Alla fin fine, per il Partito Democratico, a Rimini non è andata poi troppo male, ma c’è poco da cantar vittoria. Alle Regionali 2010 il Pd si è confermato il primo partito in Provincia, raggranellando qualche prezioso punticino più rispetto alle Provinciali di giugno, ma a Rimini Città il Pdl ha confermato di essere il primo partito – e la cosa è abbastanza scioccante – senza considerare la concorrenza a sorpresa dei grillini. Il segretario provinciale del Pd Andrea Gnassi a bocce ferme fa il punto della situazione. E se alla fine non è andata male, ‘dobbiamo cambiare marcia’ verso il 2011. A partire dall’amministrazione comunale del capoluogo ma anche dalle “troppe titubanze” dei sindaci del territorio, perché “qui siamo tutti in discussione”.
Il segretario Gnassi ha convocato per giovedì sera la Direzione del partito, per aprire ‘una riflessione seria e ponderata” e aprire già ora “il cantiere verso il congresso e verso il 2011”.
La vera criticità è rappresentata dalla città di Rimini, dove nel centrosinistra pensare al dopo-Ravaioli tremano i polsi. Alle comunali del 2011 “bisogna arrivarci bene”, prosegue Gnassi, ‘focalizzandosi subito sui problemini che ci sono per avere una direzione chiara nei prossimi 12 mesi”. I fronti caldi? “La cura della città, la riqualificazione, la sicurezza”.
‘Ci sono valori – dice ancora Gnassi – che il centrosinistra non intercetta più, i canali che abbiamo aperto con gli alleati non bastano. Ci sono pezzi di società a cui non parliamo più. Dobbiamo chiederci cosa c’è dentro il dato dell’astensione e cosa c’è dentro il movimento di Grillo”
C’e’ poi la questione di Roberto Piva, il consigliere del Pd eletto che ha avuto meno preferenze di entrambi i candidati del Pdl. Pdl che Gnassi attacca, riferendosi al dualismo Lombardi-Renzi: ‘Se non è una vittoria di Pirro, poco ci manca. La loro lotta interna all’ultimo sangue non si tradurrà in un progetto utile”.
Regionali 2010, due soli riminesi a Bologna