Il Giornale: Natale a San Marino per giocare i cash game

Il Giornale: Natale a San Marino per giocare i cash game

Il Giornale (di ieri)

Natale a San Marino per giocare i cash gameDopo l’approvazione delle recenti norme, il piccolo Stato indipendente conta di aprire i tavoli di texas hold’em entro il prossimo dicembre

 

Non c’è solo il cash game nella nuova regolamentazione del gioco pubblico
adottata dalla Repubblica di San Marino, ma altre novità. A partire dal
collegamento in rete di tutte le slot machine installate sul territorio, nei
pubblici esercizi, oltre a una vera e propria stretta sulle lotterie. Uno schema
che prende spunto dalla realtà della vicina Italia, che del resto rappresenta
anche una diretta concorrente sul mercato. Come spiega Andrea Albertini,
Presidente dell’Ente di Stato dei Giochi di San Marino – l’organo di vigilanza
del settore, che autorizza e controlla gli operatori – che in un’intervista a
GiocoNews.it spiega le ragioni di questo intervento e i possibili sviluppi.

I numeri del gioco della Repubblica sono ben diversi da quelli della realtà
italiana, con il comparto del gioco che produce entrate per circa 3 milioni
l’anno, tenendo conto di tutti i prodotti del settore, e delle imposte dirette e
indirette. Nel settore degli apparecchi da intrattenimento al di fuori della
sala “di Stato” della Giochi del Titano, si parla di appena 70 macchine in
totale. Ben lontani dalle 400mila slot del resto della Penisola, ma in un
territorio che conta una popolazione di soli 33mila abitanti e 7.500 operatori
economici: quanto un comune italiano. Nonostante questo, però, l’attenzione sui
giochi a San Marino è sempre stata altissima, tenendo conto della vicinanza con
l’Italia e del suo «statuto speciale» che aveva portato, tanti anni fa, all’idea
di un casinò. Salvo poi abbandonarla e arrivare a stringere un accordo, nel
lontano 1953, con il nostro Paese, nel quale la Repubblica si impegnava in senso
opposto, cioè rinunciando ad aprire una sala da gioco.

Ed è proprio questo patto tra Italia e San Marino a tornare di attualità dopo
il decreto di regolamentazione sui giochi dello scorso 29 luglio: poiché alcuni,
in questa apertura al cash game che sarà possibile solo all’interno della sala
di Rovereta, gestita dalla Giochi del Titano (quale concessionario in forma
stabile e società partecipata dallo Stato), vedrebbero una sorta di
«conversione» in casa da gioco e una violazione del trattato.

Non la pensa così, tuttavia, Albertini: «Riguardo alla compatibilità con il
patto italo-sammarinese – spiega – immagino che il governo abbia fatto tutte le
opportune valutazioni prima di produrre questo provvedimento, visto che, per
quanto ne possa sapere, si è registrata anche un’ampia convergenza nella
maggioranza attorno a questo atto. Dal nostro punto di vista, tuttavia,
riteniamo che non ci siano problemi di compatibilità visto che l’accordo con
l’Italia era espressamente riferito alla nascita di un casinò mentre qui si
parla di autorizzare il cash game, cosa ben lontana da una casa di gioco.
Leggendo il decreto – spiega – è evidente che i giochi che potranno essere
autorizzati in modalità diversa da quella a torneo sono solo quelli che
richiedono abilità: quindi il poker e poco altro. Niente roulette per esempio: è
evidente la distinzione rispetto a un casinò». La ratio della regolamentazione è
quella di «aumentare la competitività dell’offerta statale di gioco», cioè
attualizzando l’offerta di gioco all’interno della sala di Rovereta, che deve
fare i conti con la concorrenza del gioco italiano e con quella delle offerte
illegali, e per migliorare il monitoraggio dell’offerta di gioco sul
territorio». Per questa ultima ragione il decreto interviene anche sul settore
degli apparecchi da intrattenimento e su quello delle lotterie.

Per quanto riguarda la novità più attesa, che è appunto il cash game, si
dovrà attendere l’iter di conversione del decreto, che con la ratifica dello
scorso 30 luglio è già in vigore a tutti gli effetti ma che dovrà essere
formalmente convertito in legge entro i successivi 60 giorni. Dopodiché via ai
regolamenti: «Stiamo già lavorando, all’interno dell’Ente, per la disciplina del
cash game che avrà impatto per lo più sull’offerta di poker all’interno della
Giochi del Titano: abbiamo allo studio varie proposte e l’idea è quella di
essere pronti per il prossimo dicembre, per debuttare con la nuova offerta di
gioco già in occasione delle festività
natalizie».

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy