Il caso Balocco – Ferragni ed il diluvio mediatico

Il caso Balocco – Ferragni ed il diluvio mediatico

Riceviamo e pubblichiamo

Subito una premessa, non sarà un pippone natalizio sul giusto e lo sbagliato, ma solo una sintetica esposizione di dubbi e di qualche certezza.
inizio con il dire che le vicende passate sulla beneficienza, di avvisi all’attenzione sul tema della beneficienza , ce ne hanno mandati molti. ci sono state casi di truffa legate alla beneficienza per il Covid, per gli alluvionati e per tutti quei temi in cui al messaggio basta spesso aggiungere un’e-mail emotiva o un video strappalacrime, e alcune volte a tutto questo si aggiunge un volto noto , televisivo e non, che talvolta viene coinvolto a sua insaputa, altre volte è capitato si sia appropriato dei fondi guadagnati, due casi su tutti, Lady Gaga La popstar si è occupata di raccogliere fondi per aiutare il Giappone colpito dal sisma e dal disastro nucleare di Fukushima. Peccato che si sia scoperto che la fondazione non fosse affatto no-profit. o per tornare a casa nostra, il noto volto televisivo Edoardo Costa l’attore è stato addirittura condannato a tre anni di carcere per truffa e appropriazione indebita attraverso la sua fondazione per beneficienza C.I.A.K. La truffa è stata secondo i giudici per 205mila euro e l’appropriazione indebita per 138mila euro.

Ma tornando all’affaire Ferragni, passando dal serio al faceto, segnalo la polemica innescata da Wanna Marchi “Qualcuno ha scritto che Chiara Ferragni ha sorpassato Wanna Marchi…, Io ritengo di essere l’unica vera influencer e l’unica truffatrice vera”. E’ notorio che in certi campi non è ben vista la concorrenza sul campo! Un personaggio interessante la Marchi, nota ai tempi come la “teleimbonitrice”, su cui Netflix ha prodotto una docu-serie “Wanna”. Una vera icona della televisione, una icona televisiva, capace per oltre 20 anni di far comprare qualsiasi cosa agli italiani: creme, amuleti e numeri del lotto ad oltre 305mila persone. dopo la grande popolarità è arrivato il soggiorno nelle patrie galere per una condanna in via definitiva a 9 anni per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, arrivata nel 2009.
La Marchi nelle sue televendite vendeva tra le altre cose, il sale che, sciolto nell’acqua avrebbe dovuto “togliere il malocchio”, bene in un caso così evidente di raggiro televisivo, trovo singolare che nessuno si concentri sull’altro lato della vendita quello dell’acquirente/credulone ossia chi, potrebbe controllare (anche a pagamento), se la fontana di Trevi è realmente in vendita come in Totò Truffa ’62, oppure verificare (cosa difficilissima, lo ammetto!) se il sale toglie il malocchio, non è che per caso siamo, fatte le dovute eccezioni, mi perdonerà Mark Caltagirone, un popolo di beati boccaloni?

Altro discorso merita la famosa storia, Balocco – Ferragni, vicenda che ha avuto eco internazionale ne hanno parlato infatti , l’El Pais, il Der Spiegel, Le Figaro, il Washington Post, solo per citare alcune testate giornalistiche famose, dove, oltre agli errori evidenti della nota testimonial, entra in gioco anche il comportamento poco trasparente della azienda Balocco, che ha fatto passare una donazione di euro 50.000 per una raccolta fondi per l’ospedale Regina Margherita di Torino. per inciso la donazione c’era stata: la cosa scorretta eticamente è, che si sia usata una buona causa come la beneficienza, per aumentare le vendite a prezzo maggiorato di un pandoro che prima si vendeva a circa 4 euro, e dopo si è venduto a 9, anche grazie al volto della Ferragni.
Ricordo che, con Provvedimento 14 dicembre 2023 L’Antitrust ha sanzionato le società Fenice S.r.l. e TBS Crew S.r.l., che gestiscono i marchi e i diritti relativi alla personalità e all’identità personale dell’influencer Chiara Ferragni, rispettivamente per 400 mila euro e per 675 mila euro, e Balocco S.p.A. per 420 mila euro.

Adesso, anche la procura di Milano ha aperto un fascicolo conoscitivo di indagine sul caso del pandoro Balocco griffato dalla famosa influencer. Si tratta di un fascicolo senza indagati né ipotesi di reato, e vedremo cosa emergerà da questa indagine.
una nota infine sul pesante linciaggio mediatico in atto contro la Ferragni, al numeroso coro di attacchi violenti, si è unito anche l’attuale Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, un attacco molto singolare e sgangherato, visto che i social Instagram, Twitter, Facebook, li usa anche lei, quindi anche lei, a suo modo, è una influencer.

Una domanda, ma perchè la stessa demonizzazione social non viene riservato alla azienda Balocco? Trovo queste denigrazioni social delle inutili ed astiose perdite di tempo, e comunque al massimo questa gogna mediatica dura una settimana, per fortuna, poi passa.
Rimanendo sul tema della vicenda, mi colpisce molto il diluvio mediatico italiano ed internazionale su questo caso, come se i giornali, le televisioni ed i vari social non abbiano in questo periodo natalizio, questioni più importanti ed urgenti di cui occuparsi. L’informazione funziona così, parafrando la nota legge di Gresham, è come se “l’informazione cattiva scacci quella buona”, è solo un segno dei tempi mediatici non proprio splendidi che viviamo.
Mi confesso però, seguo anch’io in televisione una influencer di successo ha un canale su Youtube ed un account su Facebook, non la conosco di persona, non vende prodotti, ma in compenso mi sembra che cucini benissimo, si chiama Benedetta Rossi.
E per concludere, come diceva la signora Wanna Marchi al termine delle sue performances commercial – teatrali, d’accordooo ?

Pietro Masiello

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