Ha parlato di lobby e di poteri forti Alfredo Aureli, leader dell’SCM, per spiegare il suo addio – un fulmine a ciel sereno – alla Fondazione Cassa di Risparmio. Dimissioni che il Cda della Fondazione non ci ha pensato neanche un minuto a respingere, e che alla Carim, al di là delle dichiarazioni di rito, non devono essere sembrate così sorprendenti.
Ma le cose sono andate così, e mentre Aureli si toglie alcuni sassi dalle scarpe si è già aperta la corsa alla successione, in un passaggio di consegne che riguarda anche i vertici della Cassa di Risparmio di Rimini. I rumors indicano come probabile nuovo Presidente Massimo Pasquinelli, attuale Vice, che ha preso in mano le redini della Fondazione dopo le dimissioni di Aureli. Al vertice della Banca invece dovrebbe andare Gianluca Spigolon, con l’attuale Presidente Gianluca Ioni limitato dai vincoli del mandato, sempre che questo non si dimostri un problema superabile.
E allora veniamo alla polemica di questi giorni. Dei poteri forti a cui Aureli si riferisce il riflettore finisce inevitabilmente su Luciano Chicchi, il suo predecessore, ma anche sul vicepresidente Pasquinelli e su alcuni uomini forti del Cda della Fondazione.
Fondazione che respinge le accuse (‘Il Cda è ed è sempre stato libero’, ‘si basa su un meccanismo assolutamente democratico’), cosa che fa anche Luciano Chicchi, che promette inoltre di raccontare la sua verità a tempo debito…
La notizia delle dimissioni di Alfredo Aureli da Presidente della Fondazione Carim.