Il Congresso approva un testo di legge di riforma delle Giunte di Castello predisposto da Ivan Foschi

Il Congresso approva un testo di legge di riforma delle Giunte di Castello predisposto da Ivan Foschi

Il Congresso di Stato ha approvato un progetto di legge per la riforma delle Giunte di Castello, predisposto dal
Segretario di Stato Ivan Foschi.
Più semplicità nell’elezione e una maggiore valorizzazione del loro ruolo. Il Congresso di Stato, riunitosi in mattinata a Palazzo Pubblico, sta mettendo a punto la riforma della normativa che regola le Giunte di Castello, al momento eccessivamente ‘articolata ‘, come ha commentato il Segretario di Stato Ivan Foschi. Con la nuova legge che dovrebbe essere approvata entro l’estate, spiega il Segretario, sarà possibile presentare contestualmente la lista dei candidati alla carica di consigliere, con l’indicazione del Capitano. Altre novità: la riduzione ‘drastica’ del quorum, che passa dal 50% al 25% degli aventi diritto, e la previsione del voto attivo per gli stranieri residenti da almeno 10 anni nel territorio della Repubblica.
‘Vengono anche ridefiniti i compiti dei Capitani di Castello’, prosegue Foschi, che avranno a disposizione una corsia preferenziale nel rapporto con gli uffici della Pubblica Amministrazione, attraverso un momento dedicato a ricevere le istanze e le osservazioni, e l’obbligo da parte della PA di rispondere entro 15 giorni alle richieste avanzate. Si conferma la composizione di 10 membri di Giunta per i Castelli con popolazione superiore ai due mila abitanti, e otto per quelli con popolazione inferiore. È prevista inoltre la possibilità di creare una Consulta delle Giunte di Castello per elaborare, anche in forma unitaria, una serie di iniziative e progetti da sottoporre al Congresso di Stato. Le leggi di iniziativa delle Giunte di Castello, così come previsto per le leggi di iniziativa popolare, dovranno concludere il loro iter entro 180 giorni dalla loro presentazione. L’obiettivo del Congresso è quello di fare approvare la legge prima di agosto, concedendo una proroga alle attuali giunte fino ad aprile 2009, data in cui termina il mandato di quella di Borgo Maggiore. Qualora i tempi si allungassero, verrà spostata la chiamata alle urne, in modo da aggiustare la macchina elettorale in conformità alla nuova legge. Sulla data, sottolinea il Segretario di Stato per gli Affari Interni, Valeria Ciavatta, l’orientamento del Congresso è di arrivare a un decisione bipartisan

(comunicato del Congresso di Stato).

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