Camillo Langone, la penna più accuminata della “destra divina”, di cui lo scorso anno ha scritto il manifesto, anche autore della guida, manco a dirlo reazionaria, ai ristoranti italiani, e di altri volumetti che non passano mai inosservati, ha partecipato al Meeting la scorsa settimana. Non si è trattenuto dal farsi un giro a Marina centro (Fonte La Voce di Romagna).
L’idea che si è fatto è questa: un’offerta ricettiva quantomeno dal punto di vista architettonico, da impersonale periferia metropolitana. Forse l’Apt o Rimini Turismo o qualsiasi altro ente di tutela e promozione dell’immagine di Rimini avrebbe fatto bene a mettergli accanto una guida.
“Per ridare un minimo di credibilità a Rimini come meta turistica bisognerebbe cominciare col tirar giù gli alberghi di viale Vespucci e farli ricostruire da Bruno Minardi più piccoli, più belli e più vicini all’idea dell’albergo al mare”.
“Oggi le strutture assomigliano ai condomini di Buccinasco”.