I dipendenti di Sedici Banca. Lettera aperta

I dipendenti di Sedici Banca. Lettera aperta

Lettera aperta dei lavoratori di Sedici Banca Spa

Ai Segretari Generali:

Susanna Camusso (Cgil)

Raffaele Bonanni (Cisl)

Luigi Angeletti (Uil)

Giovanni Cntrella (Ugl)

Siamo i 20 lavoratori bancari, dipendenti di Sedicibanca Spa di Roma.

La Banca, facente parte del Gruppo Delta di Bologna, si trova da oltre tre anni
in Amministrazione Straordinaria, ma non per la gestione o per perdite,
infatti nel 2008 la banca chiudeva con un utile del 12% del proprio capitale!

Ormai, da più di tre anni, viviamo una pesante situazione lavorativa ed
umana, senza alcuna certezza e prospettiva occupazionale.
Inizialmente a
tutti i dipendenti era stata assicurata una ricollocazione presso un primario
gruppo bancario italiano, Intesa San Paolo.
In realtà, già nel 2010 sono
stati licenziati una parte dei nostri colleghi (11 tuttora disoccupati!) con la
“promessa” di una veloce ricollocazione e la condizione che, ove non avessero
accettato il licenziamento, non sarebbe stata loro riconosciuta nemmeno
la mobilità di settore.
Anche per noi rimanenti non c’è nessuna prospettiva
occupazionale. Anzi, ci viene chiesto di accettare il licenziamento, quale
precondizione per una –eventuale- ricollocazione da parte di Intesa San
Paolo che acquisterà gli assets di Sedicibanca Spa, ivi compreso il palazzo in
centro a Roma, ma non i lavoratori!!
L’unico messaggio che abbiamo ricevuto dall’Amministrazione Straordinaria è quello di “credere” che tutti saranno assunti: lo stesso trasmesso ai nostri colleghi già licenziati nel 2010.
A fronte di questa richiesta di “credere”, nessun impegno: salvo la solita condizione che, non accettando il licenziamento, perderemmo anche la mobilità.
I tempi stringono, si intende licenziarci già dal 23 novembre p.v.; così
anche i nostri 5 colleghi di Bentos Assicurazioni Spa (compagnia la cui proprietà verrà integralmente trasferita ad Intesa San Paolo) che si troveranno
costretti ad accettare il licenziamento individuale “per ragioni economiche”
a fronte del solito “credere” che dopo il trasferimento dell’azienda saranno
riassunti. E per loro neanche il conforto della mobilità!
Per quanto
sopra, ci rivolgiamo proprio a Voi, nel Vostro ruolo istituzionale di tutela
dell’occupazione e della dignità dei lavoratori, affinché richiamiate la Banca
d’Italia e Intesa San Paolo al senso di responsabilità a tutt’oggi disatteso:
stiamo parlando di soli 31 dipendenti per Sedicibanca e 5 per Bentos!!

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