Il destino dei microstati europei fra cui San Marino. Il Consiglio dell’Unione Europea

Il destino dei microstati europei fra cui San Marino. Il Consiglio dell’Unione Europea
APPROCCIO COERENTE PER I TRE MICRO-STATI (CON ANDORRA E MONACO)      (DIRE) San Marino, 27 giu.-  Via libera del Consiglio dell’Unione   europea a Commissione e a Seae, Servizio europeo per l’azione   esterna, a “portare avanti l’analisi e le riflessioni sullo   sviluppo futuro delle relazioni dell’Ue con Andorra, Monaco e San   Marino”. Questo e’ il punto cruciale della relazione sulla   maggiore integrazione dei micro-Stati europei con l’Unione, di   cui il Consiglio ha preso atto lo scorso 21 giugno, il cui testo   e’ stato distribuito oggi dal segretario di Stato per gli Affari   esteri, Antonella Mularoni, nel corso nell’incontro   dell’esecutivo con i cronisti a Palazzo Pubblico. In sostanza, si   passa alla fase successiva al “dibattito orientativo” avviato   dalla presidenza ungherese che a fine mese passa la mano a quella   polacca.
      Il documento fissa quindi scadenze precise e impegna la futura   presidenza, che guidera’ l’Europa per i prossimi sei mesi, a   portare avanti gli impegni presi nei confronti dei tre   micro-Stati. In particolare, la fase “due” dovrebbe comprendere   “l’esame ulteriore di un eventuale nuovo quadro istituzionale”    per le relazioni di San Marino, Andorra e Monaco. Il nuovo   contesto dovra’ quindi tener conto “dell’importanza di un   approccio coerente per tutti e tre i Paesi- prosegue la   relazione- rispettando nel contempo le particolarita’ di ciascuno   di essi conformemente alla dichiarazione dell’Unione   sull’articolo 8 del Tue”. Si specifica poi che “nel corso   dell’analisi, occorre prestare la dovuta attenzione all’impatto   istituzionale, politico ed economico di un eventuale nuovo   quadro, soprattutto in considerazione della necessita’ di   garantire l’integrita’ del mercato interno”. In tale contesto, il   Consiglio invita quindi Seae e Commissione “a presentare, durante   la presidenza polacca, i risultati iniziali e, prima delle fine   di giugno 2012, le raccomandazioni relative a eventuali misure   ulteriori che possano condurre una graduale integrazione di detti   Paesi al mercato interno”.
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