Podeschi: “Ho conosciuto Siri l’estate scorsa”

Podeschi: “Ho conosciuto Siri l’estate scorsa”

L’informazione di San Marino

Podeschi: “Ho conosciuto Siri l’estate scorsa”

L’articolo dell’Espresso uscito domenica che dava conto dell’erogazione da parte di Bac a favore dell’ex sottosegretario alle infrastrutture Armando Siri di due mutui, per complessivi 1,4 milioni, senza adeguate garanzie e concessi in maniera irregolare, vedeva lo stesso settimanale sottolineare come ci fosse stato in questa vicenda l’interessamento di un “esponente istituzionale”. A questa affermazione sul Titano si era scatenata una ridda di voci che additavano il segretario di Stato Marco Podeschi il quale, tuttavia, ieri è intervenuto “per evitare di cadere in imbarazzi e facili strumentalizzazioni” affermando di avere conosciuto Siri nell’ambito di un incontro, ma nella sostanza negando interessamenti nella vicenda. Ha detto all’Ansa il segretario Marco Podeschi: “Ho conosciuto la scorsa estate il sottosegretario della Repubblica italiana, Armando Siri. È stato un incontro informale e fugace su temi istituzionali, di cui ho informato i colleghi di governo. Come generalmente accade, incontri come questo, sono una normale occasione per avere uno scambio di opinioni fra politici, senza mai alcun accenno a questioni di natura personale. Solo successivamente ho appreso che aveva un rapporto con una banca sammarinese”.

Lo ha detto all’ANSA Marco Podeschi, Segretario di Stato all’Istruzione di San Marino. Podeschi, membro del governo, ha detto di volerlo precisare “per evitare di cadere in imbarazzi e facili strumentalizzazioni” dopo la notizia pubblicata dall’Espresso sulle indagini delle autorità sammarinesi su dei prestiti ad elevato rischio concessi da una banca della Repubblica del Titano”. Fin qui la nota dell’Agenzia di Stampa, mentre dall’opposizione viene formulata una interrogazione sulla vicenda.

Appena emerso il caso, i primi di maggio con l’inchiesta di Report, Banca Centrale di Sn Marino aveva manifestato tranquillità sulla vicenda. La presidente Catia Tomasetti aveva dichiarato all’Agi “Le procedure di San Marino sono assolutamente allineate con quelle europee e c’è un particolare rigore delle banche stesse che hanno degli iter maggiorati in caso di personaggi politicamente esposti, sia nel paese sammarinese che fuori, sono serena”.

A leggere l’Espresso, però, un particolare rigore, almeno dalla Direzione generale, non ci sarebbe stato. Tanto che il Direttore di Aif, Nicola Muccioli, aveva dal canto suo dichiarato a Report come già da novembre 2018 era stata fatta la segnalazione sia a Bcsm che all’Uif, l’omologa Unità di informazione finanziaria italiana, oltre che all’autorità giudiziaria sammarinese. Una ulteriore segnalazione a Bcsm è stata fatta da Aif il 9 maggio, per una ulteriore erogazione ritenuta irregolare. Poi l’Espresso parla di verifiche dell’Autorità di vigilanza e di inchiesta della magistrature sammarinese, che si unisce a quelle delle procure italiane.

Sul Titano, a parte il segretario Podeschi e l’interrogazione delle opposizioni, non è intervenuto al momento nessun altro, con l’Esecutivo che per oggi ha convocato una conferenza stampa. Né la banca interessata, Bac, né Banca Cenrtale, si sono al momento espresse dopo l’articolo di domenica.

Nell’Interrogazione delle opposizioni si fa tra l’altro riferimento ai documenti pubblicati da “L’Espresso”, che “dovrebbero rimanere riservati”, dice la minoranza. Fuga di notizie, dunque, della quale probabilmente dovrà interessarsi anche Bcsm, considerato che nelle carte pubblicate da “L’Espresso” compare il timbro di protocollo e il protocollo elettronico della sola Bcsm (foto sotto). Non c’è invece l’affoliazione o il protocollo delle procure italiane o dell’autorità giudiziaria sammarinese. Circostanza che qualche interrogativo e preoccupazione dovrebbe destarli in Via del Voltone.

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