Icee introdotto a San Marino, Alleanza riformista: “È un grande passo verso l’equità sociale”

Icee introdotto a San Marino, Alleanza riformista: “È un grande passo verso l’equità sociale”

L’introduzione dell’Icee a San Marino è “un grande passo verso l’equità sociale”.

A pensarla così è Alleanza riformista, che, attraverso un comunicato, esprime “il proprio apprezzamento per la dedizione e l’efficienza dimostrate dalla segreteria di Stato per gli Affari Interni nella redazione del decreto delegato, che introduce l’Indicatore della condizione economica per l’equità“.

L’Icee, “da lungo tempo richiesto dalle forze sindacali e al centro del dibattito politico fin dalla scorsa legislatura, è stato finalmente realizzato con l’emanazione del decreto n. 25 dello scorso 15 febbraio: l’adozione di questo strumento consentirà una distribuzione delle risorse più equa e garantirà un accesso più giusto agli strumenti di protezione sociale”.

E ancora: “Introducendo criteri uniformi per valutare la situazione economica, reddituale e patrimoniale dei residenti, il decreto mette fine a un periodo caratterizzato dall’assenza di linee guida chiare, favorendo un’identificazione precisa dei destinatari meritevoli degli aiuti sociali”.

Alleanza riformista, inoltre, esprime “un forte apprezzamento per questo nuovo provvedimento, considerandolo un passo significativo verso una distribuzione più equa delle risorse assistenziali”.

Questa misura “è vista come un traguardo fondamentale per assicurare che l’aiuto fornito dallo stato raggiunga effettivamente coloro che si trovano in situazioni di reale necessità, eliminando sprechi e inefficienze: con questo intervento, si rafforza un sistema di welfare più mirato e giusto, dove le risorse sono allocate con maggiore precisione, garantendo sostegno a chi ne ha maggiormente bisogno”.

L’introduzione dell’Icee, dichiara infine Alleanza riformista, “riflette la determinazione del segretario di Stato per gli Affari Interni, Gian Nicola Berti, e del governo a perseguire l’obiettivo di una maggiore giustizia sociale più equa, facilitando così un accesso più equo ai servizi primari quali la cura della salute, l’educazione e il supporto economico”.

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