I sindacati presentano la lista dei problemi irrisolti alle due coalizioni

I sindacati presentano la lista dei problemi irrisolti alle due coalizioni

In vista della prossima scadenza elettorale, la CSU ha inviato a tutte le forze politiche la propria posizione contenente una sintesi delle proposte e richieste rivendicative sulle principali problematiche sociali, previdenziali ed economico-occupazionali aperte nel paese.

L’intero movimento dei lavoratori chiede con forza che tali proposte siano tenute nella più ampia considerazione nella formazione dei programmi elettorali che le forze politiche stanno predisponendo, nell’ambito dei percorsi di formazione delle coalizioni. La CSU ha quindi comunicato la sua disponibilità al confronto sui contenuti di tali proposte. Si riporta di seguito il testo completo della posizione CSU.

“In questa lunga fase che vede l’Esecutivo in ordinaria amministrazione, in attesa delle elezioni del prossimo 9 novembre, il Sindacato intende riportare tutti i problemi rimasti aperti nel paese, che la CSU ha posto con la sua piattaforma “Piano di intervento sociale e per le riforme”, all’attenzione della opinione pubblica e delle forze politiche, che si accingono a presentare i loro programmi elettorali e a definire le coalizioni.

In primo luogo, tutto il movimento dei lavoratori si aspetta che le elezioni rappresentino un’occasione di chiarezza e di ritorno alla “normalità” democratica, consegnando al paese un Governo davvero coeso sul piano programmatico, che assicuri le necessarie condizioni di stabilità, in grado di realizzare le riforme necessarie e dare rapidamente le risposte sul piano sociale, economico-occupazionale e dei rapporti internazionali di cui ha bisogno San Marino per rilanciarsi dopo questa fin troppo lunga paralisi.

Il Governo che si insedierà dovrà dare subito un’accelerazione alla sua azione, perché ulteriori ritardi potrebbero essere non più recuperabili, affermando un metodo di gestione della cosa pubblica ispirato al valore e alla prassi della concertazione. Il mondo politico deve costruire un progetto di alto profilo per lo sviluppo dell’economia e dell’occupazione, che ponga al centro la qualità del lavoro e la qualificazione dei prodotti e dei servizi, in grado di valorizzare le potenzialità presenti nel paese, assicurando un futuro di stabilità e di certezze per il paese.

In questa situazione di stasi, l’attenzione e l’impegno del Sindacato sono rivolti alla positiva conclusione dei rinnovi dei contratti di lavoro scaduti a fine 2007, e al confronto con i lavoratori per la messa a punto delle piattaforme rivendicative per le importanti scadenze di fine anno (contratti Industria e Artigianato, Pubblica Amministrazione).

Sul piano generale, circa le priorità per le quali ci rivolgiamo alle forze politiche che stanno definendo programmi e coalizioni, è assolutamente urgente e necessario ridefinire il quadro dei rapporti con l’Italia; un rapporto da troppo tempo indefinito, che crea un clima di incertezza e di difficoltà per l’economia e che rischia di ripercuotersi in negativo anche sull’occupazione e sullo stato sociale.

L’obiettivo è di giungere – come da lungo richiesto dal paese – all’accordo di cooperazione economica e commerciale con lo Stato italiano, con contenuti vantaggiosi e garantisti, che definiscano il quadro normativo entro cui le attività economiche sammarinesi possono operare con certezza e senza penalizzazioni. Così come va definita la collocazione di San Marino rispetto all’Unione Europea. Nello specifico, di seguito riportiamo un riepilogo delle principali tematiche aperte.

RIFORMA PENSIONISTICA – Va completata la legge di riforma del sistema pensionistico, portando a soluzione tutti i punti programmatici dell’articolo 12, per realizzare finalmente il Testo Unico in materia previdenziale. Al contempo va costruita e approvata la legge per l’istituzione del secondo pilastro previdenziale, ad integrazione del primo pilastro, per creare un sistema pensionistico complessivo in grado di assicurare trattamenti soddisfacenti nel lungo periodo.

In tal senso, è urgente e necessario prefigurare ulteriori interventi di riforma del primo pilastro, dal momento che gli interventi del 2005 hanno solamente spostato in avanti il problema della tenuta del sistema pensionistico e dell’equilibrio delle risorse economiche. Rispetto a quest’ultimo obiettivo, occorre risolvere definitivamente il grave problema del deficit strutturale in cui da molti anni versano i fondi pensione di artigiani e commercianti.

EQUITÀ FISCALE – Vanno realizzate le successive fasi del processo di riforma fiscale, provvedendo alla introduzione di nuovi ed efficaci strumenti di accertamento dei redditi, in grado di recuperare l’elusione fiscale e fare emergere tutte le ricchezze sommerse. Al contempo, attraverso la realizzazione della riforma del catasto è indispensabile accertare i grandi patrimoni immobiliari, affinché siano sottoposti alla più adeguata tassazione. Tutto ciò, allo scopo di reperire le risorse necessarie da destinare al potenziamento e alla riqualificazione dello stato sociale e dare un nuovo impulso allo sviluppo del paese.

SANITÀ – Per contribuire ad affermare una sanità pienamente efficiente e qualificata, è necessario dare piena attuazione alle recenti leggi di riforma dell’Istituto per la Sicurezza Sociale e tradurre in azioni concrete il “Progetto organizzativo dell’ISS”. Riguardo al personale si ritiene prioritario definire i nuovi profili professionali e gli inquadramenti in linea con il processo di riforma della Pubblica Amministrazione, assicurando fin da ora la copertura dei ruoli fondamentali per il buon funzionamento dei diversi settori dell’ISS.

COSTO DELLA VITA – Oltre a prorogare anche per i prossimi anni la campagna “Abbasso i prezzi”, vanno realizzati nuovi efficaci interventi per contrastare il consistente aumento del costo della vita. Occorre quindi procedere alla rimodulazione delle fasce di consumo delle tariffe dei servizi pubblici, per tutelare i cittadini a basso reddito e incentivare il risparmio energetico.

POLICHE DEL LAVORO – Occorre riformare la legge 131/2005 sulle politiche del lavoro, per affermare la qualità dell’occupazione, stabilire il principio della stabilizzazione dei rapporti di lavoro come modalità ordinaria, completare la regolamentazione dei lavori atipici, prevedere percorsi specifici per i cittadini con particolari problematiche, favorire politiche attive per migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, prevedere un adeguato sistema sanzionatorio per chi viola le leggi sul lavoro. La formazione va promossa come risorsa strategica, rendendola un percorso strutturale per tutto l’arco della vita professionale dei lavoratori.

SERVIZI SOCIALI – Va completato l’ampliamento del servizio mensa, realizzando un nuovo terminale a Rovereta. Occorre quindi potenziare complessivamente il servizio di asilo nido in territorio. In tal senso, oltre alla creazione di nuove strutture pubbliche, vanno sostenute le attività regolarmente accreditate (che rispettano l’insieme dei requisiti stabiliti dalle leggi), attraverso convenzionamenti con lo Stato, al fine di soddisfare tutte le richieste delle famiglie, assicurando pari condizioni economiche. È urgente adeguare l’importo degli assegni familiari, delineando la riforma di questo istituto, nella direzione dell’equità.

AMMORTIZZATORI SOCIALI – È estremamente urgente realizzare i necessari provvedimenti legislativi per rendere finalmente esecutive le norme sugli ammortizzatori sociali e per l’ampliamento degli interventi per la tutela della famiglia a tutti i settori lavorativi, come sottoscritto nel contratto industria del 2005. È anche indispensabile una regolamentazione definitiva del Certificato di credito sociale – le cui risorse vanno comunque notevolmente incrementate – affinché questo istituto agisca in stretta connessione con i redditi familiari e la composizione dello stesso nucleo familiare, tenendo conto delle situazioni più problematiche.

RIFORMA PA – Occorre proseguire il percorso avviato con la firma di alcuni accordi programmatici per la riforma della Pubblica Amministrazione, sviluppando i contenuti di questi accordi, con l’obiettivo di giungere ad una PA autonoma e profondamente rinnovata, in grado di migliorare i livelli qualitativi dei suoi servizi all’utenza e di divenire un fattore decisivo per la crescita del paese. È indispensabile e urgente risolvere il problema del precariato nella Pubblica Amministrazione, che riguarda alcune centinaia di cittadini sammarinesi, rispetto a cui le Federazioni Pubblico Impiego hanno elaborato un documento a sostegno dei diritti dei lavoratori precari della PA, il quale è già stato sottoscritto da circa 1.400 lavoratori.

POLITICHE INDUSTRIALI – Occorre dare risposte alle motivate richieste di ampliamento, che ancora non sono state soddisfatte, avanzate da alcune aziende da tempo insediate a San Marino e che rappresentano una risorsa per l’intero paese.

FRONTALIERI – All’interno dell’accordo internazionale con l’Italia, vanno definiti sia l’aspetto della fiscalità, riguardante i redditi da lavoro e da pensione (attraverso una legge ordinaria del Parlamento italiano), che quello relativo al completamento del percorso per l’affermazione dell’insieme dei diritti nei rapporti di lavoro.

POLITICHE PER I PENSIONATI – Vanno concretizzati gli interventi sociali, strutturali ed economici rivendicati dalla piattaforma pensionati, attraverso un progetto di medio-lungo termine, condiviso e concertato con le Federazioni Pensionati. Tra gli obiettivi prioritari posti dalle Federazioni, vi sono il consistente aumento dell’assegno di accompagnamento, e il mantenimento e il recupero del potere d’acquisto delle pensioni. La “Carta dei diritti delle persone anziane, tutela e valorizzazione del loro ruolo nella società”, importantissima legge piena di principi, diritti, criteri, valori e indicazioni di strutture e servizi necessari per i pensionati, deve essere riempita di contenuti con progetti sociali condivisi.

SICUREZZA SUL LAVORO – Va affermata una vera cultura e prassi della sicurezza nei luoghi di lavoro, prevedendo anche la possibilità di operare interventi economici significativi, oltre a quelli già esistenti, per le imprese che raggiungono l’eccellenza nella messa in sicurezza del proprio ambiente di lavoro.

ENERGIA – Sono indispensabili investimenti verso le fonti di energia pulita e rinnovabile. Si rivendicano una serie di sovvenzioni e incentivi, tra cui l’abbattimento dell’imposta monofase e la possibilità di detrazione dalla dichiarazione dei redditi, per coloro che installano impianti/sistemi per il risparmio energetico, pannelli solari, ecc… Va quindi incentivato l’utilizzo dei veicoli con carburanti meno inquinanti, e va rinnovata la campagna della rottamazione per gli autoveicoli.

DIRITTO ALLA CASA – È necessaria una rinnovata politica abitativa da parte dello Stato, ad iniziare dal rilancio delle cooperative di abitazione, impegnando lo Stato a stipulare convenzioni con istituti bancari per applicare ai prefinanziamenti per l’acquisto della prima casa tassi di interesse agevolati.”

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy