crisi Banca Cis senza scontro. In questo modo si è ricreata fiducia e ora ci sono i presupposti per fare altre iniziative insieme”.

A che cosa si riferisce? “Mi riferisco per esempio al prossimo bilancio che non potrà che essere condiviso fra maggioranza e opposizione; al progetto Npl; e alla Reggenza di Garanzia, ora ci sono i presupposti politici”.

Pensa che l’opposizione sia disponibile? “Da luglio 2018, dopo la soluzione del caso Leiton e l’avvio del Ccr allargato all’opposizione il confronto è stato costruttivo e produttivo. Credo che lo stesso atteggiamento dovremo adottarlo anche su altri temi. Per noi il metodo è troppo importante: l’abbiamo cambiato e dobbiamo continuare così altrimenti non si può andare avanti con questa azione politica”.

Quindi con lo scontro questo governo non va avanti? “Il Paese in questo momento non ha bisogno di tensione ma di fiducia, di un clima sereno e produttivo. Io lo avverto tutti i giorni da dipendente privato e padre di famiglia: a mia figlia voglio lasciare un Paese diverso. Lo chiede la cittadinanza”.

Prospettiva politica: Civico10 ha avviato una piattaforma politica con Ssd. Ci spieghi questa iniziativa… “Con Ssd il rapporto è molto positivo soprattutto sul metodo che in questo momento, come sostenuto prima, è l’elemento fondamentale per ogni azione politica. Vogliamo coinvolgere tante persone, anche per far nascere un progetto capace di parlare di politiche culturali, dei diritti ma anche dell’ambiente e dell’economia sostenibile, aperto ad ogni espressione della società civile con lo scopo di dare una risposta approfondita e ragionata alla polarizzazione del panorama politico, contrastando in particolare le tesi semplicistiche dei populisti e vincendo le resistenze del conservatorismo”.

Quindi svolta a sinistra per C10? “Noi di C10, voglio chiarirlo, siamo una forza liberale non classificabile con le classiche etichette politiche, che dialoga ed è a stretto contatto con imprenditori, commercianti, liberi professionisti e che vive del rapporto con la cittadinanza. Abbiamo lavorato per liberalizzare il mondo del lavoro, del commercio, per snellire la burocrazia che appesantisce il mondo dell’impresa, per fare un sistema forfettario per le piccole imprese, per salvaguardare scuola e sanità pubblica e per far lavorare bene il pubblico non disdegnando il privato. Queste sono le direttive su cui lavoreremo anche nei futuri progetti politici a cui aderiremo”.

 

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy