I sammarinesi da tempo avevano il sospetto che la speculazione edilizia spinta oltre ogni ragionevole limite di buon senso potesse usufruire di capitali di oscura origine, come ha riferito il Segretario di Stato Mularoni al pm Di Vizio.
Però ci sono anche altri settori che si prestano ad essere infiltrati dalla malavita come è stato messo in evidenza a suo tempo dai vertici della Guardia di Finanza: la malavita visto che è molto allettata da frodi ed evasione, è
ovvio che sia interessata a insediarsi a San Marino. Soprattutto da quando hanno
capito che si possono riciclare grandi quantità di denaro sporco”.
Le
società che aprono ogni anno sono migliaia, anche se sono spesso scatole vuote
che non operano in sede. L’unica traccia reale della loro esistenza è una
mail-box, una cassetta della posta controllata da un fiduciario che in genere ne
gestisce altre centinaia.
Si sta migliorando? Si stanno dando all’Italia e agli organismi internazionali garanzie di un effettivo cambiamento? Si vuole davvero favorire ed incentivare l’economia reale, sbarrando la strada ai malavitosi italiani venuti qui solo per sfruttare Paese usufruendo di quelle ‘scatole vuote’ a danno e del nostro Paese e dell’Italia?
Non parrebbe visto il comportamento – classificato come ‘trasparenza da ridere‘- assunto dai partiti politici ad esempio su Licenzopoli.
Per molte ‘scatole vuote’ c’è – quando c’è – una targhetta agli stipiti della porta di un qualche studio professionale. Targhetta legalizzata con la furbata della ‘domiciliazione’, e non temporibus illis, cioè nei famigerati anni ’90, ma nel luglio 2010, quando fu varata la nuova legge sulle licenze .
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