Emilio Della Balda, La Tribuna Sammarinese: Il Grande Dilemma
[…]
Se pensiamo
che nel 1992 i lavoratori
frontalieri erano 1.815 e
oggi sono poco al di sotto
di 6.000 e che i sammarinesi
disoccupati sono
arrivati a 1.115, capiamo
anche quanto enorme
sia il danno di non
aver operato con progetti
e piani di medio periodo
secondo ben definite
linee di azione programmatoria
largamente condivise.
Si è preferito governare
alla giornata per
incassare velocemente le
rendite di un piano regolatore
pazzesco; importare
pseudo imprenditori e
faccendieri che hanno foraggiato
la partitocrazia,
ma che hanno rovinato il
Paese; favorire l’intreccio
tra politica e affari invitando
le seconde e le terze
file al grande banchetto
delle briciole in cambio
della complicità; raccontare
che si andava verso
una facile ricchezza per
tutti, anche per i fannulloni
e per gli sprovveduti:
Bastava prendere la tessera.
[…]
Il
governo regalerà ai cittadini
il Piano Zeta, quale
ultima (si spera) presa in
giro, ma anche per sancire
malignamente che al proprio
interno esiste chi vale
poco perché non riesce
a firmare gli accordi con
l’Italia e chi è un fenomeno
perché, mentre ha portato
l’economia al collasso,
è capace di fare i debiti
e di inventare piani strategici
(!) senza soldi. E il
Paese paga.
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